Il Milan batte la Juventus per 1-0 grazie ad un gol di Robinho. Patita abbastanza equilibrata, anche se il Milan la affronta con spirito e sagacia tattica migliore. Decisiva la prestazione dei terzini rossoneri, che bloccano gli sfoghi laterali fondamentali per il gioco juventino, impedendo alla manovra della Juventus di essere ariosa e letale come al solito, ma chiusa e prevedibile, e vulnerabile nelle ripartenza rossonere. Il sostanziale equilibrio è dimostrato dalle statistiche, che vedono 15 tiri a 13 a favore del Milan, più abile a centrale lo specchio della porta (6 volte a 2), mentre la Juve è più sfortunata a vedersene respinti 7, a fronte di soli 3 rossoneri. Il possesso della palla è invece nettamente a favore della Juventus, che detiene il 61,4% contro il 38,6% del Milan. La Juventus ha mantenuto per larghi tratti il controllo del pallone, senza però riuscire a trovare varchi nella trequarti del Milan, sempre ben presidiata dai difensori rossoneri. Purtroppo per la Vecchia Signora, che compie ben 478 passaggi, quasi 200 in più degli avversari, ben 16 volte il gioco è spezzato da un’intercettazione dei rossoneri, più affamati nei contrasti degli avversari: infatti, se la Juve compie 31 contrasti e il Milan 27, la prima ne vince il 51%, il secondo ben il 70%. Partita corretta: solo 6 ammonizione, 4 bianconere e 2 rossonere. A livello individuale si sono distinti Leonardo Bonucci e Kevin Constant, che hanno recuperato per le loro squadre rispettivamente 27 e 26 palloni, mentre lo juventino Andrea Pirlo ha distribuito più passaggi positivi di tutti, ben 58. Secondi nella speciale classifica è ancora Bonucci, con 57 passaggi corretti, terzo Arturo Vidal (48), che però ha sbagliato diversi appoggi e complessivamente offerto una prova al di sotto dei suoi standard. Anche questa è sicuramente una delle ragioni della sconfitta della Juventus. Il milanista Kevin Prince Boateng è invece il giocatore che ha tirato di più verso la porta avversaria, con 4 conclusioni. Segue Montolivo con 3, mentre per la Juventus il primo in graduatoria è Mirko Vucinic, sempre con 3 tiri verso Amelia. 



Si è conclusa con il risultato di 1 a 0 in favore del Milan, la supersfida della quattordicesima giornata fra i rossoneri e la Juventus. Non sono comunque mancate le emozioni. Parte subito forte il Milan che al quinto minuto di gioco tenta il gol con De Sciglio: il giovane terzino destro rossonero prova l’azione personale, dribblando un paio di avversari e facendo partire un rasoterra al limite che finisce di poco a lato della porta di Gigi Buffon. Al 15esimo i padroni di casa ci riprovano: gran contropiede Boateng-Robinho con il ghanese che arriva al tiro ma Gigi Buffon è bravo a respingere la palla di piede salvando la propria area. Al 21esimo la Juventus si fa vedere per la prima volta dalle parti di Marco Amelia: grande azione offensiva dei bianconeri con Quagliarella che viene smarcato molto bene in area, ma il tiro è debole e centrale e l’estremo difensore rossonero non ha problemi a trattenere il pallone. Al 25esimo intervento dubbio di Andrea Pirlo su Robinho dal limite dell’area: l’arbitro Rizzoli lascia correre non ascoltando le veementi proteste dei calciatori del Milan. Al 28esimo si fa vedere per la prima volta il Faraone: tentativo a giro da fuori area ma Buffon respinge senza troppi problemi. Al 30esimo l’episodio chiave del match: cross dalla destra con palla che finisce addosso a Isla; l’esterno d’attacco cileno sembra toccare lievemente col braccio e Rizzoli, da buona posizione, assegna il penalty. Dagli 11 metri va Robinho che calcia male, con Buffon che quasi para, ma la palla finisce comunque in porta: uno a zero per i padroni di casa. La prima frazione di gara si conclude con un Milan che sembra più in palla della Juventus anche se non riesce mai a pungere. Male invece i bianconeri, evidentemente confusi e forse sulle gambe dopo l’estrema fatica nella sfida di martedì scorso contro il Chelsea. Il secondo tempo si apre con Isla che rimane negli spogliatoi, bocciato, al suo posto entra Padoin. La Juventus prova a farsi vedere di più nell’area avversaria con un Milan pericolosamente troppo schiacciato. Succede davvero poco e da segnalare c’è un tentativo di Padoin al 61esimo, che fa partire un bel cross dalla destra, ma in area, inspiegabilmente, non c’è nessuna maglia bianconera. Al 62esimo nuovo cross ma prima Amelia e poi De Sciglio si salvano in corner. Un minuto dopo Giovinco prova l’acrobazia in rovesciata ma la Formica Atomica colpisce di stinco e la palla finisce a lato dietro i fischi di San Siro. Al 68esimo bell’azione personale di Nocerino che dopo una galoppata fa partire un bel tiro al limite dell’area ma la palla finisce alta. Al 75esimo azione di El Shaarawy che entra in area dalla sinistra e mette in mezzo una bella palla per Pazzini ma la difesa Juve manda in angolo. La Juve ha il possesso palla ma non riesce a costruire azioni da gioco. All’83esimo il Milan va nuovamente vicino al raddoppio: angolo con palla che finisce sulla testa di Yepes ma Buffon si salva in due tempi. 60 secondi dopo ci prova Vucinic: piattone a botta sicura in area ma la palla trova Constant, bravissimo a salvare. All’85esimo ancora il montenegrino: gran tiro dalla distanza con palla che rimbalza pericolosamente davanti ad Amelia, ma quest’ultimo respinge senza problemi. Al 94esimo l’arbitro fischia la fine e manda tutti negli spogliatoi.



Ecco quanto rilasciato ai microfoni di SkySport dal giovane terzino del Milan Mattia De Sciglio, tra i migliori in campo nella grande vittoria contro la Juventus: “E’ la nostra rivincita su cui abbiamo lavorato con il pensiero fin prima dell’Anderlecht, anche se ovviamente era importante la partita di Champions per il passaggio del turno. Siamo felicissimi, abbiamo fatto una grandissima partita, abbiamo anche sofferto nel secondo tempo tutti insieme da vera squadra e abbiamo portato a casa questo bellissimo risultato davanti a tutti i nostri tifosi. Noi sapevamo che la loro forza sarebbe stata il pressing dopo aver perso la palla, quindi dovevamo cercare di rimanere lucidi quando eravamo in possesso. Dovevamo fare molta attenzione alle loro mezzali, che si buttavano dentro quando prendeva palla Pirlo dal limite dell’area. Direi che in fase difensiva abbiamo fatto una partita perfetta.” Queste invece le parole di Gianluigi Buffon, portiere della sconfitta Juventus: “Al di là dell’episodio del rigore c’era ancora un’ora di tempo per recuperare, e la Juve non è stata brava a farlo. Sono successe tante cose in questo anno e mezzo, se si vuol trovare una scusante per gli insuccessi la troviamo ma stavolta meritavamo di perdere, fare autocritca è il modo migliore di educare la gente. La motivazione reale del k.o. non si può mai sapere ma qualcosina c’è mancato sotto tanti punti di vista e si è visto. Abbiamo palesato qualche mancanza che nello spogliatoio analizzeremo a mente fredda.. Il rigore? L’avevo parato così bene che è entrata“. (Giovanni Gazzoli @giogazzoli)



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