Domani sera torna l’Europa League, e alle ore 19.00 allo Stadionul Dr. Constantin Radulescu di Cluj-Napoca si gioca Cluj-Inter, ritorno dei sedicesimi. Per i nerazzurri di Andrea Stramaccioni l’obiettivo è naturalmente quello di passare il turno, traguardo alla portata dopo la vittoria per 2-0 all’andata grazie alla doppietta di Rodrigo Palacio, nella partita che però verrà ricordata per il grave infortunio subito da Diego Milito. Dopo è arrivata la pesante sconfitta contro la Fiorentina ed ora incombe il derby, ma naturalmente passare il turno è importante, perché sprecare un buon vantaggio aprirebbe ufficialmente la crisi a tre giorni dalla stracittadina. I precedenti inducono all’ottimismo: i nerazzurri hanno vinto le ultime tre partite giocate in Romania, e senza mai subire gol. In totale contro le squadre rumene l’Inter vanta undici vittorie, tre pareggi e sole tre sconfitte. Per l’Inter chiaramente andrebbe bene anche una sconfitta con un gol di scarto, oppure con due gol di scarto ma segnandone almeno uno, però un risultato positivo sarebbe importante in questi giorni non facili dalle parti di Appiano Gentile.
Il Cluj è la migliore squadra rumena negli ultimi cinque anni: tre scudetti, tre Coppe e due Supercoppe dal 2008 ad oggi parlano chiaro. Quest’anno ha fatto un ottimo girone di Champions League, anche se 10 punti (compresa la vittoria a Old Trafford) non sono bastati per entrare tra le prime due e dunque ora riparte dalla Europa League, che però è già a rischio. Servirà una impresa a questa squadra dalla fortissima anima portoghese: l’allenatore Paulo Sergio e ben otto giocatori in rosa, che saranno quasi tutti titolari domani sera. Con loro anche l’italiano Felice Piccolo, difensore di scuola Juventus, e altre quattro vecchie conoscenze del nostro calcio. Citazione d’obbligo per il nigeriano Nwankwo Obiorah, cresciuto proprio nell’Inter e in prima squadra per alcuni mesi nel 2010, tanto che può vantare la vittoria nel Mondiale per Club con Benitez. Oltre a lui poi ci sono l’esperto Sasa Bjelanovic, l’ex Cittadella Robert Maah e l’ex Brescia Adam Vass. La squadra si dovrebbe schierare con un 4-4-2 con il quale andare a caccia dell’impresa.
Domani proseguirà la caccia dei nerazzurri al record: nessuna squadra ha mai vinto per quattro volte la Coppa Uefa/Europa League, e i nerazzurri sono l’unica squadra che potrebbe raggiungere questo traguardo nella corrente edizione. Alvaro Pereira è l’ex della partita su sponda Inter, dal momento che la sua prima esperienza europea fu proprio nel Cluj nella stagione 2008-2009, nella quale vinse la Coppa di Romania. Il turnover non sarà ampio come Stramaccioni avrebbe voluto a causa di indisponibilità e paletti posti dai nomi presenti nella lista Uefa: ad esempio, in attacco sarà inevitabile schierare Rodrigo Palacio, che a questo punto può fare un pensierino all’obiettivo di diventare capocannoniere di questa Europa League in cui ha già segnato 5 gol (oltre ai due messi a segno nei preliminari, proprio contro un’altra squadra rumena, cioè il Vaslui). Dovrebbe trovare di nuovo spazio anche Benassi, che a gennaio era stata una bella sorpresa nelle occasioni in cui era stato chiamato in causa.
Felgueiras; Ivo Pinto, Piccolo, Cadu, Camora; Maftei, Godemeche, Rada, Sepsi; Hora, Rui Pedro. All. Paulo Sergio.
Handanovic; Jonathan, Silvestre, Juan Jesus, Pereira; Guarin, Kovacic, Benassi, Zanetti; Alvarez; Palacio. All. Stramaccioni.
Arbitro: Pawel Gil (Pol).