L’Inter scenderà in campo alle ore 18 e 00 a Mosca per giocare contro lo Spartak Mosca la gara valida per la seconda giornata del girone B della Uefa Champions League 2011/2012. I nerazzurri chiudono il proprio raggruppamento a quota zero punti (frutto della sconfitta casalinga contro il Trabzonspor a Milano), mentre i russi hanno pareggiato – nel turno precedente – per 2 a 2 in casa del Lilla e hanno così un punto in classifica. Ranieri ha parlato dell’Inter come di una “potenza del calcio, venuta in Russia per vincere” e il compito dei nerazzurri sarà proprio questo: vincere, convincere e tornare a fare punti anche in Europa, dopo che a Bologna sono arrivati i primi in Italia. Ad ostacolare l’opera dei nerazzurri ci saranno tre fattori: il campo sintetico sul quale – come Novara insegna – non è poi così facile giocare, il freddo (sono previsti circa 7/8 gradi centigradi) e gli infortuni, dato che agli indisponibili di lunga data (Maicon) ci sono da segnalare i forfait di Sneijder, Motta e Stankovic, cui si è aggiunto ieri quello di Andrea Ranocchia, vittima di uno stiramento nel corso dell’allenamento di rifinitura. Ranieri si affiderà quindi alla linea a quattro – con il probabile arretramento di Nagatomo al ruolo di terzino sinistro – mentre Obi e Jonathan dovrebbero trovare due maglie da titolari sugli esterni, con il compito di mettere palloni invitanti al servizio dell’artiglieria pesante in avanti, formata dalla coppia Milito e Pazzini. Proprio loro due, infatti, saranno i titolari chiamati a sopperire alla mancanza di Forlan: dalla loro parte gioca anche la stima di Moratti e la buona verve realizzativa dei due, che nell’ultimo periodo hanno ritrovato la via della rete con facilità. Un altro fattore che gioca a favore della squadra nerazzurra – contro il Cska Mosca – sono i precedenti giocati: l’Inter ha vinto in terra di Russia entrambi i precedenti (nel 2007 e nel 2010). Soprattutto l’ultima occasione (era il 6 aprile 2010) è successa nell’anno del triplete: corsi e ricorsi che fanno ben sperare l’armata nerazzurra e il proprio popolo di sostenitori.



Il capitano dei nerazzurri, Javier Zanetti, sempre presente in campo in tutti i precedenti contro le squadre moscovite (dal 1998) ha però dettato parole di calma ai compagni: “come ogni volta, in Russia, sarà una battaglia”.

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