La sfida tra Inter e Lazio, posticipo della diciannovesima giornata di Serie A, che chiude il girone d’andata si conclude con la vittoria dei nerazzurri per 2-1. Partita equilibrata e decisa da invenzioni dei singoli piuttosto che da un netto predominio territoriale. Un possesso di palla equilibrato 48% contro 52% in favore della Lazio, un sostanziale equilibrio sulle conclusioni verso lo specchio della porta (4 per i nerazzurri, 3 per gli ospiti), sono i dati di una partita che si sarebbe forse dovuta chiudere con un pareggio e che invece proietta la squadra nerazzurra nelle primissime posizioni. Non a caso, al termine dell’incontro, al netto di qualche sbavature personale, i centrali interisti Lucio e Samuel risulteranno i recordmen per quanto concerne il numero di palloni recuperati. Dal punto di vista difensivo, apprezzabile comunque anche l’organizzazione della retroguardia ospite che, al triplice fischio di Rizzoli, raggiungerà un ragguardevole 56.6% di protezione dell’area di rigore, persino superiore a quello della squadra di Ranieri che si assesta invece sul pur apprezzabilissimo risultato di 54.8%. In un contesto di gara così equilibrato tocca allora agli episodi fare la differenza, ed è proprio questo quello che succede in questo bizzarro derby.
– La partita si sblocca alla mezz’ora. La prima squadra a gioire è quella di Reja che dopo una lunga attesa trova il vantaggio grazie a Rocchi. Il capitano laziale è bravissimo ad aggirare il radar difensivo interista e dettare il passaggio. Ledesma raccoglie l’invito e lo pesca in area, il resto è uno splendido diagonale sul quale Julio Cesar non può nulla. Il pareggio interista arriva invece allo scadere della prima frazione di gioco. Milito conferma lo stato di grazia raccogliendo un pallone al limite dell’area e triangolando nello stretto con Ricky Alvarez, superato il muro biancoceleste poi, il Principe trova uno splendido tiro da posizione defilata che Marchetti può solo sfiorare. Al 63esimo arriva poi la rete del definitivo 2 a 1. Lucio svetta di testa a metà campo e rimanda un pallone verso l’area biancoceleste, Milito non arriva sul pallone ma il suo si trasforma in un velo per Pazzini. L’attaccante ex-Sampdoria, incredulo e con un pallone che gli rimbalza davanti, disegna il pallonetto che inchioda Marchetti. Sulla rete pesa però la posizione di fuorigioco in partenza per l’attaccante nerazzurro. Un errore che ha fatto e farà ancora discutere.
– Dalla zona mista emerge il racconto di due stati d’animo diametralmente opposti ma accomunati da un’unica analisi della partita. Apre Reja: “ Abbiamo fatto una buona prestazione per come ha giocato la squadra, anche se in alcune occasioni abbiamo commesso qualche errore che l’Inter ha sfruttato nel migliore dei modi da grande squadra qual è. Il pari forse ci sarebbe stato stretto, perchè abbiamo creato molto più dell’Inter che ha concluso appena due volte in porta”. Polemiche anche sull’arbitraggio: “Quello di Pazzini è fuorigioco tutta la vita. Nell’altra occasione è Lucio che trattiene prima Klose, ma per me questo è rigore netto e credo che a maglie invertite l’arbitro avrebbe fischiato il fallo del difensore. Sono due episodi importanti”. Ovviamente più sereno è Ranieri che però non appare soddisfatto: “Oggi mi è piaciuto solo il risultato. Oggi non siamo scesi praticamente in campo. Contro il Milan avevamo giocato una buona gara, mentre oggi prendo per buono solo il risultato finale. Credo che peggio di così non si possa giocare, abbiamo messo in campo solo un grande carattere. La Lazio ci ha creato mille difficoltà e abbiamo vinto solo grazie ai colpi individuali di due campioni, ma dobbiamo fare meglio di qui in avanti se vogliamo lanciare l’assalto alle prime”. (Massimiliano de Cesare)
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