Inter-Rubin Kazan finisce 2-2, gol di Livaja e Nagatomo per l’Inter e di Ryazantsev e Rondon per il Rubin. Innocente sino a prova contraria quest’Inter di coppa, salvata per il rotto della cuffia dal guizzo del suo samurai, ultimo a gettar la spugna. La prestazione non soddisferà gli esteti ma testimonia se non altro il carattere dell’Inter, che non sembra in grado di rinunciare a Sneijder e Guarin insieme. Tutto sommato all’Inter va di lusso: il contemporaneo 0-0 tra Partizan Belgrado e Neftchi Baku mantiene invariata la situazione di classifica nel gruppo H. Tutti a quota 1 e appuntamento fra due giovedì quando i nerazzurri andranno in gita d’istruzione (o distruzione) in quel di Baku, per sfidare l’enigma Neftchi.
Stramaccioni lancia il giovane croato Livaja (classe 1993) al centro dell’attacco, spalleggiato da Cassano e da un Coutinho che spesso (non si sa quanto volentieri) si allarga a ricomporre il 4-4-2 di contenimento. Il Rubin avanza il nostro Salvatore Bocchetti in dogana a centrocampo inserendo un centrale difensivo in più. La partita vive una prima fase di studio, poi sono i russi a prendere in mano il pallino approfittando del torpore di un’Inter indecisa se scoprirsi o aspettare. Il primo tiro è di Cassano che al 3′ calcia una punizione dal limite sopra la barriera, ma troppo centrale per impensierire Ryzhikov. Al 5′ si vede Rondon, centravanti colombiano smaliziato dalla precedente esperienza al Malaga: il suo colpo di testa su cross da destra riesce centrale, para Handanovic. Il Rubin gioca senza paura, con baricentro alto e possesso sagace: il primo a cascarci è Jonathan, che sul traversone da sinistra copre bene in diagonale salvo poi franare in scivolata addosso a Karadeniz, che non deve far nulla per andar giù in area (17′). Dal dischetto tira Natcho: conclusione spuria, Handanovic legge perfettamente ma sulla respinta c’è Ryazantsev che anticipa tutti e gela San Siro, ormai avvezzo al copione casalingo. Particolare quello di coppa, che per la terza volta su tre occasioni riserva ai tifosi nerazzurri lo svantaggio casalingo su calcio di rigore. L’Inter si rialza lentamente e crea il primo vero pericolo al 37′: il cross da sinistra di un Coutinho vivace pesca Jonathan, libero sul secondo palo; controllo e tiro sono ben fatti ma a velocità slow motion, Marcano recupera e salva in spaccata; sul prosieguo Cassano si allarga e crossa morbido da destra, Livaja incorna in anticipo ma manda alto da pochi passi. Classiche prove generali del pareggio, che arriva due minuti dopo. Al 39′ il filtrante di Cassano asseconda lo scatto in area di Cambiasso, l’argentino anticipa il portiere e si allarga a destra, il cross morbido trova la zucca di Livaja che stavolta non sbaglia: spizzata nell’area piccola e 1-1. Il finale di tempo riserva un altro brivido, costruito ancora da Ryazantsev che sfrutta un varco centrale e calcia dai 20 metri col sinistro: il palo salva Handanovic vanamente proteso in tuffo.
Stramaccioni risparmia al povero Jonathan altri fischi e lo cambia nell’intervallo con Guarin, che ridà un perchè al centrocampo, mentre Zanetti passa a destra. Il Rubin rientra più sveglio: al 5′ Handanovic deve superarsi in uscita bassa, colpendo pulito il pallone sull’incursione di Karadeniz. All’8′ lampo di Cassano, che recupera ai 40 metri e conduce il contropiede: l’assist sulla sinistra è vanificato da Livaja che cerca il destro a giro ma alza la mira. Al 16ì il croato lascia spazio a Milito, e due minuti dopo il destro di Natcho da fuori area sibila fuori di un metro, alla destra di Handanovic. Il Rubin ha meno energie da spendere ma l’Inter, pur rinvigorita dai cambi, fatica a recuperare le redini del match. Al 22′ finisce l’autonomia di Cassano che lascia il posto a Pereira. Al 27′ Guarin guadagna una punizione dal limite: il suo destro rasoterra è secco ma sbarba il palo alla destra di Ryzhikov. L’Inter si prepara ad un finale d’assalto ma nel momento che pare migliore arriva la mazzata. 38′: Samuel regala palla, lancio per Eremenko che rifinisce al volo per Rondon; il colombiano salta Ranocchia e dal limite incrocia un bel sinistro basso che non lascia scampo ad Handanovic. Ma l’Inter ha sette vite e nel recupero, quando tutto sembra perduto e i soliti lagnosi sono già usciti, trova il definitivo pareggio. Nagatomo avvia l’azione accentrandosi da sinistra, il passaggio al limite trova Milito che si allarga a destra e crossa a mezz’altezza, il samurai gira al volo col destro e salva capra e cavoli. Gol da bomber vero e pareggio tutto sommato meritato.
Il tabellino
Marcatori: 17′ Ryazantsev (R), 39′ Livaja (I), 83′ Rondon (R), 92′ Nagatomo (I).
Inter (4-3-3): Handanovic; Jonathan (1’st Guarin), Ranocchia, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Gargano, Cambiasso; Cassano (22’st Pereira), Livaja (16’st Milito), Coutinho (Belec, Silvestre, Juan Jesus, Sneijder). All.Stramaccioni.
Rubin Kazan (4-2-3-1): Ryzhikov; Kuzmin, Sharonov, C.Navas, Marcano; Natcho, Bocchetti (36’st Kaleshin); Ryazantsev (24’st Orbaiz), Eremenko Jr, Karadeniz (40’st Kasaev); Rondon (Haghighi, Tore, Davydov, Dyadyun). All.Berdiyev.
Arbitro: Aytekin (GER)
Ammoniti: Marcano (R), Bocchetti (R), Orbaiz (R), Guarin (I).
(Carlo Necchi)