Il Milan prosegue l’opera iniziata col Palermo e vince anche in Champions, con un secco 2 a 0 in casa contro il modesto Bate Borisov. Certo, come si può facilmente intuire, la caratura degli ospiti ha reso tutto molto più facile, tuttavia la prova dei rossoneri ha, da una parte, soddisfatto il pubblico accorso allo stadio, dall’altra convinto anche i più scettici che la squadra compatta e dinamica che l’anno scorso aveva interrotto l’egemonia dei cugini, sembra essere tornata. Per 90 minuti infatti, a parte due episodi isolati, si gioca costantemente nella metà campo del Bate, e le azioni rossoneri piacciono sia per la rapidità con cui si recupera palla, sia la pericolosità con cui si va a chiudere velocemente l’azione.



La partita si apre subito con i padroni di casa in proiezione offensiva: in due minuti, tra il 5’ e il 7’, prima Aquilani e poi Ibrahimovic si affacciano dalle parti di Gutar, ma le conclusioni sono imprecise. Tutt’altro esito ha il tiro dello stesso Aquilani al 12’, che sugli sviluppi di un cross dalla destra raccoglie palla al limite e scarica una rasoiata che si stampa sulla base del palo. Proprio Aquilani nel primo tempo è l’arma in più dei rossoneri, con le sue costanti proiezioni offensive che permettono al Milan di avere superiorità nella fase conclusiva dell’azione. Per una mezzora quindi è solo Diavolo, che va al tiro più volte sempre con i soliti due, ma al 32’ rischia di concretizzarsi la beffa: su un erroraccio di Van Bommel, Bressan si ritrova a tu per tu con Abbiati: l’occasione è veramente ghiotta, ma il portierone rossonero ipnotizza il centrocampista, e salva i suoi in angolo. Neanche il tempo di mettersi le mani tra i capelli, che il Bate è già sotto: un minuto dopo infatti arriva un cross dalla destra, l’ennesimo di un Abate in gran forma: la difesa bielorussa pasticcia, la palla rimane in area, e il falco Ibra si avventa sulla sfera scaricandola in rete con un destro che in quanto a potenza non è dietro a nessuno. Uno a zero, finalmente la fronte corrucciata di Allegri si può rilassare. Sul gol dello svedese praticamente si chiude un primo tempo che rispecchia ampiamente le previsioni della vigilia.



Il refrain della ripresa non cambia, se non nei 5 minuti iniziali: il Milan infatti tarda a rientrare in campo mentalmente, e per la seconda volta regala a Kezman l’occasione di raggiungere il pareggio; è abile però Nesta a salvare la baracca. Tre minuti dopo, Bordachov prova ad angolarla, ma la sua debole conclusione viene sfiorata in angolo da un superAbbiati. Per gli ospiti la festa si chiude qua, perché il Milan ricomincia a dominare il gioco. Tuttavia stavolta il dominio territoriale non produce tutte le occasioni del primo tempo: l’unica degna di nota è infatti una bordata di Ibra al 57’ che prende la tangente per la Luna. Per il raddoppio serve infatti l’invenzione di uno dei campioni rossoneri: ci pensa Boateng, che al 70’ riceve palla da destra e, da posizione centrale, a una trentina di metri dalla porta, scarica un tiro micidiale che si stampa sulla traversa per poi rimbalzare sulla riga e definitivamente insaccarsi in rete. Dicono che la traversa stia ancora tremando. Qualche minuto dopo Allegri concede al Boa la standing ovation, mettendo dentro Robinho col compito dirivitalizzare la squadra, ma il brasiliano si trova bene nel, si fa per dire, tepore del match, e non concede grandi emozioni. L’unica è l’esordio in rossonero di Mexès, che prende il posto di Nesta cominciando a familiarizzare con la maglia rossonera. Si chiude così una serata di normale amministrazione, anche se quest’impressione non fa altro che giustificare la grande prova di una grande squadra, il cui compito, in serate come queste, è di non sottovalutare l’avversario dimostrando chi comanda veramente.



 

: Abbiati; Abate, Nesta (39′s.t. Mexés), Bonera, Taiwo;
Nocerino, Van Bommel, Aquilani; Boateng (28′s.t. Emanuelson);
Ibrahimovic, Cassano (16′s.t Robinho). A disp.: Amelia, Antonini,
Yepes, Zambrotta, Ganz. All.: Allegri.

: Gutor; A.Volodko, Yurevich, Simic, Bordachev;
Rudik, Likhtarovich (dal 21′s.t. Olekhnovic); Kontsevoy, Baga, Bressan;
Kezman (26′s.t. Skavysh). A disp.: Chesnovski, Radkov,
Gordeychuk, Kurlovich, Aleksiya. All.: Goncharenko.

Reti: 34′p.t. Ibrahimovic (M), 25′s.t. Boateng (M)

Ammoniti: Nocerino (M), Bordachev (B), Simic (B)

Arbitro: Hagen (Norvegia)

Abbiati 7: una volta di più conferma la sua immensa classe con una parata che vale una doppietta.
Abate 8 (il migliore): grandissima forma, continua a spingere per tutta la gara e ogni volta che punta l’avversario, lo salta. Solo un errorino difensivo. Da Nazionale.
Nesta 6: l’avversario permette una serata di relativo riposo (39′s.t. Mexés: s.v.).
Bonera 6: tranquilla prestazione.
Taiwo 6,5: stasera è uno dei beniamini del pubblico. Grande carattere nelle conclusioni e nelle spinte offensive, da rivedere i cross.
Nocerino 6.5: è tornato in formato-Palermo: quantità e qualità.
Van Bommel 4.5: a questi livelli non puoi permetterti certi errori! E se al posto di Bressan c’erano Messi, Ronaldo o anche semplicemente Zarate?
Aquilani 7.5: gran primo tempo, con continui inserimenti alla Cambiasso. Va spesso al tiro da fuori, senza fronzoli, e questo serve ad un Milan che spesso diventa lezioso. Cala un po’ nella ripresa.
Boateng 7.5: solo per il gol, merita un votone. Sulla via del recupero (28′s.t. Emanuelson 5.5: tocca pochi palloni e non entra mai nel vivo. Deve ancora convincere fino in fondo)
Ibrahimovic 6.5: con Ibra li davanti è tutto più facile. Oggi però il palcoscenico non è suo, nonostante l’importantissimo gol.
Cassano 6-: stasera non è il solito, non riesce ad impartire calcio (16′s.t Robinho 6: con le squadre stanche, la sua velocità poteva rendersi più pericolosa. Sceglie di accontentarsi)
All.: Allegri 7: vince, e bene, una partita non insidiosa, ma che poteva nascondere trappole.

 

 

Gutor 6; A.Volodko 5.5, Yurevich 5, Simic 6, Bordachev 5; Rudik 5.5, Likhtarovich 5.5 (dal 21′s.t. Olekhnovic 5); Kontsevoy 6, Baga 6.5, Bressan 6.5; Kezman 5 (26′s.t. Skavysh 5). All.: Goncharenko 5.5.

 

(Giovanni Gazzoli)

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