La Juventus supera per 0-1 il Catania al Massimino. In una partita condita da numerose polemiche per le decisioni arbitrali risulta decisiva la rete messa a segno da Vidal nel secondo tempo. I bianconeri hanno avuto la meglio di un avversario ostico che fin da subito si è speso in un’efficiente transizione difensiva. Con la vittoria odierna la Juventus raggiunge quota 25 punti, centrando l’ottava vittoria su nove gare disputate.



La gara del Massimino inizia con gli ospiti subito decisi a controllare il pallino del gioco. Gli etnei non si sottraggono al gioco degli avversari e ben presto si chiudono dietro limitando gli avversari a sporadiche conclusioni da fuori area. Il primo squillo dei padroni di casa rischia di essere proficuo, ma Gervasoni annulla per un’inesistente posizione di fuorigioco di Bergessio. I giocatori del Catania perdono la testa e da lì in poi saranno i bianconeri a fare la partita. La rete di Vidal arriva a inizio ripresa e l’espulsione di Marchese complica la rimonta catanese. La Juve controlla senza fatica il match.



La squadra di Maran ha un buon approccio alla gara. Con la scelta di un modulo speculare agli avversari i duelli sono ben presto definiti e gli ospiti faticano più del solito a rendersi pericolosi. Un calo fisico e mentale, condizionato anche dalla rete annullata, fa sbandare gli etnei che concedono diverse occasioni agli avversari, rimanendo in partita solo grazie alla sterilità dell’attacco bianconero.

I bianconeri espugnano per primi il Massimino in questo campionato con una prestazione positiva. Fin dall’inizio si ritrovano sia gambe che schemi e (a parte qualche disattenzione) l’indirizzo del match non può che voltare a favore degli ospiti.



Fa rumore il gol annullato ingiustamente al Catania e la dubbia posizione di Bendtner nell’occasione del gol di Vidal.

Respinge come può gli assalti avversari. Da rivedere le belle parate su Vucinic nel primo tempo e su Vidal nella ripresa. Merito anche suo se il risultato rimane in bilico fino alla fine.

Il giovane difensore conferma gli ottimi giudizi che dall’Uruguay lo hanno accompagnato, mostrando tutte le sue qualità: senso della posizione, colpo di testa e intercettazione.  

Parte bene limitando al massimo gli attaccanti juventini. Con il passare del tempo però si eclissa, facendosi trovare più volte impreparato.

Partita importante condita da numerosi colpi di testa e da interventi spesso decisivi.

Corre molto su è giù per la fascia. Troppo impulsivo nella prima frazione, più attento nella ripresa.

Si cala bene nella nuova parte che lo vede mezzala. Bel lavoro in entrambe le fasi. Dai suoi piedi nascono quasi tutte le ripartenze rosso-azzurre.

(dal 24’ s.t. CASTRO 6 Rivitalizza la manovra rendendola più fluida e imprevedibile.)

Cerca in ogni modo di farsi largo a centrocampo. Trova qualche spunto in palleggio grazie al mancato raddoppio di Lichtsteiner, ma non riesce a capitalizzare al meglio.

(dal 34’ s.t. BIAGIANTI s.v.)

Prova a lavorare qualche palla, ma non riesce ad aprire la difesa bianconera. Pochi cambi di fronte e passaggi troppo prevedibili. Dai suoi piedi ci si aspetta di più…

Una sciocchezza costa cara e costringe i suoi all’inferiorità numerica nell’ultima mezzora.

Partita di sacrificio. Trova il gol (poi annullato) e si impegna fino alla fine per avere la meglio sui difensori bianconeri.

Dinamico e reattivo. Svaria per ogni parte del campo ricevendo spesso palla sul fondo del campo e impensierendo più di tutti la retroguardia avversaria.

(dal 36’ s.t. MORIMOTO 5,5 Ci prova come può, ma emerge il ritardo di condizione)

Analizzando la scelta del modulo emerge la positiva interpretazione dei suoi giocatori nella prima parte di gara. Dal gol annullato in poi però le disattenzioni aumentano. La squadra è disunita e le occasioni concesse agli ospiti fioccano a dismisura.

 

Anche quest’oggi poco lavoro per il capitano bianconero. Ricordare un suo intervento è esercizio arduo. Sempre preciso, invece, nelle uscite.

Tenace e attento fino alla fine. Dalle sue parti non si passa, gli avversari lo sanno e lo evitano.

Sbriga molte situazioni potenzialmente pericolose senza badare all’estetica. Ci prova con diverse steccate da fuori area, ma non trova la porta.

Tanti recuperi palla e numerosi anticipi. Solita sicurezza.

Si rilassa un po’ troppo in alcune circostanze, come ad esempio nei raddoppi e nelle indecisioni sulle discese di Marchese. Rimandato.

(dal 44’ s.t. M. CACERES s.v.)

Il sorriso di chi è ben consapevole delle proprie qualità vale più di qualunque gesto. Le critiche piovute negli ultimi giorni hanno effetto positivo e lo spronano in una gara perfetta. Recuperi su recuperi, tiri dalla distanza (a cui risponde Andujar con due ottime parate) e un gol facile facile che aumenta il suo score in campionato.

Collega le due fasce e alimenta le punte con caramelle, troppo spesso non scartate.

Nuova prestazione brillante del giovane francese che non fa rimpiangere Marchisio.

(dal 46’ s.t. PADOIN s.v.)

Le azioni più pericolose nascono dalle sue scorribande sulla fascia. Limita non poco Izco e attraversa spesso il confine, minacciando l’area avversaria.

La sufficienza è più stirata dei capelli di Amauri. Spesso si rivede il montenegrino dei giorni peggiori insolente e privo di idee. Poi con il passare del tempo l’enorme bagaglio qualitativo sale in cattedra e l’assist sfornato per Bendtner dà il via alla rete del successo.

(dal 34’ s.t. GIOVINCO 6,5 Sfiora il gol del raddoppio un paio di volte, ma la mira non  è delle migliori. Se avesse centrato la porta dopo la collettiva ubriacatura della difesa etnea avrebbe raccolto gli applausi dell’intero stadio…)

Il 24enne di Copenaghen è pronto e pienamente recuperato. Le gambe rispondono bene e i numerosi colpi di testa lo rendono cliente ingestibile per la difesa avversaria. Un assist e un gol mancano quest’oggi per poco.

La Juventus parte con un piglio deciso e brillante. Le imbucate tardano ad arrivare, ma la vittoria di quest’oggi, nonostante le polemiche, è tutt’altro che regalata…