La Juventus, dopo la vittoria di Roma contro la Lazio, è tornata prepotentemente in corsa per la zona Champions League. Ma a tenere banco in casa bianconera sono le voci di mercato che investono la futura guida tecnica della squadra: Del Neri o Mancini, Mazzarri e Antonio Conte sono i nomi più gettonati per una squadra che dovrà comunque investire in estate per tornare ai fasti di un tempo. Di tutte queste tematiche abbiamo parlato, in un’intervsita esclusiva per ilsussidiario.net, con il giornalista e tifoso juventino Paolo Brosio.

Come valuta la stagione della Juventus?

La Juventus sta attraversando un periodo non facile e la stagione non è stata certo esaltante. Credo che bisognerà rassegnarsi a fare i conti con una squadra da ricostruire, in attesa di tempi migliori.

Giudizio rimandato quindi?

Sì, perchè non credo che la stagione non vada valutata in base al risultato e basta. La stagione attuale è anche frutto di una campagna acquisti che non penso abbia soddisfatto neanche chi l’ha fatta: la Juve ha comprato tanti giocatori e nessun campione, e i pochi campioni che avevamo, ad esempio Buffon, sono stati messi in discussione.

Crede nel sogno quarto posto?

Credo che sia un obiettivo ancora alla nostra portata; in fondo sprerarci non costa nulla. Credo che tutto si risolverà in un finale al foto-finish.

Come giudica la stagione di mister Del Neri?

Il mister attuale ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. Il problema degli allenatori della Juventus è che sono costretti sempre a vincere e quando uno non vince automaticamente le cose si complicano.

Toto-allenatore: Villas Boas, Mazzarri, Mancini, Spalletti, Antonio Conte. Che dice?

Io mi auguro che, a prescindere dai nomi, la Juve possa prendere un mister che oltre a saper fare l’allenatore, come penso abbia saputo fare Del Neri, sappia impostare la campagna acquisti e sappia dare delle indicazioni chiare alla società.

 

Insomma, ci vuole un allenatore che sia in grado anche di fare il dirigente. Un po’ come era prima di Calciopoli…

Con Calciopoli tutto il mondo Juve è stato colpito da una bomba atomica: la Juventus oggi è come se fosse il Giappone dopo Hiroshima. Per questo dico che ci vuole assolutamente un allenatore-manager che riporti la Juve ai livelli che le competono e che le sono sempre appartenuti. Io mi ricorderò sempre che nella finale Mondiale del 2006, oltre a Lippi in panchina, c’erano tra Italia e Francia un numero altissimo di giocatori della Juventus: quella è la Juve che rivogliamo.

 

In quali settori la Juventus dovrebbe investire sul mercato?

Bisogna fare una campagna acquisti che sia innanzitutto conforme alla caratura dei campioni che ha sempre avuto nelle proprie fila. Per me ci sono due calciatori intoccabili nella rosa: Buffon e Chiellini. E su questi bisogna costruire. Poi ci vogliono due terzini forti e almeno un altro centrale di valore: io, sinceramente non avrei dato via neanche Legrottaglie, che poteva servire benissimo anche come rincalzo. Bisogna investire sulla difesa: quando la retroguardia è forte il resto viene da sè.

 

 

Chi potrebbero essere questi due terzini?

Ci vorrebbero due terzini alla Maicon per intenderci, ma sono dell’idea che non è necessario andare ad investire tantissimi soldi su campioni già affermati. La Juve deve investire nel settore giovanile e nello scouting, per andare a cercare e trovare i tantissimi talenti in erba che ci sono in giro per il mondo.

 

Investire sugli osservatori quindi?

Investire su persone che sappiano guardare la persona a 360 gradi. La Juve deve tornare ad essere questo: una società che, oltre a saper insegnare a giocare a calcio, sappia farsi portatrice di valori morali e, come dico io, cristiani. Perchè dei bravi ragazzi che giocano bene a calcio sono la base imprescindibile per una squadra imbattibile.

 

Un progetto che però è inevitabilmente a lungo termine…

Sarà a lungo termine se chi sceglie i giocatori non sarà all’altezza dei sogni dei tifosi e della società.