Sarà anche facile, ma la Juventus non accetta certo cali di concentrazione. La serata di oggi può essere a suo modo storica: qualificandosi ai quarti di finale, i bianconeri possono arrivare là dove i due squadroni di Capello si erano arenati, e provare a superare lo scoglio. Sono passati sette anni dall’ultima volta: si parte dal 3-0 con cui i campioni d’Italia hanno sconfitto il Celtic in Scozia, dunque di sorprese grosse non dovrebbero essercene, anche se il calcio si gioca con un pallone rotondo che, pure soggetto alle leggi della fisica, a volte può andare un po’ per conto suo. Ma niente timori: la Juventus è nettamente favorita, e si è già messa in luce come una delle outsider più temibili insieme al Borussia Dortmund. Per intenderci: Bayern Monaco e Real Madrid preferirebbero evitarla. Prima però bisogna superare gli ottavi.



“Nessuno sminuisce l’importanza del ritorno di Champions League. Le qualificazioni si conquistano in 180 minuti”. Antonio Conte non vuole sentir parlare di turno già passato e di allenamento: sa bene, lui che ha vissuto certe sfide, che non si può mai dare per archiviata una pratica prima che tutti i passaggi siano stati completati. “Sarà una prova per tutti, iniziando da me: affrontiamo una squadra orgogliosa che vorrà ribaltare il risultato dell’andata. La qualificazione è ancora da conquistare, io posso solo ripetere quello che ha detto Buffon prima della partita contro il Chelsea: conosciamo le nostre forze, sappiamo quello che possiamo fare e ci ricordiamo da dove veniamo”. Naturalmente filtra ottimismo, perchè comunque il risultato della partita d’andata garantisce un tesoro enorme e per di più si gioca in casa, fattore che contribuisce a far pensare che la Juventus abbia un piede e mezzo nei quarti di finale. “Sicuramente la partita in Scozia ha messo una seria ipoteca sui quarti di finale, ma il calcio può riservare sempre sorprese, soprattutto perchè sulle palle inattive loro sono sempre pericolosi. Abbiamo fatto tanto per arrivare dove siamo, quindi dobbiamo dare il massimo se vogliamo andare avanti”. E’ più un discorso atto a migliorare la mentalità della squadra, rendendola di ferro: bisogna sempre dare il 100% senza mai rilassarsi, perchè vincere aiuta a vincere. Conte pensa al turnover: non sarà massiccio, ma qualche uomo riposerà in vista del campionato, e sarà l’occasione buona per testare giocatori che si sono visti poco e potranno tornare utili per il rush finale di stagione. Conte sceglie quella che alla vigilia poteva sembrare la seconda ipotesi: in panchina rimane Isla insieme al diffidato Marchisio, gioca invece Arturo Vidal sul centrodestra con Pogba alla sinistra di Pirlo, mentre sulla sinistra c’è Peluso che ha convinto contro il Napoli. Luca Marrone invece sarà impiegato come difensore centrale.



Conte vuole comunque avere in panchina i suoi titolari, perchè non si sa mai. Lichtsteiner e Marchisio sono diffidati: si accomodano in panchina. Con loro anche Isla, che non riesce a giocare nemmeno questa partita. Poi il secondo portiere Storari, Vucinic e Giovinco che hanno giocato come titolari le ultime due partite, infine Giorgio Chiellini che ieri mattina non si è allenato con il gruppo; dovrebbe comunque farcela ad andare in panchina.

Chi non ce la fa è invece Paolo De Ceglie, che ha ancora il problema alla coscia. Stessa cosa per Caceres e Anelka, colpiti da fastidi alla schiena che dovrebbero tenerli fuori. Finita la stagione di Pepe che si è sottoposto a intervento chirurgico, Nicklas Bendtner potrebbe rientrare il prossimo mese.



Neil Lennon era un combattente in campo e lo era in panchina, ma sembra rassegnato quando si presenta in conferenza stampa. “Non puoi pensare di venire a Torino e vincere 4-1 o 4-0; ma sappiamo vincere le partite, e ci piacerebbe farlo. Se creeremo le occasioni che abbiamo creato in casa nostra, potrà essere una serata positiva. Stiamo giocando contro i campioni d’Italia: dirò ai miei ragazzi di godersi la partita, lo stadio, l’atmosfera, e di non avere paura. La pressione è altrove: se riuscissimo a vincere qui sarebbe fantastico per una squadra così giovane. Dunque sì, abbiamo molti incentivi per giocare questa partita”. Eccolo l’orgoglio Celtic: anche sull’orlo dell’eliminazione si pensa a vincere la partita e a non abbassare la testa, pur con il realismo di un risultato che è semi-impossibile da ribaltare. “Per cinque anni non abbiamo giocato in Champions League, e alcune serate sono state incredibili, penso alle gare contro Barcellona e Juventus, contro le migliori squadre e i migliori allenatori al mondo. E’ stata un’esperienza fantastica, ci ha fatto bene e ha reso orgogliosa tutta la Scozia”. Per la partita di questa sera il Celtic, che sabato ha battuto il St. Mirren nei quarti della coppa nazionale, sarà probabilmente in campo con i titolari disponibili. Dunque Wilson e Ambrose comporranno la difesa centrale davanti a Forster, sulla sinistra agirà invece Izaguirre; Wanyama, il fratello minore di Mariga, fungerà da schermo davanti alla difesa, in una sorta di 4-1-3-2 che prevede Ledley e Mulgrew (se ce la farà: potrebbe recuperare, ma è ancora in dubbio) a centrocampo a cercare di tenere unita la linea con l’attacco, che ritrova il greco Samaras (assente all’andata) e conta ovviamente su Gary Hooper.

Molto probabilmente Lennon concederà la passerella, nel secondo tempo, a chi ha giocato di meno, ma si è comunque meritato di arrivare fino a qui. In particolare dovremmo vedere all’opera il 19enne Tony Watt, diventato l’eroe per tutti i tifosi del Celtic per il gol del 2-0 che ha di fatto sancito la vittoria storica contro il Barcellona. Per dare peso all’attacco poi Lennon potrà contare su Fedor Miku, il venezuelano in prestito dal Getafe che si era messo in luce in Copa America. 

Sono indisponibili due colonne della squadra: il terzino sinistro svedese Lustig, che peraltro è finito nel mirino della Roma, e il capitano Scott Brown.

 

 

Buffon; Barzagli, Marrone, Bonucci; Padoin, Vidal, Pirlo, Pogba, Peluso; Quagliarella, Matri. All. Conte

A disp: Storari, Chiellini, Lichtsteiner, Isla, Marchisio, Vucinic, Giovinco

Squalificati:

Indisponibili: M. Caceres, De Ceglie, Pepe, Bendtner, Anelka

Forster; Matthews, Wilson, Ambrose, Izaguirre; Wanyama; Ledley, Mulgrew, Forrest; Samaras, Hooper. All. Lennon

A disp: Zaluska, Rogne, Commons, Kayal, Miku, Stokes, Watt

Squalificati:

Indisponibili: Lustig, S. Brown

 

Arbitro: Aydinus (Turchia)

Leggi anche

Pagelle / Ajax-Milan: i voti della partita (Champions League, gruppo H)PROBABILI FORMAZIONI / Juventus-Siviglia: Evrà torna titolare. Diretta tv, orario, le ultime notizie live (Champions League 2016-2017, girone H)CHAMPIONS LEAGUE/ Manchester United Marsiglia le probabili formazioni