Inter corsara in quel di Vaslui: i nerazzurri s’impongono con un gol per tempo. Le zampate argentina di Cambiasso e Palacio consentono all’Inter di guardare con serenità alla gara di ritorno, in programma giovedì prossimo a San Siro. Considerando i Cassano, i Gargano, e i Pereira (il Porto ha comunicato la cessione) in più, la missione è più che fattibile.
Marius Sumunica, allenatore del Vaslui, abbottona ulteriormente l’annunciato 4-4-1-1 inserendo il mediano Varela in luogo dell’ala Cauè, col talentino Stanciu sacrificato alle incombenze di mezzala di fatica. L’Inter si dispone con l’albero di Natale: la formazione titolare non riserva sorprese. I nerazzurri fanno la partita sin dalle prime battute, gestendo il pallone anche con calma nell’attesa che i rumeni scoprano il fianco, per foga o pressing. Stramaccioni sta lavorando ad una squadra corta, compatta, e qualcosa già si vede: le linee tendono a non sfilacciarsi, ed anche allorché infilate ripiegano in fretta. Va da sé che l’unica occasione per il Vaslui arrivi al tramonto di frazione, con un sinistro di N’Doye deviato prima da Ranocchia e poi dall’attento Castellazzi in volo. Il resto è quasi tutto nerazzurro. Vantaggio al 23′: corner di Sneijder da sinistra, la difesa ribatte su Cambiasso che, appostato al limite, schiaccia al volo col mancino trovando una soluzione malandrina, sporca e vincente. L’Inter legittima il vantaggio con una pressione continua ed un’occasionissima nel recupero. La discesa di Nagatomo sulla sinistra pesca Palacio a centro area: l’argentino controlla e tocca felpato di destro, palla lenta ma inesorabile che che il palo interno ribatte beffardo, a portiere battuto. Varie ed eventuali: da valutare le condizioni di Mudingayi, uscito al 21′ (ma sulle proprie gambe) per un problema alla gamba sinistra, di sospetta natura muscolare. Al suo posto Nagatomo, sistematosi a sinistra con l’avanzamento di Zanetti a centrocampo. Reparto che si avvale della regia lucida di Cambiasso e del palleggio del professor Guarin, abile a condurre per mano la manovra in ogni dove. A destra si registra un Maicon volitivo ma a marce ancora basse. All’intervallo l’Inter pare in controllo, del Vaslui salviamo il mediano N’Doye, classico buttafuori di sostanza, e qualche guizzo interessante di Liviu Antal, schierato ala destra.
I rumeni rientrano vogliosi, le squadre si allungano e la ripresa srotola emozioni da un versante all’altro. Progressivamente l’Inter si spacca in due, da Guarin in giù. Il colombiano è l’ago: in attesa di polmoni più freschi (Gargano, Pereira) è lui l’uomo di raccordo tra difesa ed attacco. Non a caso il raddoppio nasce dai suoi tentacoli, che arpionano il pallone dai piedi di Varga; il rilancio rasoterra lancia Sneijder, che infila il corridoio giusto per Palacio; l’argentino pare perdere l’attimo allargandosi a destra, ma ritrova un guizzo dei suoi giusto in tempo per superare l’uscita di Coman, colpevolmente a metà strada (73′). Per la verità, il raddoppio giunge provvidenziale, nel momento di maggior pressione del Vaslui che più di una volta aveva bussato alla porta di Castellazzi. Un paio di cross bassi non trovano destinatario, il liscio di Ranocchia spiove bene sul destro di Charalambous che però alza la mira di poco (71′). L’asse Guarin-Sneijder-Palacio infligge il k.o. forse decisivo ai rumeni anche in ottica qualificazione. Il Vaslui strizza le energie residue ma la difesa regge bene: il risultato finale premia giustamente l’Inter che ora può pensare all’esordio in campionato.
Il tabellino
Marcatori: 23′ Cambiasso, 73′ Palacio.
Vaslui (4-5-1): Coman; Milanov, Celeban (73′ Cauè), Charalambous, Salageaniu; Antal, N’Doye, Varela, Stanciu (46′ Vargas), Sanmartean; Niculae (61′ Sburlea) (Straton, Cordos, Costin, Gheorghiu). All.Sumudica.
Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Maicon, Silvestre, Ranocchia, Zanetti; Guarin, Cambiasso, Mudingayi (21′ Nagatomo); Palacio, Sneijder (82′ Juan Jesus); Milito (72′ Coutinho) (Belec, Samuel, Jonathan, Livaja). All.Stramaccioni.
Arbitro: Nijhuis.
Ammoniti: Varga (V) per comportamento non regolamentare, Maicon e Coutinho (I) per c.n.r.
Le pagelle
Valsui 5,5
Bene sino al gol di Palacio: uscita incerta.
Spinge con grande volontà ma non cava più di tanto.
In costante apprensione, perde Palacio dal 73′ CAUE’ 5,5 Un destraccio da rugby e poco altro.
Controlla Milito e sfiora il gol con girata di destro.
Sovente impreciso in ambo le fasi.
Un sacchetto di pop-corn: scoppietta sulla destra sin che ne ha. Tecnica e faccia tosta come gadget.
Navigato fusto centrale, usa bene fisico e testa sbagliando poco.
Mietitrebbiato tra Cambiasso e Guarin.
Talentino adattato internamente, si ritrova in panni stretti: soffocato dal 46’VARGA 5 Largo a sinistra ne prova tante senza fortuna. Certo che se insisti a puntare Zanetti…
Ingrana dopo un po’, con lui crescono tutti, ma pecca nelle decisioni chiave.
S’impegna ma lo incartano bene dal 61’SBURLEA 6 Nebulosa d’apprensione, nulla più.
All.SUMUDICA 5,5 Il Vaslui ha un suo perché. Non convincono Stanciu accentrato e Varela titolare.
Inter 6,5
Una parata ma importante su N’Doye.
Gioca in prima, quando accelera sfonda ma pecca d’egoismo. Passo d’addio?
Pulisce le vie aeree, aiuta ad impostare.
Un liscio, unica macchia in una prova di carattere, con gli occhi di tigre.
Il tifoso chiede: il solito, grazie. E il capitano esegue: 800 e non sentirle.
Detta i tempi e segue l’azione: se aggiusta il tiro…
Sblocca la situazione e fa il “volante”, come dicono dalle sue parti.
Venti minuti di legna, cede ad un guaio muscolare, condizioni da valutare dal 21’NAGATOMO 6 Con la diligenza del samurai contribuisce a limitare Antal.
Palo e gol, in mezzo qualche buona movenza.
Va un po’ a strappi, specie nella ripresa, ma è sempre bello da vedere e piazza un assist dall’82’ JUAN JESUS s.v. Cominciamo ad abituarci a vederlo in campo.
Utile in fase di sponda, non riesce a tirare dal 72’COUTINHO 5,5 Precipitoso, non gestisce la foga: ammonito.
All.STRAMACCIONI 6,5 Primo tempo solido, ripresa più disordinata ma ci può stare.
Arbitro NIJHUIS 6 Cartellini giusti, così come le decisioni chiave (vedi non-rigore su Milito in avvio).
(Carlo Necchi)
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