Il Milan si impone per 3 a 0 ai danni del Cagliari e lancia un chiaro messaggio alla Juventus ed al campionato. I rossoneri annichiliscono la formazione di Ballardini che dopo una mezz’ora di assoluto rigore tattico non riesce più a ritrovare il bandolo della matassa. Vittoria netta sotto tutti i punti di vista, partendo dal possesso di palla, ampiamente in favore della squadra di Allegri (55%), passando per la quantità di palloni giocati (625 contro 526) e per la supremazia territoriale che parla di uno schiacciante 14′:16” dei rossoneri contro il 9′:53” degli ospiti. La vera differenza tra le due squadra sta però nella qualità delle offensive condotte e nella pericolosità della manovra. Non a caso si affrontano il miglior attacco contro una delle peggiori difese del campionato: il risultato pala quasi da solo. L’indice di pericolosità dei rossoneri si aggira infatti intorno al 74.4% contro lo sterile 28.8% degli uomini di Ballardini. Nonostante la giornata no dei suoi compagni, spicca tra gli altri il nome di Albin Ekdal che, in quanto prodotto di casa Juventus, è l’uomo a dare maggior fastidio alla squadra rossonera. Il giovane centrocampista rossoblu ruberà infatti l’occhio per i 28 palloni recuperati (nessuno meglio di lui) e per i ben 45 passaggi completati nell’arco dei novanta minuti. Tra le fila dei rossoneri consuete prestazioni da pilastri per i “vecchietti” Nesta e Van Bommel, 26 recuperi per il primo e ben 50 passaggi messi nel bottino dal secondo.
– Una partita bloccata si sa può essere bloccata solo da calcio piazzato o da un’invenzione del singolo. Ebbene il primo gol del Milan è un perfetto emblema di entrambe le situazioni. Ibrahimovic si incarica, infatti della battuta di un calcio di punizione dai 30 metri. La soluzione balistica trovata dallo svedese aggira la barriera predisposta da Agazzi e si infila all’incrocio.Neanche il tempo di riorganizzarsi ed il Cagliari è costretto già a capitolare nuovamente. Il raddoppio nasce da un apparentemente innocuo lancio lungo calamitato da Ibrahimovic, colpevolmente lasciato libera dalla retroguardia cagliaritana in area di rigore; lo svedese è geniale nella sponda di petto servita all’accorrente Nocerino che con una botta di prima intenzione archivia anzitempo la questione sarda. Nella ripresa c’è gloria anche per il capitano Ambrosini che sfrutta lo splendido lavoro di Emmanuelson sulla fascia destra e con un esterno destro di rara precisione non lascia scampo ad un incolpevole Agazzi.
– Un Allegri soddisfatto ma non raggiante quello che si presenta nella mixed zone di San Siro. “Oggi abbiamo fatto una buona partita, era importante vincere per restare in scia della Juventus e staccare le inseguitrici. Non abbiamo iniziato benissimo, però la punizione magistrale di Ibra ha messo il match in discesa. I cambi? Quando stiamo vincendo preferisco sempre cambiare qualcosa perchè giochiamo ogni tre giorni, Robinho ha giocato parecchio in queste settimane”. Di diverso stampo, e non potrebbe essere altrimenti, l’analisi di Ballardini: “La prima mezz’ora abbiamo contenuto, ma questo non è il Cagliari che mi piace, dobbiamo essere più aggressivi specie con le grandi squadre, abbassarsi troppo comporta che prima o poi ti puniscano. Il Cagliari nel recente passato ha fatto ottime partite, ma questa sera non siamo riusciti a fare bene, credo che possiamo fare molto meglio – il tecnico dei sardi concede anche un passaggio sul paragone Milan-Juve pur non sbilanciandosi – Sono due squadre completamente diverse, il Cagliari ha avuto un atteggiamento diverso a Torino con la Juventus, lì andavamo a prendere subito gli avversari con gli attaccanti, mentre stasera non l’abbiamo fatto e tirandosi indietro si fa molta più fatica perché non riusciamo a recuperare la palla”
SERIE A/ Milan-Cagliari (3-0): sintesi, gol e video highlights (ventesima giornata)
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