La Juventus agguanta la finale ai tempi supplementari e beffa un buon Milan al termine di una partita destinata ad esser ricordata a lungo. Partita piuttosto equilibrata quella andata in scena allo Juventus Stadium; sfida nella quale si sono affrontati due modi di vivere il calcio. Da un lato il gioco improntato sul lungo possesso palla dei rossoneri (che al termine dell’incontro segnerà il 54%) e dall’altro la praticità della Juventus che giungerà alla conclusione per ben 22 volte nell’arco dei 120 minuti. Discordanti i vari dati numerici, con la Juventus superiore per quanto riguarda l’indice di pericolosità (60.2% contro il 49.6% dei rossoneri) ed il Milan caratterizzato da una maggiore protezione dell’area, una percentuale di attacco superiore ed un netto predominio territoriale anche se troppo spesso sterile. L’unico dato univoco è quello riguardante la mostruosa prestazione di Thiago Silva, recordman sia per quanto riguarda il numero di palloni recuperati (33), sia per quanto concerne i passaggi riusciti (ben 107, in ex-aequo con Seedorf). Nella Juventus, invece, ottime le prove di Chiellini (27 palloni recuperati); Pirlo (83 passaggi riusciti) e soprattutto Mirko Vucinic con addirittura 10 tentativi verso la porta di Amelia (il secondo tiratore dietro al montenegrino sarà Muntari con “solo” 4 conclusioni.



– Le reti sono un esclation di spettacolarità. Si parte al ventottesimo con il tap in di Del Piero, abile a sfruttare un cross dalla destra di Lichtsteiner (a sua volta splendidamente servito da Pirlo) e, dopo aver vinto un rimpallo, ribadire nella rete sguarnita. Amelia chiede il fallo di mano, ma il replay mostra che non c’è e Alex può festeggiare nel modo più bello quella che probabilemnte sarà la sua ultima gara ufficiale in uno Juventus-Milan (come suggella anche lo scambio finale delle maglie con Clarence Seedorf). Il pareggio milanista arriva al quinto minuto della ripresa ed è frutto di un bellissimo colpo di testa di Mesbah, lasciato colpevolmente solo da Pepe (che viene splendidamente aggirato alle spalle dal milanista), sul cross di Mexes dalla trequarti, soluzione che nel primo tempo non aveva davvero mai portato pericoli per la porta bianconera. I colpi forti sono però le reti di Maxi Lopez e Vucinic. Per quanto riguarda la prima, è splendida tutta l’azione dell’argentino che si libera con un mix di forza, tenacia e qualità dell’accoppiata Bonucci-Chiellini e dal limite dell’area lascia partire una stoccata imparabile per Storari. L’entusiasmo rossonero è alle stelle e per Maxi c’è una rete da incorniciare che vale ancora di più per un attacccante arrivato sotto il segno di Carlitos Tevez e chiamato a non far rimpiangere l’asso argentino. La rete qualificazione di Vucinic è invece un bolide di rara potenza e precisione, scoccato praticamente da fermo ai 25 metri e capace di piegare la debole opposizione di Amelia. Un gol “alla Vucinic”, quello che non segna mai gol facili o banali, ma fa sembrare facili soluzioni impossibili: il pallone colpito di collo esterno è un capolavoro di potenza e morbidezza con una traiettoria che si disegna nell’aria ad uscire quel tanto che basta da mettere fuori casa un Amelia che – come tanti altri portieri prima di lui – deve solo sperare di non incrociare più un montenegrino in serata così di grazia.
– Al termine dell’incontro non è Conte a presentarsi ai microfoni di Rai Sport ma il suo secondo Alessio, ovviamente soddisfatto del pareggio e conseguente accesso alla finale di Coppa Italia: “Antonio vive sempre la partita in modo passionale e ha passato parte della gara senza voce. Abbiamo fatto una grande prestazione, merito di questi ragazzi di che ci tenevano ad andare in finale e da otto mesi stanno facendo cose straordinarie. Stasera abbiamo trovato di fronte una grandissima squadra, non potevamo pressare a tutto campo. Siamo stati bravi a reagire dopo lo svantaggio e nei supplementari abbiamo reagito al meglio creando tre occasioni e trovando il gol di Vucinic”. Grande rammarico, invece, nelle parole del tecnico rossonero Allegri. “Sono contento per la prestazione. I ragazzi hanno fatto una buona partita. Abbiamo concesso gol sull’unica occasione loro nel primo tempo. Abbiamo subito gol poi nel primo tempo supplementare, ma resta una bella partita, ed ho ritrovato alcuni giocatori che era un po’ che non giocavano. Dispiace non andare in finale dopo una gara così, perché penso che abbiamo dato tutto quello che potevamo dare. Vucinic ha fatto un gran gol, dispiace non andare in finale e guardiamo avanti. Il cambio di Ibrahimovic? Aveva un po’ di mal di schiena ed allora ho preferito toglierlo. Ibrahimovic ha giocato solo un tempo, come Nocerino, Boateng, Ambrosini e van Bommel sono stati risparmiati, sabato saremo pronti. Abbiamo quattro giorni per recuperare e penso che lo faremo nel migliore dei modi.



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