Il Milan che veleggia verso lo scudetto, Napoli ed Inter permettendo, ha il volto felice di Alexandre Pato, decisivo nelle ultime gare e più innamorato che mai della sua Barbara. A dire la verità, quella del brasiliano non è l’unica faccia soddisfatta dalle parti di Milanello. I rossoneri, vedi i vari Seedorf o Boateng, attraversano un ottimo momento di forma e lavorano in allenamento distesi e rilassati. A spezzare l’euforia dell’ambiente milanista ci ha pensato però Zlatan Ibrahimovic, vittima di un nervosismo inspiegabile. Prima il pugno al difensore del Bari Marco Rossi, costatogli tre turni di squalifica (poi ridotti in appello a due) e poi il vaffa al guardalinee di Fiorentina-Milan, per il quale il giudice sportivo gli ha appioppato altre tre giornate. Insomma, un momentaccio per lo svedese, e proprio mentre i compagni volano.
Per saperne di più sui motivi alla base della luna storta di Ibra abbiamo chiesto un parere all’avvocato Claudio Pasqualin, decano dei procuratori italiani: “Io non ho visto nessun particolare nervosismo di Ibrahimovic – ha spiegato in esclusiva per ilsussidiario.net – Sono stati solo due episodi sfortunati che la gente ha messo in fila, traendone chissà quali conseguenze”.
Lo svedese, però, a causa proprio di questi malumori, oltre che del suo ‘difficile’ rapporto con la Champions, è finito al centro di una serie di voci di mercato. Si è parlato per lui di uno scambio con Dzeko, il forte centravanti bosniaco del Manchester City oppure addirittura con il portoghese Cristiano Ronaldo, autentico sogno proibito del presidente Berlusconi. Secondo la Gazzetta il Milan potrebbe inserire nella trattativa per l’asso del Real Madrid addirittura Thiago Silva. “Mah, secondo me sono solo elucubrazioni giornalistiche – ha asserito Pasqualin – Si sta facendo fantamercato. Non credo proprio che Ibra lascerà il Milan”.
Chi invece potrebbe presto sbarcare a Milanello è il brasiliano Ganso, come rivelato dallo stesso Pasqualin: “Vedo più Ganso che Neymar in Italia. E credo che il Milan sia favorito sul primo rispetto all’Inter. Ci vorrà tempo però perché è una trattativa complessa; bisognerà discutere, oltre che con il Santos e l’agente del giocatore, anche con la società che detiene parte del cartellino di Ganso (la DIS, ndr)”.