Gara da dentro o fuori per l’Inter; non solo dalla Champions League, ma anche e soprattutto da una stagione partita male, ripresa per i capelli e poi crollata con un inizio di 2012 da incubo. La gara contro il Marsiglia, ritorno degli ottavi di finale, non va sbagliata per non essere fuori da tutto a metà marzo. Non sarà facile però: all’andata, i francesi si sono imposti per 1-0, con un gol nel finale di André Ayew. All’Inter servono dunque due gol, senza subirne, per ritrovarsi ai quarti. Se i nerazzurri saranno quelli visti a Verona, l’impresa è possibile; ma attenzione alle ripartenze della squadra allenata da Deschamps.



Ranieri affronta la partita tornando al 4-3-1-2, che prevede quindi Sneijder dietro le due punte; punte che saranno Milito e Forlan, quindi ancora panchina per un Pazzini lontano parente di quello ammirato a Genova e nei primi sei mesi all’Inter. In mezzo sarà Stankovic a dirigere le operazioni, ballottaggio Poli-Obi per il ruolo di mezzala destra con il primo favorito, dall’altra parte torna titolare Cambiasso dopo la panchina di Verona; in difesa confermato Javier Zanetti a sinistra, con Maicon a destra e la coppia centrale Lucio-Samuel davanti a Julio Cesar. 



Ranieri si è convinto che l’Inter giri di più con il trequartista: Sneijder è troppo importante per i ritmi e la capacità offensiva dei nerazzurri. Il testaccino si ricrede rispetto al suo storico e consolidato 4-4-2: vedremo se avrà ragione.

Saranno importanti le discese di Maicon e Zanetti, necessarie per costringere gli esterni del Marsiglia alla fase difensiva. In particolare il brasiliano, reduce dalla prova poco brillante di Verona (), sarà fondamentale nel bloccare le iniziative di André Ayew, matchwinner dell’andata. A centrocampo l’esperienza di Stankovic come perno davanti alla difesa può fare la differenza. Dopo un periodo in infermeria, il serbo è tornato con il Chievo, dove pur senza cose trascendentali ha raggiunto la sufficienza. Sarà ovviamente Diego Milito il terminale offensivo dell’Inter: due gol nelle ultime due partite per quattro punti nerazzurri. Non sarà ancora quello del 2010, che trasformava in gol tutto quello che toccava, ma siamo sulla strada buona, come conferma anche il 6.5 di Catania (a Verona 5.5, frutto anche del rigore sbagliato nel primo tempo).



E’ un Ranieri fiducioso quello che affronta la partita chiave della stagione. Moratti l’ha confermato nel periodo più difficile degli ultimi sei anni, l’allenatore sente su di sè la fiducia della società e del gruppo; i tifosi sembrano essere più convinti che l’impresa possa essere possibile, come confermato anche dal fatto che San Siro sarà sostanzialmente pieno: il popolo interista ci crede.

L’Inter deve segnare, ma due gol in novanta minuti non sono una montagna enorme da scalare: inutili gli arrembaggi, che portano sempre dei rischi. Chiaramente i nerazzurri dovranno fare la partita, ma senza scoprirsi e allungarsi troppo. Sarà importante trovare il primo gol abbastanza presto, per poi gestire con calma alla ricerca del secondo.

Il Marsiglia di Deschamps recupera due uomini importanti: Loic Rémy, bomber della squadra, all’andata non c’era: con lui, i francesi hanno un uomo concreto e importante in attacco. Ce la fa, a sorpresa, anche Valbuena, infortunatosi in Nazionale la scorsa settimana: potrebbe partire dalla panchina, ma già averlo a disposizione è un’ottima notizia per Deschamps, che partirà con il 4-3-3 elastico, con gli esterni che si abbasseranno per proteggere il centrocampo e contrastare le incursioni di Maicon e Zanetti. Sarà Amalfitano, come al Vélodrome, a giocare come esterno destro del tridente. Recupera anche Mbia, dubbio della vigiia: avrà il compito di orchestrare il gioco, coperto da Diawara e Cheyrou. In difesa Azpilicueta a destra e Morel a sinistra, centrali Diawara e Nkolou, in porta ovviamente capitan Mandanda.

Come nell’Inter, dovranno stare attenti gli esterni bassi del Marsiglia: la partita potrebbe giocarsi sulle fasce, da cui Maicon è sempre pericoloso e crea superiorità numerica; Morel è chiamato a una gara importante. Così come Mbia, importante nel gioco di Deschamps perchè è l’uomo che detta i tempi: sarà lui a dover abbassare il ritmo della gara. Davanti, ça va sans dire, il rientrante Rémy è l’ago della bilancia, ma anche André Ayew sa essere pericoloso perchè parte largo ma si accentra e può mettere in difficoltà i centrali dell’Inter. 

E’ però un Marsiglia in crisi: viene da quattro sconfitte consecutive senza segnare, e gli avversari non erano certo irresistibili. La piazza è calda e come al solito supporta la squadra, ma l’ottavo posto in campionato è deludente e da queste parti c’è la sensazione che un fallimento in Champions League, soprattutto dopo la vittoria in Francia, non sarà molto tollerato. 

Deschamps è un allenatore esperto, uno di quelli di cui si dice “lo era già quando giocava”: sa che il rischio per i suoi è quello di farsi ingolosire dal gol in trasferta o, forse peggio, di schiacciarsi troppo e vivere novanta minuti in apnea. Il Marsiglia dovrà fare la sua partita, con particolare attenzione alla fase difensiva, addormentare i ritmi e se possibile fare male con le ripartenze.

Una squadra deve segnare, l’altra non prendere gol: il tema tattico è questo, poi può succedere di tutto. La SNAI crede nell’Inter: la vittoria è quotata 1,90. 3,40 per il pareggio mentre il colpo esterno del Marsiglia è pagato 4 volte la posta. Nelle prossime pagine le probabili formazioni di Inter-Marsiglia.

 

Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Poli, Stankovic, Cambiasso; Sneijder; Milito, Forlan. All. Ranieri

A disp: Castellazzi, Nagatomo, Ranocchia, Palombo, Obi, Pazzini, Zarate

Squalificati:

Indisponibili: R. Alvarez

Mandanda; Azpilicueta, Diawara, Nkolou, Morel; Diarra, Mbia, Cheyrou; Amalfitano, Rémy, A. Ayew. All. Deschamps

A disp: Bracigliano, Traoré, Fanni, Kaboré, Valbuena, Brandao, J. Ayew

Squalificati:

Indisponibili:

 

Arbitro: Proença (Portogallo)

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