Si gioca questa sera a Torino, con calcio d’inizio alle ore 20:45, Juventus-Shakhtar Donetsk, partita valida per la seconda giornata del gruppo E di Champions League (clicca qui per le probabili formazioni). La situazione del girone impone una vittoria per i bianconeri, che in casa devono puntare all’en plein per conservare intatte le speranze di primo posto; un pareggio non comprometterebbe nulla ma naturalmente metterebbe in difficoltà i bianconeri mentre darebbe vantaggio allo Shakhtar che poi potrebbe anche pensare di pareggiare la gara di ritorno alla Donbas Arena. La vittoria ucraina obbligherebbe la Juventus a una rincorsa disperata verso gli ottavi di finale e lancerebbe lo Shakhtar quasi al prossimo turno. Tra le due squadre ci sono solo due precedenti, uno a Torino: terzo turno di Coppa Uefa 1976/1977, la Juventus si impose 3-0 al Comunale con i gol di Bettega, Tardelli e Boninsegna, poi perse in Ucraina 1-0 ma passò comunque il turno. Chi ha buona memoria ed è scaramantico avrà già notato l’anno: i bianconeri alzarono poi quella coppa. Incrocio interessante per Mircea Lucescu, allenatore dello Shakhtar Donetsk: il tecnico rumeno ha allenato sette stagioni in Italia, senza grossi risultati ma contribuendo da direttore sportivo del Brescia a lanciare un certo Andrea Pirlo, allora sedicenne. Questa sera se lo ritrova di fronte da avversario. Contro le italiane lo Shakhtar non ha tradizione favorevole, ma ha già vinto nel nostro Paese, precisamente nel febbraio del 2011, 3-2 sulla Roma che poi consentì il passaggio ai quarti di finale di Champions League. La Juventus invece in due occasioni ha incrociato la Dynamo Kiev, altra squadra ucraina, ed entrambe le volte ha avuto la meglio: il bilancio parla di tre vittorie e una sconfitta, con 12 gol realizzati e 3 subiti. 



La Juventus arriva a questa sfida dopo il pareggio ottenuto a Stamford Bridge contro il Chelsea. Il 2-2 di Londra ha stupito tutti per come i campioni d’Italia, assenti dalla Champions League da quasi tre anni, hanno saputo rimontare due gol di svantaggio con grande autorità su uno dei campi più ostici d’Europa. Una prestazione che ha fatto pensare a tutti che i bianconeri se la possano giocare fino in fondo, e che sulla carta solo Barcellona e Real Madrid (e forse Manchester United) siano superiori alla squadra di Antonio Conte. Il girone eliminatorio non viene superato dall’edizione 2008/2009, quando poi la Juventus venne eliminata agli ottavi di finale dallo stesso Chelsea; sarà l’esordio ufficiale per lo Juventus Stadium in Europa, non c’è ancora il tutto esaurito ma ci sarà. Quest’anno in casa, parlando naturalmente di campionato, la Juventus ha vinto tre partite (Parma, Chievo e Roma) segnando 8 gol e subendone appena uno, su rigore. In campo italiano i bianconeri sono imbattuti da 45 partite, dall’arrivo di Conte in panchina il totale generale recita 32 vittorie, 18 pareggi e una sola sconfitta, numeri da grandissima squadra che ora si vuole confermare anche in Europa. 



Lo Shakhtar Donetsk però è un cliente scomodo: non solo per le cifre raccolte ultimamente, che parlano di 25 partite senza sconfitte e 14 vittorie in 14 incontri all’inizio di questa stagione, ma anche e soprattutto perché gli ucraini sono ormai da anni una presenza fissa nel panorama europeo (in Champions League, nello specifico) e quindi conoscono trucchi e rischi dell’ambiente. In più sono allenati da una vecchia volpe come Mircea Lucescu, uno che da quando è arrivato nel 2004 ha già vinto 6 campionati nazionali riuscendo a spezzare il dominio della Dynamo Kiev, e come “surplus” si è regalato l’ultima coppa UEFA della storia, quella del 2009, rischiando poi di portarsi a casa pure la Supercoppa Europea contro il Barcellona di Guardiola. Una formazione quindi da non prendere sotto gamba, che ha iniziato il girone battendo 2-0 i danesi del Nordsjaelland e prendendo già un vantaggio importante in classifica, visto che la Juventus è ora costretta a vincere per portarsi davanti. 



Ci auguriamo di vedere una bella partita, e che la Juventus abbia la meglio. L’atmosfera dello Juventus Stadium darà una grossa mano ai bianconeri, che dovranno fare i conti con l’organizzazione dello Shakhtar Donetsk, come ci ha ricordato anche Cristiano Lucarelli che alla Donbas Arena ha giocato sei mesi (clicca qui per l’intervista esclusiva). I campioni d’Italia partono comunque favoriti, ma guai ad abbassare la guardia e a pensare che le difficoltà del girone siano finite con il pareggio di Stamford Bridge. Il campo ci dirà se gli uomini di Antonio Conte avranno la giusta concentrazione: Juventus-Shakhtar Donetsk sta per cominciare…

 

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