Oggi pomeriggio, alle 18.00 ore italiane, il programma della seconda giornata della fase a gironi di Europa League si apre con Neftci Baku-Inter. Per i nerazzurri è una trasferta logisticamente scomodissima a soli tre giorni dal derby di Milano: Baku – capitale dell’Azerbaigian – è infatti la località più distante dall’Italia dell’intera Europa League (basterebbe dire che ci sono ben tre ore di fuso orario, si giocherà alle 21 ora locale). Questo però non deve fare abbassare la guardia alla formazione allenata da Andrea Stramaccioni, perché la classifica del girone H non lo consente. Le due partite della prima giornata sono entrambe finite con un pareggio, dunque tutte le squadre si trovano ancora insieme a quota un punto. Per l’Inter sarebbe dunque molto importante tornare da Baku con un risultato positivo, per non complicare il cammino verso la qualificazione per i sedicesimi di finale – fatto che renderebbe più impegnative le partite successive. Nonostante l’ampio turn-over, i nerazzurri hanno senza dubbio le capacità per vincere questa partita: chi scenderà in campo oggi ha l’occasione di mettersi in mostra e non dovrà sprecarla. Le trasferte stagionali fin qui affrontate dall’Inter inducono all’ottimismo: cinque vittorie su cinque, con dodici gol segnati e nessuno subito. Una serie con pochi precedenti nella storia del calcio.
Il Neftci Baku non va comunque sottovalutato: sono i campioni d’Azerbaigian in carica, e hanno compiuto la bella impresa di essere la prima squadra azera ad accedere al tabellone principale di una Coppa europea. Questo traguardo è stato ottenuto eliminando l’Apoel Nicosia (grande protagonista della scorsa Champions League) vincendo per 3-1 a Cipro dopo il pareggio in casa per 1-1. Anche la fase a gironi è iniziata bene, con un prezioso pareggio (0-0) a Belgrado contro il Partizan. Le fortune del Neftci, come quelle dell’intero Azerbaigian, si basano sul petrolio, di cui il mar Caspio è ricchissimo: il logo della squadra è costituito proprio da un pozzo petrolifero sulle rive del mare. La partita di oggi è stata infatti denominata “derby del petrolio”, e sarà celebrata in modo degno con la presenza di Massimo Moratti. La squadra è imbattuta da ben 13 partite, e questa partita sarà la più prestigiosa nell’intera storia del club (clicca qui per leggere in proposito la presentazione della partita di Benoit Cauet): per tutti questi motivi, non sarà facile per l’Inter trionfare nello stadio intitolato alla memoria di Tofiq Bakhramov, il guardalinee della terna che diresse la finale mondiale del 1966 Inghilterra-Germania e convalidò il gol di Hurst.
L’Inter arriva a questa partita con il terzo posto in classifica e con un rendimento clamorosamente diverso tra casa e trasferta: la vittoria di domenica sera contro la Fiorentina ha finalmente sfatato il ‘tabù’ San Siro, ma resta incredibile la differenza di rendimento tra un cammino in trasferta perfetto (e forse ingiustamente sottovalutato) e quello in casa come minimo zoppicante. Anche in Europa league vale lo stesso discorso: due vittorie su due lontano da Milano (3-0 all’Hajduk Spalato e 2-0 al Vaslui) e due pareggi e una sconfitta al Meazza (0-2 con i croati, 2-2 con i rumeni e il Rubin Kazan nella prima partita della fase a girone). Questo è il primo precedente in assoluto tra il calcio italiano e quello azero: per affrontarlo, Stramaccioni si affida a una formazione ampiamente sperimentale, che deve tener conto del fatto che i nerazzurri stanno affrontando una fase di sette partite in 22 giorni, che culminerà domenica sera con il derby contro il Milan. Quindi molti big sono rimasti in Italia, per non dover sostenere le fatiche di un viaggio così impegnativo: a guidare la squadra dovrà essere Coutinho (clicca qui per leggere le probabili formazioni complete). Ma ora la parola deve andare al campo: la partita della seconda giornata di Europa League Neftci Baku-Inter sta per cominciare…
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