Fra poco più di 36 ore inizierà ufficialmente la stagione di Serie A 2011-2012. Dopo lo sciopero indetto per la prima giornata e l’accordo siglato fra la Lega di Serie A e l’Assocalciatori riapre i battenti il campionato italiano. La squadra da battere, come è giusto che sia, è il Milan, vincitore nella scorsa stagione. Durante l’estate in via Turati hanno dato vita ad un mercato sicuramente non faraonico ma puntiglioso e mirato, andando a rafforzare le zone del campo necessarie senza investire somme ingenti. Alla corte di Massimiliano Allegri sono infatti sbarcati Mexes e Taiwo a costo zero, El Shaarawy, pagato circa 5 milioni di euro in comproprietà col Genoa, Alberto Aquilani, il cui riscatto è fissato a 6, più Nocerino dal Palermo, il colpo last-minute di Galliani, costato meno di un milione di euro. Una finestra di trattative che ha trovato consensi in Zlatan Ibrahimovic, uno dei punti fissi di questo Milan: «Sono arrivati ottimi giocatori come Mexes, Aquilani e gli altri – esclama lo svedese a Riccione dopo la sfida della sua Svezia contro il San Marino – sono tutti calciatori che mi piacciono e che ci possono aiutare in una stagione lunga e difficile. Questo Milan è più forte di quello dello scorso anno e possiamo migliorare ulteriormente lavorando tutti assieme». Pochi dubbi quindi per il centravanti rossonero che considera il Milan 2011-2012 più forte rispetto a quello dell’anno scorso e soprattutto la squadra da battere. Ibrahimovic sarà regolarmente in campo nella sfida di domani sera. Si temeva un forfeit in seguito alla caviglia malandata dopo il famoso infortunio di Malmoe ma l’ex Barcellona ha superato nettamente il problema mandando ottimi segnali dalla nazionale. Per alcuni critici la vera avversaria del Milan sarà il Napoli, per altri, l’Inter. I nerazzurri appaiono leggermente più deboli rispetto alla scorsa stagione vista la partenza di Samuel Eto’o, sbarcato in Russia, ma Ibrahimovic non sembra interessato: «Non penso agli altri. Io mi concentro solo sul Milan. E’ l’unica cosa che mi interessa. Indeboliti? Dovete chiederlo a loro, non a me».
La sfida dei rossoneri contro i capitolini sarà comunque condizionata, nonostante smentite di rito, dalla gara di martedì prossimo, il prestigioso appuntamento del Camp Nou contro il Barcellona. Adesso è arrivato il momento atteso da tutti: quello in cui sarà il campo a parlare.