Juventus-Inter termina con un secco 2-0. La Juventus si aggiudica il derby d’Italia e continua a tenere aperto il campionato. All’Inter non basta un buon primo tempo per uscire indenne dallo Juventus Stadium e interrompere l’imbattibilità dei bianconeri in questo campionato. Le statistiche evidenziano in maniera importante la superiorità della squadra di Conte, capace di saper soffrire ma anche affondare nel momento opportuno. Tutti i dati parlano chiaramente bianconero, partendo dal possesso palla (58% in favore degli uomini di Conte), sino ad arrivare al numero di palloni giocati (713 contro 498). L’emblema dello schiacciante successo juventino è però da ricercare nell’indice di pericolosità fatto segnare dalla squadra di Conte, un’80% percentuale impietoso al confronto del misero 36% fatto segnare dagli ospiti. La squadra di Ranieri dal canto suo, ha provato ad affidarsi alla buona volontà di Maicon, recordman per quanto concerne i palloni recuperati (23), ed agli spunti di Milito che, nonostante le 4 conclusioni verso la porta juventina, ha dovuto chinare il capo di fronte alla reattività di Gigi Buffon. Nella Juventus, oltre al portierone della nazionale, inutile citare le prove di Pirlo, Vidal e Marchisio, autentici dominatori della classifica riguardante il numero di passaggi messi a segno nell’arco dei novanta minuti.
Le reti arrivano tutte nella ripresa. La Juventus passa sugli sviluppi di calcio d’angolo al dodicesimo. Pirlo pennella al centro dell’area, dove la difesa interista si dimentica completamente di Caceres e permette al centrale uruguaiano di prendere la mira ed infilare l’angolino alla destra di Julio Cesar con un mortifero colpo di testa. Il movimento in inserimento di Caceres è lineare e preciso verso il dischetto del rigore, ma la difesa dell’Inter è troppo intenta a seguire gli uomini che si allargano sul primo e secondo palo per curarsi del difensore già in grado di punire la capolista. Un grave errore ed una mazzata per le speranze interiste che si sgretolano definitivamente a 20′ dal termine. L’autore del gol che chiude la partita è uno splendido Alex Del Piero che – entrato a rilevare uno spento Matri – trova un ennesimo pesantissimo gol che dà ragione a lui come a Conte: una stagione da gregario di lusso, da padre nobile di una nuova Juventus che sta nascendo.Un ruolo inedito e di prima grandezza per la bandiera juventina. Splendido il pallone in profondità di Vidal per il taglio di Del Piero che, in diagonale, trafigge Julio Cesar a fil di palo e scrive la parola fine sul derby d’Italia e aggiunge l’ennesima perla all’interno del suo sterminato campionario.
Un Conte soddisfatto e commosso quello che si presenta ai microfoni di Sky nel post match della sfida contro l’Inter. “Le lacrime? E’ venuta a mancare una mia zia, che per me era una seconda madre”. Passando poi all’analisi della gara: “Dovevamo vincere, è un campionato bello. Volevamo dare soddisfazione ai nostri tifosi, abbiamo giocato il Derby d’Italia, al di là del passato. Fatico a capire la situazione di classifica dell’Inter, perché ha dei campioni e in una partita secca può vincere contro chiunque”. Una battuta anche su Del Piero: “Per me lui e Buffon sono dei valori aggiunti, in questo momento sta bene e lo faccio giocare. L’ho fatto giocare in Coppa Italia e ci ha ripagato con una buona prestazione, oggi l’ho inserito al primo cambio. Quando gli capita palla tra i piedi è difficile che non riesca a concretizzare. Con lui parlo molto, sa quello che penso”. Diverso l’umore in casa Inter. L’amarezza traspare dalle parole di Ranieri, chiamato a commentare l’ennesimo KO stagionale “C’è il rammarico di aver sprecato un’ottima ora di gioco prendendo gol ancora una volta per una disattenzione su calcio piazzato – spiega Ranieri -. Erano in pochi in area di rigore, ci siamo fatti attirare da Vucinic sul primo palo lasciando solo Caceres in mezzo che ci ha beffati. Poi la reazione non c’è stata. La doppia sostituzione con Faraoni e Pazzini mi serviva perché Obi iniziava ad avere difficoltà tra Caceres e Vidal, mentre Poli era stato ammonito, volevo una punta in più e ho contato su Forlan come filtro davanti a Pirlo e un Pazzini in avanti sul quale contare. Mi dispiace perché potevamo uscire da qui con un punteggio diverso dopo quel primo tempo. I ragazzi hanno interpretato benissimo l’ora di gioco che avevamo studiato, poi la Juventus ha legittimato il gol segnato da Caceres, nonostante noi volessimo tentare il tutto per tutto. Comunque, Buffon è stato decisamente il migliore in campo”.