Finalmente una Juventus che parla coi fatti. L’ultima mossa di calciomercato testimonia più di ogni filippica agnelliana la volontà dei bianconeri di tornare ai fasti dominatori degli anni d’oro. E restituisce adito alle ironie preconfezionate di tutti i tifosi avversari: è infatti arrivata stamane la firma del portiere Rubinho, che sarà il terzo alle spalle di Buffon e Storari. Per un portiere “ladro” che arriva uno onesto che se ne va: i bianconeri infatti hanno trovato l’accordo per la cessione in prestito del giovane Leali al Lanciano. Un’operazione di calciomercato ma anche, se vogliamo, di marketing per le avversarie. Non ci stupiremmo se nelle bancarelle di qualche stadio dovesse spuntare una maglietta ispirata all’ultimo cambio di portieri, col “ladro” Rubinho sbarcato a Torino e il buon Leali, paladino per definizione dell’antijuventinità, scaricato al miglior offerente cadetto. Si tratta di una manovra che consentirà a Nicola Leali di maturare ancora e sviluppare il suo potenziale. L’ex portiere del Brescia si trasferirà al Lanciano con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto a favore della Juventus. Rubinho invece ha firmato un contratto di un anno con la Juventus, che dunque copre definitivamente le spalle a Buffon con l’ex portiere del Palermo. Arrivato in Italia nel 2006 dal Vitoria Setubal, Rubens Fernando Moedim, fratello dell’ex interista Zè Elias, ha giocato con Genoa, Palermo, Livorno e Torino, collezionando 138 presenze tra serie A e B. Particolarmente proficua fu l’esperienza in Liguria, dove Rubinho fu protagonista della promozione in serie A nel 2006-2007. In seguito il trasferimento a Palermo in cambio di Marco Amelia. In Sicilia Rubinho ha vissuto una fase di declino, perdendo il posto da titolare complice l’ascesa di Salvatore Sirigu e un principio di ernia causata da problemi alle vertebre cervicali. I rosanero lo hanno prestato prima al Livorno, nel Gennaio 2010 (11 partite), e poi al Torino (26 presenze la stagione successiva). Rubinho era svincolato, e ora la Juventus gli offre una bella occasione per rimettersi in gioco, perlomeno dal punto di vista fisico. Effettivamente il ruolo di terzo portiere avrebbe rischiato di bloccare la crescita di Leali, acquistato quest’estate dal Brescia: il diciannovenne potrà misurarsi in una realtà ambiziosa e in un torneo impegnativo come quello cadetto. Non dovrebbero esserci dubbi…
Sul fatto che Leali parta titolare in quel di Lanciano: se la Juventus l’ha lasciato andare è stato solo per favorirne la crescita. E purificarsi in via definitiva dalle ceneri della B, cui assieme al portierino è stata simbolicamente restituita l’onestà legata al suo nome. Forse una maglia della Juve con la scritta ‘Leali’ stampata sul dorso dev’esser sembrato troppo anche al buon Marotta, che si è affrettato a rimediare col tempismo che lo ha contraddistinto per tutta l’estate. Il messaggio è chiaro: nemici dello stivale temete, la Vecchia Ladrona è tornata. I tifosi avversari ringraziano: da oggi hanno uno striscione in più.
(Il Biscione Velenoso)