Campionato di serie A 2012/2013, anticipo serale dell’undicesima giornata della serie A Tim 2012-2013: la partita tra Juventus e Inter, il cosiddetto derby d’Italia, che si è giocata allo Juventus Stadium, si è conclusa con il risultato di 1 a 3. Per i bianconeri è andato a segno Vidal al 1′ di gioco del primo tempo. La rimonta nero azzurra è avvenuta tutta nella ripresa: al 14′ è andato a segno Milito su calcio di rigore che ha così pareggiato i conti; poi lo stesso Principe ha raddoppiato al 30′ per il vantaggio dell’Inter; nel finale d’assedio della Juve, Palacio ha definitivamente chiuso i conti al 45′.
partita molto bella, soprattutto per l’intensità che entrambe le squadre hanno messo in campo nel cercare ciascuna di portare a casa la vittoria. Fra le due hanno avuto meritatamente la meglio gli ospiti, che hanno messo in campo più cattiveria rispetto ai padroni di casa, soprattutto nel secondo tempo. Gli errori delle due squadre hanno permesso continui ribaltamenti di fronte, così le squadre si sono allungate e il la partita è diventata molto intensa e ricca di occasioni da gol. Nel complesso l’Inter ha sbagliato di meno e ha sfruttato meglio gli errori degli avversari, portando così a casa i tre punti.
partenza razzo, con il gol al 1′, con due occasioni nei primi 10′ di Marchisio e una nel finale di Vidal; però nel primo tempo i bianconeri, oltre al gol in fuorigioco, non sono riusciti ad raddoppiare e nel ritorno hanno subito il ritorno dell’Inter, che li ha messi sotto e ha trovato il gol del pareggio e del momentaneo vantaggio. Dopo aver subito il secondo gol gli uomini di Conte hanno reagito con veemenza, hanno avuto delle occasioni con Bentner, Pirlo e Quagliarella, ma non sono riusciti a segnare e attaccando con molti uomini e in modo sbilanciato, hanno poi pagato il gol in contropiede che ha poi definitivamente chiuso i conti. Merito degli avversari, che la Juve non sia stata in grado di giocare come al solito e a schiacciare gli avversari nella loro metà campo.
ottima partita degli uomini di Stramaccioni, escludendo il primo quarto d’ora iniziale, in cui i nero azzurri hanno lasciato l’iniziativa di gioco ai bianconeri; nel primo tempo l’Inter ha sbagliato abbastanza e non si è resa pericolosissima; nella ripresa invece, quando gli spazi sono aumentati, l’Inter ha saputo far male: ha sfruttato l’episodio del rigore per tornare in parità e poi è ha raddoppiato e chiuso la partita grazie a due contropiedi praticamente perfetti. Ha avuto diverse occasioni e dopo aver ribaltato la partita, come è normale che sia, ha subito la reazione della Juve, ma si è difesa bene e non ha concesso agli avversari niente se non tiri pericolosi da fuori area. Quindi la vittoria è meritata per il gioco mostrato.
partita affidata all’uomo sbagliato. Non ha un metro di giudizio chiaro durante l’arco del match e tira fuori gialli a destra e manca senza usare mai lo stesso parametro. In più ci sono gli errori con il guardalinee sul gol, in fuorigioco di un metro, e sulla mancata espulsione nel primo tempo di Lichsteiner. Almeno azzecca l’episodio del rigore.
Buffon, 6: sui gol non può nulla; compie due ottime parate nella ripresa su Nagatomo e poi su Guarin, ma non basta ad evitare la disfatta della Juve.
Chiellini, 5: soffre Milito, si perde Guarin nell’azione che porta al raddoppio e quindi non bastano le offensive finali per raggiungere la sufficienza.
Barzagli, 6: il più solido dei difensori, sbaglia sempre poco, anche se è più in sofferenza rispetto ad altre volte. Comunque isola bene Cassano che non si rende mai pericoloso se non con un tiro da fuori.
Bonucci, 5,5: lancia troppo, poi soffre la fisicità di Milito e la rapidità di Palacio che quando passa dalle sue parti lo salta regolarmente; sempre in affanno.
Lichsteiner, 5: rischia di farsi buttare fuori e viene ingiustamente graziato da Tagliavento; poi viene sostituito nel primo tempo per evitare che lasci la squadra in inferiorità numerica. (Caceres dal 38′ del p.t., 5,5: più tranquillo di Lichsteiner, non riesce comunque mai a dare sicurezza alla sua zona difensiva; Quagliarella, dal 34′ del s.t., 6: entra e rischia di trovare il pareggio).
