La notizia è di oggi pomeriggio, come da previsione: Antonio Conte si è visto ridurre la pena per omessa denuncia dal Tnas, Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, e dunque potrà tornare in panchina il prossimo 9 dicembre, per la gara del Renzo Barbera di Palermo, 16esima di serie A (clicca qui per il testo integrale della sentenza). Una decisione che era nell’aria da qualche giorno, e che ha trovato conferma: la squalifica dell’allenatore della Juventus passa dai 10 mesi decisi dalla Commissione Disciplinare (e poi confermati in appello) ai quattro come da decisione di oggi. I campioni d’Italia dunque riabbracciano il loro allenatore, pur se non potranno farlo prima degli ottavi di finale di Champions League (in caso di qualificazione) e anche se in sua assenza Massimo Carrera si è comportato benissimo: di nove gare ufficiali ne ha vinte sei, conquistando anche la quinta Supercoppa Italiana nella storia del club e portando la squadra al primo posto in classifica, contribuendo a mantenere la striscia di imbattibili in campionato. Una vittoria per i tifosi della Juventus? Fino a un certo punto, perché la società tutta, e in prima persona il presidente Andrea Agnelli, non la vede allo stesso modo. Nè i legali di Antonio Conte, che dopo la sentenza hanno dichiarato: “Sappiamo di aver difeso un uomo innocente e di non essere riusciti a far proclamare la sua estraneità dai fatti: in noi non c’è alcuna soddisfazione“. Infatti, il pool di avvocati del tecnico salentino (Giulia Bongiorno, Luigi Chiappero e Antonio De Rensis), a seguito della conferma dei 10 mesi di squalifica in appello avevano subito chiarito come la linea difensiva avrebbe puntato sul proscioglimento. E poi, Agnelli. Che era stato duro, durissimo, nel sapere che il suo allenatore sarebbe stato squalificato: lui e Marotta, nel sottoporre il prolungamento del contratto a Conte, avevano deciso di non inserire alcuna clausola legata a un’eventuale condanna. Promessa mantenuta, e adesso emerge tutta l’amarezza per una sentenza che viene ritenuta una sconfitta: sono fin troppo chiare le parole affidate a un comunicato comparso sul sito ufficiale della Juventus. Certo, tra 10 mesi e 4 mesi c’è una certa differenza, e questo lo sa anche Agnelli; ma è una presa di posizione importante, che testimonia del legame tra la Juventus e Antonio Conte.
“Mantengo la mia convinzione, condivisa da tutta la Juventus, che Antonio Conte sia un uomo innocente e completamente estraneo ai fatti che gli vengono attribuiti. La conferma della squalifica è una sconfitta ingiusta, che deve far riflettere tutto il sistema calcistico.
La Juventus aspetta il suo allenatore finalmente in panchina, dove il suo talento riesce ad esprimersi pienamente, proseguendo il lavoro che quotidianamente sta garantendo, con abnegazione e dedizione alla Squadra.
Alle mille parole fatte da più parti su questa vicenda, le istituzioni sportive devono oggi dare seguito con una riforma profonda del sistema della giustizia sportiva, che sia in grado di evitare le pericolose asimmetrie, cronologiche e di giudizio, che si sono verificate negli ultimi anni e che hanno spesso dato luogo a vere ingiustizie. Auspico che questo appello venga raccolto rapidamente, perché tali deviazioni non si ripetano mai più“.