Dice qualcuno (sono in molti) che il vero metro di giudizio per valutare l’abilità di un uomo mercato sia quello delle uscite. E’ dal modo in cui si riesce a vendere che si capisce se il direttore sportivo sa fare il suo mestiere. Ne sa qualcosa la Juventus, che negli anni scorsi ha avuto più di un problema nel piazzare gli “esuberi” presenti in rosa. Da Amauri (il vero casus belli) a Iaquinta, passando per Grosso: la Juve comprava, ma non vendeva. Cose che fanno parte del passato, sembra. Il mercato di gennaio sta vedendo Marotta e Paratici protagonisti delle cessioni: nel giro di pochi giorni hanno salutato Vinovo due attaccanti, Amauri (finito alla Fiorentina, esordio più che positivo per lui) – e già questo è un capolavoro visto come si stava mettendo; e Luca Toni, che si accasa all’Al-Nasr di Zenga e abbandona la Juventus dopo una manciata di apparizioni e due gol. Stasera il terzo colpo: Marco Motta è un calciatore del Catania. Il terzino destro, arrivato dalla Roma un anno e mezzo fa, è uno di quelli che Conte non ha mai visto nel corso della stagione. L’allenatore leccese, dopo qualche ritocco volante, ha chiarito in modo perentorio quali siano gli uomini su cui punta; o quantomeno, quelli su cui non punta. Nella lista dei “non graditi” sono finiti nomi altolocati come quello di Milos Krasic, solo l’anno scorso un idolo dei tifosi bianconeri grazie allo straordinario impatto nel campionato italiano e ai sette gol in campionato (più uno in Europa League e uno in Coppa Italia). Ma la lista è lunga: Grosso, Pazienza (vicino all’Udinese), Elia (acquisto estivo anche piuttosto oneroso), per non parlare di Reto Ziegler, arrivato e partito nel giro di qualche giorno proprio perchè, dicono, non convinceva più di tanto il nuovo allenatore della Juventus. Motta è finito tra questi nomi a causa dell’acquisto da parte della Juventus di Stephan Lichtsteiner. Il ruolo di terzino destro titolare è finito allo svizzero che, a colpi di prestazioni una più scintillante dell’altra – gol all’esordio, chilometri macinati sulla fascia a ogni partita, un altro gol decisivo a Bergamo a fine girone d’andata – ha blindato il posto da titolare e, visto che Conte non è molto dedito al turnover, per l’ex Roma e Udinese si sono chiuse le porte dello Juventus Stadium.
Provvidenziale allora la proposta di Pietro Lo Monaco e del Catania: il club rossazzurro può essere un’ottima piazza per rilanciarsi e togliersi magari qualche sassolino. Gli etnei sono sempre vicini a un altro difensore, Dainelli: il centrale del Genoa pare non del tutto convinto dell’offerta; si attendono novità a stretto giro di posta.