Partita incredibile quella del Barbera, difese allegre e schemi saltati dopo solo 45 minuti, nel caso del Palermo per la grandissima voglia, nel caso dell’Inter per l’impianto di gioco ancora tutto da decifrare. Il Palermo ne esce vittorioso con un pirotecnico 4-3 che getta le prime ombre sull’Inter di Gasperini e rilancia le speranze di un Palermo forse dato per spacciato troppo presto. L’applauso entusiasta del Barbera va anche a Mangia e a Sogliano che lo ha coraggiosamente lanciato dopo l’esonero di Pioli, una vittoria meritata anche e in larga parte da loro.
– Che non sia una partita facile per i nerazzurri lo si capisce sin dai primissimi minuti, il Palermo di Davis Mangia scende infatti in campo con una foga agonistica ed una voglia di stupire che lascia sulle gambe gli uomini di Gasperini. L’Inter, spiazzata dalla verve dei rosanero è costretta così a passare la prima mezz’ora di gioca rintanata nella propria metà campo, la catena di sinistra dei padroni di casa funziona infatti a meraviglia e la coppia Miccoli – Balzaretti crea non pochi grattacapi ad un Jonathan troppo leggero in fase passiva. Il predominio rosanero è però esclusivamente territoriale dal momento che la grande voglia dei siciliani produce, a conti fatti, una sola occasione da rete. Di ben altra pasta è invece la concretezza dell’Inter che alla prima azione utile passa. È il minuto di gioco numero 33 quando Milito corregge in rete la sbilenca conclusione di Stankovic. La rete dello svantaggio è una mazzata sul morale dei rosanero che non riescono ad imbastire una reazione sino al duplice fischio di Brighi.
– Nella ripresa però la partita accelera incredibilmente; dopo solo 3 minuti Miccoli ristabilisce la parità raccogliendo un delizioso suggerimento del neo entrato Acquah e fredda Julio Cesar. Ancora tre minuti e Milito ristabilisce le distanze dal dischetto. Sembra la fine delle speranze rosanero, ma guai a dare per morte le aquile. Seguendo la regola dei tre minuti, al nono Miccoli e Ilicic sfondano per vie centrali e servono ad Hernandez il più semplice dei palloni, l’uruguaiano non sbaglia e fa 2 a 2. C’è ancora un secondo tempo da giocare e l’Inter non pare accusare il nuovo pareggio, gli uomini di Gasperini nella fase centrale della ripresa attraversano la parte migliore della loro gara; uno Snejder in palla illumina la manovra e smista i palloni costringendo il Palermo ad abbassare il baricentro; il calcio non è però una scienza esatta ed ecco che nel momento migliore dei nerazzurri sbuca Fabrizio Miccoli. Il capitano rosanero inventa una parabola deliziosa sulla punizione dai 20 metri. Julio Cesar ci va con la mano sbagliata e non riesce a respingere palla in rete e Barbera che esplode per il Romario del Salento. Mancano solo quattro minuti al termine ma l’Inter ci vuole credere, qui si inserisce la sassata di Pinilla che chiude la pratica con una sassata che trova la complicità di Julio Cesar. Nel finale c’è gloria per il Cacha Forlan che ha l’unico merito di rendere meno pesante il passivo per la Gasperini band.
Il Tabellino
Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Alvarez, Barreto, Della Rocca (dal 46′ Acquah), Ilicic (dal 69′ Bertolo); Hernandez (dal 74′ Pinilla), Miccoli. All.: Mangia.
Julio Cesar; Lucio, Samuel, Zanetti; Jonathan, Stankovic, Cambiasso (dal 72′ Alvarez), Nagatomo(dal 62′ Obi); Zarate (dal 34′ Sneijder), Milito, Forlan. All.: Gasperini.
Marcatori: 33′ Milito, 48′ Miccoli, 51′ Milito (R), 54′ Hernandez, 86′ Miccoli, 88′ Pinilla, 92′ Forlan.
Arbitro: Brighi.
Ammoniti: Julio Cesar, Samuel, Acquah, Zanetti.
Espulsi: /
Palermo
Tzorvas 6: Incolpevole sui gol, se la cava nell’ordinaria amministrazione.
Pisano 5: In costante affanno prima su Nagatomo poi su Obi.
Silvestre 5: Ingenuo in occasione del rigore, spesso fuori posizione.
Migliaccio 5.5: Adattato a centrale fa quel che può.
Balzaretti 7: Sulla corsia mancina spinge come un ossesso e mette in imbarazzo Jonathan.
Alvarez 6: Alterna cose buone a passaggi a vuoto.
Barreto 6.5: Protagonista nel primo tempo, cala vistosamente nella ripresa.
Della Rocca 5: Non trova mai la giusta posizione e finisce stritolato dal centrocampo interista. (Dal 1’st Acquah 7.5: La chiave di volta della gara, il suo ingresso cambia il volto al match. Delizioso l’assist per il primo gol di Miccoli).
Ilicic 6.5: Parte dalla sinistra e svolge il suo lavoro. Quando sfonda per vie centrali diventa però irresistibile. (Dal 24’st Bertolo 6.5: Buon impatto sulla gara, collega con qualità la mediana e l’attacco).
Hernandez 6.5: Non fa nulla per gran parte della gara, al primo pallone utile segna il gol del secondo pareggio. (Dal 29’st Pinilla 7: Entra in campo e sembra essere fuori fase, poi inventa la gara che a conti fatti risulta decisivo).
Miccoli 8: Doppietta e assist che decidono la gara del Barbera, e pensare che c’era chi lo vedeva lontano dal campo.
All. Mangia 7.5: Il Palermo del primo tempo è bello e solido, quello del secondo grintoso e sorprendente. Merita solo applausi per la prima da allenatore nella massima serie. La gestione dei cambi con gli ingressi di Acquah e Pinilla trasforma la partita.
Inter
Julio Cesar 5: Qualche colpa sugli ultimi due gol del Palermo.
Samuel 5: Soffre così come i compagni l’allineamento a tre.
Lucio 5: Il nuovo modulo rende letali le sue scorribande offensive, gli avversari lo tagliano spesso dalle spalle.
Zanetti 6: Nel primo tempo è decisivo con due chiusure che salvano il risultato. Nel caos del secondo tempo è uno degli ultimi a crollare.
Nagatomo 6: Primo tempo discreto, finisce la benzina troppo presto. (Dal 17’st Obi 6: Qualche spunto positivo).
Cambiasso 5: L’ingresso di Acquah sconvolge la sua gara e gli fa perdere le misure. (Dal 28’st Alvarez sv)
Stankovic 5: Spento e poco presente nelle manocre nerazzurre.
Jonathan 5: Qualche buona idea in fase di spinta, quando si tratta di difendere va però in grandissimo affanno.
Zarate 4.5: Irritante e mai concreto. Perde ogni pallone che tocca e viene giustamente sostituito dopo 30 minuti di gara. (Dal 34’pt Snejder 6.5: Nel secondo tempo prende per mano i compagni ed è l’unico ad illuminare la manovra nerazzurra).
Milito 7: Una delle poche note positive per l’Inter: il principe è tornato.
Forlan 5: Avulso dal gioco per tutta la partita, timbra il cartellino a partita chiusa.
All. Gasperini 4.5: Lo schieramento a tre è quanto di più lontano possa esistere dall’essere assimilato. Si rivedono gli spettri della fase difensiva di leonardiana memoria.
(Massimiliano de Cesare)