Si chiude sul rocambolesco punteggio di 4 a 1 per la Juventus la sfida al Friuli contro l’Udinese. E’ una partita certamente a senso unico, ma ciò è dato dal fatto che gli uomini di Guidolin hanno giocato in dieci dall’11’ minuto, quando cioè il portiere Brkic è stato espulso per sospetto fallo da ultimo uomo su Giovinco, rigore poi realizzato da Vidal che ha così aperto le danze. La netta superiorità degli ospiti è evidenziata dal dato del possesso palla, favorevole agli uomini di Conte, o se volete Carrera, per il 63% contro il 37 dell’Udinese. 5 a 3 per i piemontesi anche il conto degli angoli, che però non hanno mai creato particolari problemi né dall’uno né dall’altro lato. Juve che addirittura doppia l’Udinese nel conto dei tiri totali, 20 a 10, e non c’è storia se stringiamo il conto ai tiri nello specchio, 10 a 2 per gli ospiti. Ben 793 le palle giocate dalla Juve, grazie al centrocampo tutto qualità Pirlo-Vidal-Marchisio, 414 quelle toccate dagli avversari. Ma la reale differenza nella gestione del possesso, l’ha data la qualità nel portare a termine i passaggi: se infatti la straripante qualità della mediana torinese ha permesso la realizzazione del 78,7% dei passaggi, la squadra friulana, e per il pressing avversario e per la frenesia data dall’inferiorità totale, ha portato a termine solo il 55,2 dei passaggi, poco più che uno su due, decisamente poco per riuscire ad avvolgere gli avversari in una ragnatela. La Juventus inoltre ha addirittura triplicato la supremazia territoriale avversaria, segnando ben 17′:37″ a fronte di 6′:50″. Infine, sia la protezione della propria area (53,9% a 34,3%) che l’attacco alla porta avversaria (65,7% a 46,2%) che soprattutto la pericolosità (91,6% a 28,7%) sono state nettamente a favore della Juve, che ha inevitabilmente portato a casa una partita dominata, sì, ma davvero eccessivamente decisa da quel maledetto (per i friulani) episodio.
Al 14′ il vantaggio della Juventus su rigore, conquistato da Giovinco che, su un lancio di Pirlo, viene accerchiato datre giocatori: Danilo lo sbilancia addosso a Brkic che, in uscita, inevitabilmente lo stende. Il portiere viene espulso, e il neoentrato Padelli vieni trafitto dal destro di Vidal, che dal dischetto è bravissimo a spedire un bolide sotto l’incrocio, realizzando il secondo rigore, su tre da lui battuti, della stagione juventina. Il raddoppio degli ospiti arriva al 46′, in pieno recupero, quando l’ex Asamoah sfonda a sinistra ed, entrato in area, dopo un breve temporeggiamento scarica la palla sulla destra. Il passaggio sarebbe preda di Armero, che però sciaguratamente buca in modo clamoroso l’intervento. La palla giunge così facile facile a Vucinic che, solo al centro dell’area, prende la mira e scarica un meraviglioso destro a giro sul palo di destra, imprendibile per il volenteroso Padelli. Il tre a zero è merito di Giovinco, anche se gran parte delle colpe vanno a Padelli: su un tiro insidioso da fuori area, forse per il terreno bagnato, forse per l’effettiva potenza dello stesso, il giovane portiere dell’Udinese para ma respinge corto. La palla resta lì, e Giovinco è il più lesto a fiutare l’occasione e ad avventarsi sulla sfera, bruciando sul tempo l’estremo difensore e scaraventando in porta la sua prima rete del nuovo corso bianconero. Ma per lui non è finita qua, anzi il meglio deve ancora venire, perché la vera perla la realizza al 70′. Ottimo il suo contromovimento corto-lungo sul filo del fuorigioco, Pirlo, manco a dirlo, lo serve perfettamente e lui, entrato in area, disorienta l’avversario con una finta e scarica una rasoiata in diagonale che buca il portiere. Il gol della bandiera friulana arriva al 78′, con Lazzari che si impadronisce di una sfera vagante al centro dell’area, avventandosi e scaraventandola in porta insieme a tutta la rabbia e la frustrazione di una serata decisamente storta.
Ecco le parole che Guidolin ha rilasciato a Sky dopo la sconfitta della sua Udinese contro la Juve: “Finché siamo rimasti in parità stava andando bene su ritmi alti. Il rammarico per me è stato più prendere il secondo gol, perché la gara era aperta fino a quel punto. La squadra ha messo tanta dignità in campo e ho visto cose positive da parte dei ragazzi, e sopratutto da parte di Lazzari che ci darà una mano. Mi sarebbe piaciuto vedere la gara giocata alla pari, anche se poi la Juve è una squadra forte e che si è rinforzata e magari avrebbe vinto lo stesso. Dopo una settimana terribile voglio solo che l’Udinese torni a giocare bene come lo scorso anno”. Così invece Carrera, sostituto di Conte sulla panchina della Juventus: “Espulsione? Queste sono le regole e vanno rispettate. All’inizio non abbiamo giocato sui ritmi alti che vogliamo, ma poi siamo cresciuti. C’è però da lavorare ancora molto per tornare quelli dello scorso anno, visto che un anno fa non avremmo subito il gol del 1-4. In questo momento la coppia Giovinco-Vucinic funziona bene e ha la meglio su Matri e Quagliarella, che comunque si sono mossi bene. Tutti però sanno che il posto va guadagnato settimana per settimana perché nessuno ha il posto assicurato in questa Juve. La panchina lunga aiuta tanto gli allenatori nelle scelte, anche perché non è bello mandare i ragazzi in tribuna”.