Per la famiglia Cudicini è veramente una partita speciale. Soprattutto per Fabio Cudicini, l’indimenticato portiere del Milan che ha vestito la maglia rossonera dal 1967 al 1972, che parla della sfida di stasera in esclusiva per ilsussidiario.net. “Il Ragno Nero”, come era soprannominato, ha vinto con il Milan uno scudetto, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale e ha preso parte anche alla doppia sfida Milan -. Tottenham del 1971 – 1972, valevole per le semifinali di Coppa Uefa. Si qualificò così la squadra inglese, che poi vinse la finale con il Wolwerhampton.



Come vede questa partita, cosa deve temere il Milan della squadra inglese?

Credo che sarà un doppio confronto giocato sotto il profilo dell’equilibrio. E penso che il Milan dovrà temere l’intensità e il ritmo che la formazione inglese saprà dare all’incontro. Certo mancheranno due ottimi giocatori come Bale e Modric, ma in compenso calciatori come Lennon e Van der Vaart possono veramente mettere in difficoltà la formazione rossonera.



Basta una vittoria di misura o bisogna cautelarsi in vista del ritorno in Inghilterra?

Vincere con il minimo scarto potrebbe non bastare. Questo perché al White Hart Lane il Tottenham potrebbe trasformarsi: il pubblico può creare un’atmosfera decisiva per gli Spurs. Giocare in Inghilterra non è mai facile, come non lo era quando giocavo io. Anzi, allora le condizioni ambientali erano ancora più difficili. Adesso almeno in parte il calcio inglese è un po’ cambiato, anche con l’avvento di allenatori d’oltremanica, che puntano più sul possesso palla e su una tecnica più raffinata di gioco: un tempo era tutto fisico e agonismo.



A questo proposito sarà decisivo Ibrahimovic?

Ibra ha tutti i mezzi per essere determinante. E’ un grande attaccante e sta vivendo una stagione straordinaria. Lui ha il fisico per lottare con i difensori di scuola britannica, tradizionalmente molto forti e possenti, come Dawson giusto per fare un esempio.

Per lei poi è una partita speciale, visto che nella formazione londinese c’è suo figlio Carlo…

Mi fa molto piacere che Carlo faccia parte della rosa del Tottenham. E’ già una bella cosa che dopo il terribile incidente in moto abbia potuto riprendere a giocare. Certo stasera sarà in panchina, ma è già un successo che sia tornato in campo.

 

Un’ emozione incredibile…

Io giocai la semifinale di Coppa Uefa nella stagione 1971 -72 proprio contro gli Spurs. Mai mi sarei immaginato di vedere mio figlio a San Siro, in una grande partita europea, sfidare la squadra in cui è cresciuto.

 

Per chi tiferà?

Ho il cuore diviso a metà. Il Milan fa parte della mia vita sportiva e con la maglia rossonera ho vinto trofei veramente importanti, ma non posso non pensare anche alla carriera di Carlo. Sarò contento in ogni modo. Voglio solo godermi queste due partite. E andrò sia a San Siro, che a Londra…

 

Una curiosità: che giocatore del Milan dei suoi tempi potrebbe giocare anche nel calcio di oggi?

Gianni Rivera è stato un vero fuoriclasse, un giocatore che avrebbe saputo adattarsi certamente al calcio di oggi vista la sua immensa classe.

 

(Franco Vittadini)

Leggi anche

AVVERSARIE ROMA/ Gironi Champions League 2016, Gruppo E: contro il Barcellona. La reazione di Garcia (Sorteggi, oggi 27 agosto 2015)