L’Inter ha battuto il Partizan di Belgrado per 3-1, raggiungendo la qualificazione ai sedicesimi dell’Europa Leagie con due giornate di anticipo. Ora resta solo da capire se i nerazzurri passeranno da primi o secondi classificati. In questo senso la partita decisiva potrebbe essere la prossima, in programma giovedì 22 novembre a Kazan contro il Rubin, che ha gli stessi punti dell’Inter nel gruppo H (10, mentre il Partizan Belgrado ed il Neftchi Baku restano appaiate a quota 1). Si tratta del decimo successo consecutivo per l’Inter, tra campionato ed Europa League, nonché della decima vittoria esterna di fila per gli uomini di Stramaccioni, che proseguono sempre più spediti alla ricerca dell’identità di squadra. Questa sera l’Inter ha rischiato nella tana del Partizan: il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato ma i serbi hanno avuto una doppia occasione clamorosa, con Handanovic a sventare due inzuccate poderose del difensore Ivanov. Alla fine il Belfrado ha raccolto un numero maggiore di tiri verso la porta: sono 15 di cui 6 nello specchio, contro gli 11 (6 tra i pali della porta) dell’Inter. Il Partizan non ha rinunciato all’offesa, attaccando con quasi tutte le forze a disopsizione anche nel secondo tempo e raccogliendo un dato finale del possesso palla superiore a quello dell’Inter (51% a 49% la statistica a favore dei balcanici). Non che la partita sia stata un assedio o un monologo da parte dei serbi, che tutto sommato non sono andati al di là di un’occasione clamorosa per tempo. L’Inter ha giocato d’astuzia, rintuzzando gli attacchi senza troppi sforzi e colpendo con poche ma efficacissime azioni, sfruttando l’innesto di Palacio che ha ampliato le possibilità offensive, sin lì ridotte agli sforzi solitari di Marko Livaja. Protagonista Samir Handanovic, con 6 parate di cui almeno tre davvero da applausi; 5 quelle del collega Petrovic che se non altro è riuscito ad evitare il terzo gol personale di Palacio con un miracolo. C’era grande interesse per la partita di Lazar Markovic, esterno classe 1994 di cui si dice un gran bene e a quanto pare già nel mirino dell’Inter. Il talento serbo ha lasciato intuire possibilità tecniche notevoli ma è stato marcato molto bene dai terzini dell’Inter, nonché dai centrocampisti che spesso lo raddoppiavano quando entrava in possesso di palla. L’unico highlight del match di Markovic è stato un assist strepitoso per il terzino destro Miljkovic, che però ha sprecato cercando il passaggio al centro a tu per con Handanovic, poi sventato dalla retroguardia interista. Ma se tanto ci da tanto lo rivedremo…
I GOL – 0-1 al 6’st: Guarin spinge l’azione sul settore destro, punta Medo e si allunga troppo il pallone per superarlo; Medo però si ferma, pensando che Ivanov avanzi a spazzare il pallone: il difensore resta fermo, Guarin ne approfitta scattando avanti e crossando da destra, il portiere Petrovic non arriva sul cross teso e Palacio segna da un metro a porta vuota, colpendo di petto. 0-2 al 30’st: ripartenza micidiale dell’Inter: Guarin recupera il pallone nella propria trequarti e lancia in verticale per Palacio; la difesa del Partizan è tutta sbilanciata in avanti, Palacio può involarsi a tu per tu con Petrovic: al limite dell’area l’argentino, leggermente spostato a destra, segna con un perfetto diagonale di destro. 0-3 al 42’st: 25 metri, Palacio si accentra da destra e tocca per Guarin; velo del colombiano e la palla arriva a Cassano, che la controlla e la restituisce in verticale a Guarin; controllo e destro sull’uscita del portiere per il terzo gol dell’Inter in rosso. 1-3 al 45’st: il terzino Miljkovic spinge sulla fascia destra, riesce a raggiungere il fondo, esita fronteggiato da Pereira e quando la palla ha quasi varcato la linea crossa al centro; sul secondo palo Tomic anticipa Silvestre ed infila Handanovic con un bel sinistro al volo.
Soddisfatto Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter, al termine della partita vinta contro il Partizan Belgrado: “Siamo alla decima vittoria consecutiva in trasferta e questo denota grande carattere. Siamo orgogliosi ma restiamo con i piedi per terra. Stesera abbiamo alzato un pò i ritmi nel secondo tempo e abbiamo portato a casa il risultato“. Stramaccioni promuove i due giocatori sotto maggiore osservazione, i difensori Jonathan e Silvestre: “Jonathan ha fatto una grande partita, marcando molto bene il talento, Markovic. Silvestre è sempre stato attento: sono i due giocatori che avevo utilizzato di meno, sono contento di loro“.
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