Fiorentina-Juventus termina 0-0. Reti inviolate al Franchi di Firenze nonostante le numerose emozioni. Ai viola sta stretto il punto finale dopo che hanno messo in scena una gran bella partita. La Juventus invece ha giocato una partita prevalentemente difensiva provando a mettere in difficoltà la difesa avversaria con qualche sporadico tentativo in contropiede. Il pareggio di quest’oggi permette ai bianconeri di mantenere il primato in classifica a 13 punti. La Fiorentina invece raggiunge il quarto posto a quota 8 punti.
L’avvio di gara presenta due formazioni con moduli speculari: 3-5-2. La prima fase di gioco è di studio. I padroni di casa si difendono bene e la Juventus riesce raramente a tirare verso lo specchio. Con il passare del tempo la Fiorentina prende coraggio e ci prova fallendo sul finale di primo tempo due limpide occasioni. Chi si aspetta la solita presa di stra-potere bianconero nel secondo tempo rimane deluso. Montella mantiene una squadra ordinata e ben disposta che non concede alcuna palla gol agli avversari. Jovetic e compagni ci provano per più volte, ma non riescono mai a centrare lo specchio difeso da Buffon.
La “nuova” Fiorentina di Montella entusiasma gli animi dei 40 mila presenti con una prestazione positiva. La squadra viola nonostante non riesca a centrare il successo, blocca totalmente i Campioni d’Italia. Squadra aggressiva, ordinata e ben disposta fino allo scadere. Ci prova più volte centrando anche una traversa, ma a fine gara Buffon conta un solo intervento su tiro da fuori di Borja Valero.
I bianconeri si presentano al Franchi rinunciando a Vucinic e Marchisio, tenuti a riposo in vista del giro di boa del tour de force ( 7 partite in 22 giorni ). Al loro posto figurano tra i titolari Quagliarella e Giaccherini. La Juventus durante la sfida non riesce a esprimersi al meglio pur offrendo un’ottima transizione difensiva che limita i viola a numerosi tiri da fuori. L’avversario di quest’oggi non lascia respiro ai giocatori di Conte che si devono accontentare del punto conquistato.
Giudica in maniera egregia gli episodi dubbi reclamati in area di rigore juventina. Punisce con il cartellino giallo Ljajic dopo l’ennesima simulazione.
Il pubblico viola torna a riempire il Franchi per la gara più attesa. La bolgia viola spinge i giocatori in campo all’aggressività costante e a fine gara nonostante la vittoria sfumata, applaude i suoi riconoscendo l’impegno.
Non si deve mai sporcare i guanti. Utile nel giro palla viola, anche se la mira è ancora da calibrare.
Grande prestazione del difensore ex Boca Juniors. Numerosi anticipi e attenzione costante. Se dimostrerà questo carattere e queste qualità per tutto il campionato la serie A ritroverebbe un gran difensore sudamericano…
Gara d’esperienza. Perfettamente a suo agio nel ruolo di libero aiuta spesso i suoi e ordina i movimenti sempre eseguiti ordinatamente.
Giocatore rigenerato dalla cura Montella. Meno impulsivo e più coraggioso riesce spesso a mettere una pezza stroncando sul nascere le offensive bianconere.
Sempre pronto alla ripartenza. Spesso la sua testardaggine gli fa perdere palla, ma il suo apporto alla gara è positivo.
Gara di quantità. Corre più di tutti aggredendo prontamente Pirlo in ogni suo fraseggio. (dal 45′ s.t. MIGLIACCIO s.v.)
Controlla senza sbavatura la manovra viola. Da applausi diverse verticalizzazioni non comprese dalle due punte.
Svaria tra la fascia e il mezzo facendosi trovare sempre pronto e puntuale nel giro palla viola.
Gara straripante dell’esterno viola. Chiude bene in difesa le discese di Lichtsteiner e sovrasta lo svizzero quando è chiamato a ricevere palla in avanti.
Si divora un gol clamoroso dopo un’ottima ripartenza. Attivo e in palla, con il passare del tempo si lascia trascinare dal suo carattere fragile perdendosi tra i difensori bianconeri. (dal 31′ s.t. M. FERNANDEZ 6 Cerca più volte l’assist vincente, ma la difesa bianconera è attenta fino alla fine.)
Si sacrifica molto aiutando sulla tre quarti i suoi. Salta più volte l’uomo, ma non riesce a trovare lo spunto vincente. La traversa gli impedisce il gol. (dal 42′ s.t. TONI s.v.)
Ordina bene i suoi e neutralizza la squadra più in forma del momento. Nonostante il pareggio lasci l’amaro in bocca, può dirsi soddisfatto per aver chiuso come nessuno la Juve di Conte.
Nonostante i tentativi viola siano numerosi, raramente viene chiamato in causa. Non rischia nulla non disprezzando l’uso dei pugni.
Sempre attento e puntuale negli interventi. Non rischia mai nulla limitando gli attaccanti avversari a correre sulle fasce.
Si rimette in sesto dopo i guai fisici di inizio gara. Acquista sicurezza con lo socrrere del tempo.
Duro quando serve, riflessivo quando occorre. Ripiega spesso in zone che non gli competono dando un apporto importante.
Perde il duello sulla fascia con Pasqual. Poco incisivo là davanti, meglio in fase difensiva.
Un po’ sottotono a inizio gara. Recupera fiato e coraggio progressivamente e compie diversi interventi.
Quando la Juve non gira è lui il primo a salire sul banco degli imputati. La gara di oggi lo trova impacciato nell’inizio per poi ritrovarsi utile in zona di recupero e illuminante in fase di appoggio. Peccato che Lichtsteiner e Giovinco non siano in partita. (dal 23′ s.t. POGBA 6 Diversi recuperi e qualche pallone perso. Prestazione altalenante.)
Si impegna molto e cerca lo scambio rapido per preoccupare gli avversari. E’ l’unico a provarci là davanti. Gli va dato atto di questo. (dal 29′ s.t. MARCHISIO 6 Entra subito in partita facendo ritrovare i giusti equilibri nell’azione bianconera. Irrinunciabile.)
Muscoli e quantità in una gara intensa. Non perde mai la testa recuperando diversi palloni pericolosi in zona difensiva.
Prova sovente a far male mettendo in mostra la sua velocità. La difesa viola è ben attrezzata e gli spazi latitano. Ciò nonostante non riesce mai a superare un avversario in zona d’attacco.
Marcato a uomo non trova mai la giocata che lo libera al tiro. Inesistente. (dal 13′ s.t. Non si accende mai, modificando di poco l’andamento del match.)
Non trova lo spunto vincente portando a casa un punto in una trasferta difficile. Nulla da rimproverargli.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)