L’Inter torna alla vittoria sul Lille-Metropolé grazie all’ennesima rete del Pazzo Pazzini che piega la resistenza transalpina al ventunesimo del primo tempo regalando tre punti, forse immeritati, ma comunque importantissimi per il cammino in Champions League. Reduci dalla sconfitta casalinga con il Trabzonspor e dalla vittoria sul suolo di Mosca, gli uomini di Ranieri ottengono una vittoria anche nell’importante trasferta francese, e agguantano la vetta solitaria del girone B di questa pazza Champions League. Rispetto alle ultime uscite, l’Inter mette subito in mostra una rinnovata concentrazione e organizzazione difensiva, al cospetto di un avversario che nella Ligue 1 ha fatto sfracelli. A tenere in piedi la baracca c’è però da segnalare anche la grandissima prestazione di Julio Cesar, determinante in almeno 3 occasioni con interventi che hanno ricordato l’estremo difensore ammirato nell’anno del Triplete. Se a tutto questo si aggiunge anche il ritorno del genio di Utrecht, Wesley Sneijder, allora il quadro diventa immediatamente chiaro. Bastano tre tocchi in verticale a metà primo tempo e l’Inter mette la freccia. Merito del tridente Sneijder, Zarate, Pazzini e di una difesa francese forse troppo leggera nell’occasione. Basta questa fiammata agli uomini di Ranieri, il Lille dello spauracchio Hazard si mostra infatti poco deciso in avanti e, quando riesce effettivamente a rendersi pericoloso, sbatte contro il muro brasiliano che porta la maglia numero 1 interista. Al fischio finale emerge grande soddisfazione da tutto l’ambiente nerazzurro che torna finalmente a respirare dopo un mese di incubo. Moratti e Ranieri sono concordi nel parlare di vittoria fondamentale per il morale e per lavorare meglio nelle prossime settimane. Il presidente nerazzurro elogia l’intelligenza di una prestazione molto tattica, come in quel di Corso Vittorio Emanuele, non se ne ammiravano da diverso tempo. Più cauto invece il neo tecnico nerazzurro che, pur rendendosi conto di aver dato il massimo per la situazione attuale, ammette di non aver visto una bella Inter. Il discorso è però rimandato a quando i suoi uomini attraverseranno un periodo migliore dal punto di vista psico-fisico, solo a quel punto i nerazzurri potranno tornare ad imporre il loro gioco e affrontare le gare con un piglio diverso, riuscendo a difendere più alti e, magari, soffrire di meno.