Vidal, 6: buona prestazione, non solo per il gol; rischia la doppietta e corre molto per la squadra, senza però riuscire ad evitare la sconfitta.
Pirlo, 6,5: si prende in mano la squadra, soprattutto nel finale quando c’è da provare l’assalto finale; rischia di trovare il gol e per il resto sbaglia poco anche se perde la palla da cui nasce il raddoppio dell’Inter.
Marchisio, 5: poco lucido, sbaglia due gol all’inizio e poi commette il fallo ingenuo da rigore che fa partire la rimonta dell’Inter.
Asamoah, 6: ci mette molta corsa e molto cuore, però sulla sua strada c’è un mostro sacro come Zanetti e perde nettamente il duello; però firma l’assist del gol bianconero, anche se poi nel finale è lui a tenere in gioco Palacio sul gol che chiude definitivamente la partita.
Vucinic, 6: si acciacca a metà primo tempo e fatica; in realtà però quando ha la palla sui piedi mette sempre in difficoltà il diretto avversario; esce a fine primo tempo. (Bentner, dal 1′ del s.t., 5: ci mette buona volontà ma la sua lentezza rende la vita più facile alla difesa dell’Inter rispetto anche alla presenza di un Vucinic acciaccato).
Giovinco, 5: tanta voglia, ma non basta, perchè sbaglia tanto e qualche accelerazione qua e la non basta; ha dei piedi buonissimi e non può sbagliare così tanto come ha fatto stasera.
All. Alessio, 5,5: Juventus non fisicamente brillantissima come al solito, sfortunato sulla necessità di fare cambi che non vorrebbe fare. Tatticamente nella ripresa non risponde all’ingresso di Guarin.
Handanovic, 7: ottima partita, risponde ad ogni azione pericolosa della Juve su Marchisio, Vidal e Pirlo; sul gol di Vidal non può niente e poi nelle uscite è una sicurezza.
Ranocchia, 6,5: gioca bene in difesa, non si fa problemi per il bel gioco e pulisce sempre l’area; soffre un po’ la rapidità di Giovinco ma alla fine se la cava.
Samuel, 6,5: nel primo tempo soffre Vucinic, ma poi nella ripresa Bentner è facile da marcare per uno come lui; ottima prestazione.
Juan Jesus, 6,5: molto rapido non smette mai di correre, e difende bene la sua zona; di li nella ripresa non si passa.
Zanetti, 7: un mostro per la sua età; riesce a fermare molto spesso Asamoah, uno dei giocatori più esplosivi della serie A e l’unica volta in cui si fa saltare commette un fallo di esperienza per fermarlo. Intelligente e dinamico in campo.
Gargano, 5: sbaglia troppo, regala un’occasione d’oro a Bentner e sbaglia tanto a centrocampo sia nei passaggi sia nel spendere i falli.
Cambiasso, 6,5: a centrocampo fa girare la palla con facilità e non sbaglia un pallone; anche nei recuperi è ottimo e amministra bene in gioco.
Nagatomo, 6,5: firma l’assist del terzo gol e spesso è pericoloso in zona offensiva; spinge molto e dalla sua parte Lichsteiner prima e poi Caceres non spingono mai con continuità.
Palacio, 7,5: ottima partita, segna il gol che chiude il match ed è velocissimo in contropiede e nelle ripartenze; sbaglia un’altra occasione, ma fino all’ultimo lotta su ogni pallone.
Milito, 8: segna due gol, uno su rigore, uno su respinta del portiere, difende palla, fa salire la squadra e guadagna falli importantissimi. (Mudyingay, dal 34′ del s.t.: senza voto).
Cassano, 6,5: si rende pericoloso con un tiro da fuori, ma fa fatica a mettere palloni buoni per i compagni e a saltare l’uomo. (Guarin, dal 24′ del s.t., 7: entra con cattiveria, crea da solo l’azione del secondo gol e mette forza e muscoli a disposizione del centrocampo).
All. Stramaccioni, 7: non ha paura della Juve e arriva con il tridente; il gol subito iniziale sembra sconvolgergli il match dal punto di vista tattico, ma nella ripresa l’inserimento di Guarin al posto di uno spento Cassano è decisivo per il raggiungimento della vittoria.
(Matteo Lambicchi)