Terzo turno dei preliminari di Europa League 2012/2013, partita d’andata tra Hajduk Spalato-Inter (clicca qui per le probabili formazioni). I nerazzurri quindi cominciano questa sera ufficialmente – fischio d’inizio alle ore 20.45 – la nuova stagione con l’impegno europeo che mai avrebbero voluto disputare, ma che è stata inevitabile conseguenza della pessima stagione che si è conclusa a maggio. Adesso dunque si riparte dalla Croazia, contro un avversario che è certamente tra i più forti tra quelli che la squadra di Andrea Stramaccioni potesse incontrare: la differenza di livello tecnico è comunque netta, ma i nerazzurri non dovranno in nessun modo sottovalutare questa partita, contro un Hajduk certamente più avanti nella preparazione e che sarà trascinato da un pubblico ribollente. La formula è quella classica delle Coppe europee: sfida ad eliminazione diretta con partite di andata e ritorno (che sarà a Milano giovedì prossimo, 9 agosto), con la regola dei gol in trasferta. Quindi, per l’Inter sarà molto importante segnare: un pareggio con gol vorrebbe dire ipoteca sulla qualificazione, anche se naturalmente una vittoria sarebbe la benvenuta.
L’Hajduk Spalato proporrà una formazione molto giovane, la cui età media è di circa 23 anni. Per i giocatori croati la partita di oggi sarà una ribalta straordinaria, che non vedono l’ora di disputare. Insomma, l’attesa a Spalato è molto grande e l’allenatore dell’Hajduk, Miso Krsticevic, ha deciso di blindare i suoi giocatori negli ultimi due giorni. Requisiti persino i telefoni cellulari, per evitare che i suoi ragazzi fossero distratti dalle richieste di biglietti da parte di parenti ed amici o anche da chiamate dei procuratori. Ovviamente i croati cercheranno di metterla sul piano della corsa e dell’aggressività, che potrebbero essere il punto debole dell’Inter il 2 agosto. Intanto la società sorride già, perchè il super incasso di stasera farà bene ai suoi conti economici in seria difficoltà. L’Inter dovrà saper aspettare, basandosi sull’esperienza e sulla consapevolezza che i discorsi si chiuderanno a San Siro.
Per Stramaccioni si tratta dell’esordio in panchina in Europa con i “grandi”, anche se vanta la Next Generation Series vinta nella scorsa stagione con la Primavera nerazzurra. In conferenza stampa non ha fatto trasparire la benchè minima emozione, e questo dovrebbe essere l’atteggiamento di tutta la squadra per non soffrire la bolgia di Spalato. Per l’Inter si tratta del ritorno in Coppa Uefa/Europa League dopo molti anni: il 2001-2002 fu l’ultima stagione nella quale i nerazzurri cominciarono la stagione già in Coppa Uefa, mentre nel 2003/2004 l’Inter arrivò terza nel girone di Champions League e dunque dovette scendere in Coppa Uefa. I nerazzurri logicamente non sono ancora al top (come ha detto l’allenatore ieri): dovranno supplire con l’intelligenza e il carisma. Qualità che di certo non mancano a capitan Javier Zanetti, che taglia oggi il traguardo delle 150 partite in Europa con la maglia dell’Inter. Festeggiarle bene sarebbe gradito anche in Cina, come è noto dalle recenti vicende societarie. Ma ora la parola deve andare al campo: Hajduk Spalato-Inter sta per cominciare…
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