Il posticipo della tredicesima giornata di Serie A vede il Milan passeggiare sulle macerie di un Chievo piccolo piccolo. Il primo gol è di Thiago Silva, con una staffilata da fuori area che trafigge Sorrentino (e chissà se Allegri dovesse decidere di avanzarlo a centrocampo quante altre volte capiterebbe). Poi Ibrahimovic fa il gol numero 100 della sua carriera in Serie A con un gran tiro che si infila all’incrocio. Il terzo gol arriva su tiro da fuori di Aquilani, respinto malamente e facile tap-in per Pato. Ultimo gol ancora per Ibrahimovic, questa volta dal dischetto. Ne ha fatti quattro e sbagliato uno quest’anno, non sbaglia questo e lo mette ancora sotto l’incrocio. Tanto per renderlo speciale. Analizzando la gara, è facile vedere come la partita non sia stata mai in discussione, con il Milan che parte subito fortissimo sfruttando la serata di grazia di Ibrahimovic, vero trascinatore dei rossoneri. Lo svedese si presenta all’incontro con un tiro che bacia la parte alta della traversa dopo solo 40 secondi. L’ex Inter e Barcellona arriverà per cinque volte al tiro, recordman dell’incontro, realizzando due reti e fornendo diversi palloni deliziosi per i suoi compagni. Non solo Ibrahimovic però nella vittoria dei rossoneri, fondamentale per la squadra di Allegri è infatti il lavoro di Thiago Silva che, oltre a realizzare la rete che sblocca l’incontro, si conferma uomo a tutto campo per gli schemi del tecnico toscano. Con 25 palloni recuperati (nessuno meglio di lui) e 69 passaggi riusciti il difensore brasiliano risulterà infatti uno dei migliori in campo, comunque da non sottovalutare il grande lavoro di Yepes ed Abate tra i migliori per quanto riguarda rispettivamente il numero di palloni recuperati e passaggi andati a buon fine. I dati statistici testimoniano sì uno strapotere milanista ma sono anche nettamente influenzati da un secondo tempo di pura accademia in cui, a risultato ormai acquisito, i rossoneri si sono concentrati esclusivamente sul possesso del pallone non trovando alcuna opposizione dei clivensi disposti ad accettare il 4-0 per non rischiare di incassare altre reti. Non a caso, al triplice fischio di Guida, il numero dei palloni giocati dal Milan sarà quasi il doppio rispetto a quello degli avversari (877 contro 434). Il dato statistico che però più impressiona è quello riguardante la pericolosità degli uomini di Allegri che in percentuale raggiungerà la pazzesca cifra dell’87%, uno dei migliori risultati di tutta quest’inizio d’annata e non solo. In occasioni come queste è ovviamente sempre difficile capire fin dove arrivino i meriti del Milan e dove inizino i demeriti di un Chievo mai in partita, l’unica cosa certa però è che continuando con questi standard e questi livelli di prestazioni il discorso scudetto si restringerà inevitabilmente a Juventus e Milan e sarà assolutamente spettacolare magari, perché no, sino all’ultima giornata.