È già cominciata. Forse non c’è quella sensazione di battaglia epica e all’ultimo sangue che accompagnava la gara contro il Chelsea; forse su questo influisce il minor blasone degli ucraini rispetto ai Blues, o forse il fatto che ai bianconeri basti un pareggio per qualificarsi (come allo Shakhtar basta per arrivare primo nel girone). Tante incognite, una certezza: il clima è già caldo. A renderlo evidente è stato Mircea Lucescu, nella consueta conferenza stampa della vigilia. Il rumeno ama il nostro Paese, e non manca mai di rimarcarlo ogni volta che affronta una nostra formazione (era successo nel 2010/2011, quando fece fuori la Roma senza troppi complimenti). E’ stato anche il caso di oggi, se non che Lucescu ci ha aggiunto altro. Nelle scorse settimane l’ex tecnico di Pisa, Reggiana e Brescia aveva criticato il gioco di Antonio Conte e della Juventus, sostenendo che fosse prevedibile. Oggi ha leggermente corretto il tiro, ma quello che è rimasto è la seconda parte del messaggio, ovvero: “Conte deve solo imparare quando è il caso di rispondere e quando no, ma è giovane: tra vent’anni sarà in grado di farlo”. E sul gioco ha deciso di rincarare la dose: “Nel derby la Juventus è stata favorita dall’espulsione di Glik – che ha chiamato “il polacco” – perchè difficilmente avrebbe potuto vincere. E’ una squadra costruita in una sola direzione, e in questo senso l’assenza di Marchisio sarà pesante per loro perchè nessuno può fare il suo lavoro. E spero che anche Chiellini non ci sia”. Le parole dolci arrivano dopo: “Per fare risultato devi allenare sempre le stesse situazioni, e del resto anche il Barcellona è totalmente prevedibile, però è fortissimo”. Insomma, un concetto che nel mondo del calcio è noto: anche Garrincha era solito fare la stessa finta, ripetuta a oltranza in migliaia di circostanze. Tutti sapevano cosa stava per fare, e tutti regolarmente ci cascavano. Per la Juventus, questo il concetto di Lucescu, è la stessa cosa; ma l’atmosfera da dentro o fuori e quell’accenno alle “maniere” di Conte, che si era arrabbiato per le dichiarazioni di Lucescu, non è passato inosservato, soprattutto ai tifosi della Juventus che, tra parentesi, saluteranno il ritorno in panchina del loro tecnico la prossima domenica. La battuta finale di Lucescu non poteva non riguardare la possibilità di biscotto;
Meglio, i giornalisti non potevano esimersi dal chiederlo. Il tecnico rumeno prima ci scherza su: “I biscotti mi piacciono, dipende poi se sono dolci o amari”. Poi si fa serio: “Non sentiamo la pressione del Chelsea, loro sono lontani a Londra e non mi interessano; come non mi interessa la Juventus. Noi andiamo in campo per provare a vincere, come facciamo sempre. I bianconeri sono forti, molto molto forti, ma ci proveremo”. C’è da scommetterci: meglio non pensare ai biscotti, basta guardare la formazione dello Shakhtar: al netto delle assenze per squalifica, giocano i titolari. Conte è avvisato: prevedibile o meno, la Juventus deve avere i tre punti in testa come obiettivo. Se poi sarà solo un pareggio, andrà bene lo stesso.
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