Tempi duri per la Ferrari: oggi si corre il Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone (via alle 14) e le Rosse scattano dalla quinta (Alonso) e sesta fila (Massa). Il weekend è stato difficile e lo si è visto soprattutto in qualifica, dove Felipe Massa (per lui anche un incidente al venerdi, il quarto in tre gare) non è nemmeno entrato nel Q3 e Alonso l’ha fatto per il rotto della cuffia (circa quattro decimi e la quindicesima posizione). Allo spagnolo va anche bene: la Force India di Paul Di Resta, che era giunta quinta, è infatti risultata sottopeso e per questo partirà dall’ultima posizione. Per il resto, è stato un dominio Mercedes come annunciato: la pole position è di Lewis Hamilton, al suo fianco sulla griglia di partenza ci sarà Nico Rosberg. E’ la quinta pole position stagionale per le Frecce d’Argento, la seconda per Hamilton che dunque si candida alla vittoria, anche se il degrado delle gomme visto nei primi Gran Premi fa pensare che anche le Red Bull, che hanno limitato i danni (terzo Vettel, quarto Webber) se la possano giocare. Per il resto, ancora una volta le Force India si piazzano bene (Sutil parte sesto) e Daniel Ricciardo conferma i grandi progressi suoi e della Toro Rosso: eguagliato il miglior piazzamento di sempre in qualifica, che viene poi migliorato a tavolino (per la retrocessione di Di Resta) e quindi diventa una quinta posizione. In difficoltà anche le Lotus: Raikkonen è ottavo, scavalcato dal compagno Grosjean. Alonso quindi ha comunque la possibilità di piazzarsi davanti al finlandese e togliergli punti mondiale importanti, ma sperava che Sebastian Vettel fosse più vicino a lui, mentre ora lo spagnolo sarà costretto a indovinare la grande partenza, sperare in un aiuto dalla fortuna e fare la solita gara d’assalto, cosa che sta diventando una costante in casa Ferrari.
Insomma, va bene che le qualifiche non sono il piatto forte della scuderia di Maranello e che i distacchi sono decisamente infimi rispetto alle tre macchine che precedono Alonso, ma prendere paga ogni volta dalle Force India non è bello. Se ora anche la Toro Rosso ci prende gusto, le cose in ottica di corsa al titolo si fanno decisamente difficili. Lo scorso anno a trionfare in Gran Bretagna fu Mark Webber, che mise in riga Alonso e Vettel; lo spagnolo invece ha vinto nel 2011, davanti alle due Red Bull. Webber si era già affermato nel 2010: va quindi tenuto in considerazione, perchè la pista gli piace e siccome questa è l’ultima stagione in cui corre (lo ha annunciato all’inizio del weekend) ogni gara sarà per l’australiano la ricerca del guizzo giusto. Guardando ai piloti di casa Ferrari, Alonso ha trionfato anche nel 2006 ma quando correva sulla Renault, mentre Felipe Massa qui non è mai nemmeno andato a podio. Attenzione alla statistica interessante: molte volte chi ha vinto il Gran Premio di Gran Bretagna (che fino al 1986 si correva anche, ad anni alterni, a Brands Hatch) si è poi laureato campione del mondo. Negli ultimi anni è capitato a Jacques Villeneuve (1997), Michael Schumacher (2002 e 2004), Fernando Alonso (2006), Kimi Raikkonen (2007), Lewis Hamilton (2008) e Sebastian Vettel (2012), senza contare gli anni precedenti. Tutto il pubblico sarà ovviamente per Hamilton, e lo abbiamo capito già ieri, quando il pilota della Mercedes è stato accolto da un’ovazione assordante dopo aver centrato la pole position. Importante vedere come procederà la lotta mondiale: in testa c’è Sebastian Vettel con 132 punti (tre vittorie), Fernando Alonso grazie al podio conquistato in Canada resta in scia ma accusa già un ritardo di 36 lunghezze; Kimi Raikkonen, negativo nelle ultime uscite, è comunque lì a 88. Al quarto posto Lewis Hamilton con 77: attenzione, perchè se le Mercedes confermeranno di aver trovato una soluzione all’usura precoce delle gomme che si era vista nelle prime uscite potranno tornare ampiamente in corsa, perchè in qualifica volano e hanno in Hamilton un pilota velocissimo che non ha paura di prendersi dei rischi per centrare il massimo risultato possibile, in questo molto simile ad Alonso (e infatti i due si erano scontrati durante il loro periodo comune in McLaren). Oggi per la vittoria sembra che si debbano considerare solo Mercedes e Red Bull, anche se Alonso è come sappiamo una scheggia impazzita pronta a sfruttare il minimo errore degli avversari. Vedremo se lo spagnolo ci regalerà una gioia, magari anche solo limitando i danni in ottica mondiale. Non resta ora che dare la parola alla pista: il Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone sta per cominciare…
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