CRISI – Sono ore di attesa in casa Inter. I tifosi nerazzurri, ma soprattutto la dirigenza di corso Vittorio Emanuele, attende il match in programma domani sera a Marsiglia contro i padroni di casa, gara valevole per l’andata degli ottavi di Champions League. Si teme un’altra batosta, per alcuni invece, l’Inter potrebbe risorgere dalle sue ceneri confermando la pazzia che da sempre la contraddistingue. E nel frattempo è uscito allo scoperto Claudio Ranieri. L’allenatore nerazzurro è stato ospite della Domenica Sportiva, noto programma domenicale in onda su RaiDue. Tanti dubbi e poche certezze ma una cosa è chiara: «Sneijder per me è una soluzione, non un problema, ma una soluzione da usare al momento giusto. Ora è il momento di prendere delle decisioni, e le prenderò. Quando in campo ci sono due punte vere è più facile trovare certi equilibri rispetto a quando è lui uno dei due attaccanti; con Sneijder dietro due punte, perdiamo un uomo a centrocampo: e perdere un duello a centrocampo, facilmente significa perdere anche la partita». Chiaro quindi il messaggio dell’ex tecnico della Roma. Travestendosi da Gian Piero Gasperini, Ranieri esclude di fatto Sneijder dal ruolo di trequartista, o per lo meno, non dietro alle due punte. Il nazionale olandese non può essere schierato ora come ora con un centrocampo tre con il rischio che quest’ultimo, come lo stesso testaccino ha spiegato, perda tutti i duelli con l’avversario. Ma dove potrà giocare allora l’ex Real Madrid? E’ ipotizzabile un suo schieramento nel 4-4-1-1, dietro ad un’unica punta come Pazzini o Milito. Un modulo che ha portato fortuna a Ranieri e che ha permesso alla squadra, seppur senza Sneijder in campo, di riavvicinare la vetta della classifica di Serie A. Altro giocatore da rigenerare, che sembra essere caduto in un oblio, è Andrea Ranocchia, reduce da una serie di strafalcioni senza precedenti: «Con Andrea parlo tutti i giorni – rassicura l’allenatore – tutto può dire tranne che non sente la mia fiducia». Infine, parole importanti sul futuro: «Non mi sono mai sentito scollegato dalla società e da Moratti: il suo bello è che non vuole smettere di investire per l’Inter, è che vuole continuare a vincere».
C’è anche tempo per parlare di Thiago Motta e di mercato invernale: «E’ vero, avevo chiesto un esterno di destra o di sinistra, ma se non è stato possibile non è stato possibile. E’ vero, non volevamo cedere Thiago Motta, ma lui insisteva ogni giorno e anche quando sembrava si fosse convinto, poi è tornato alla carica: dovevamo tenerlo a tutti i costi?».