Oramai non ci sono più dubbi: Stephan El Shaarawy è il giocatore più importante di questo Milan. Con l’addio in massa di stelle e senatori, durante la scorsa estate, il Piccolo Faraone si è ritrovato a essere non solo titolare di uno dei club più blasonati al mondo, ma addirittura l’uomo dal quale dipendono i destini della squadra, almeno adesso. In serie A l’ex attaccante del Padova sta viaggiando a medie realizzative strabilianti: otto gol in 11 partite (capocannoniere), e anche in Champions League ha già posto il suo sigillo. Più dei numeri però stupisce la personalità e la classe con le quali questo ragazzo di 20 anni si sta ergendo a leader di un Milan orfano di Ibrahimovic e Thiago Silva. Naturalmente prestazioni del genere non potevano non attirare le grandi d’Europa; e le due di Manchester, City e United, si sono già fatte sotto con l’idea di acquistare l’attaccante. Immediata in questo senso la replica di Adriano Galliani: “El Shaarawy ha un contratto per cinque anni che fra un po’ gli verrà allungato fino al 2018”. Il numero 2 di via Turati blinda il Faraone e nel contempo annuncia il rinnovo del contratto che potrebbe avvenire a breve, già fra qualche settimana. Le parti in gioco si parlano ormai da tempo e sono in sintonia su tutto, e a inizio anno 2013 verrà siglato un bel prolungamento. Si tratta del secondo aumento dell’ingaggio da quando El Shaarawy veste la maglia del Milan. Il primo accordo prevedeva un contratto fino al 2016 con ingaggio netto da 600mila euro a stagione. Lo scorso luglio, il nuovo appuntamento con il procuratore Roberto La Florio, con ritocco dell’ingaggio fino a 800mila euro netti annui e scadenza fino al 30 giugno del 2017. Un bel segnale in un mare di addii… Il prossimo ingaggio dovrebbe prevedere uno stipendio da circa 1,2 milioni di euro netti con accordo fino al 2018. Una crescita esponenziale che ricorda da vicino quanto avvenuto qualche anno fa con un grandissimo del passato del Milan, Ricardo Kakà. Il verdeoro sbarcò a Milanello strappando subito un ingaggio da 1,5 milioni di euro all’anno, ma erano altri tempi, arrivando fino ai 10 milioni di stipendio prima del famoso addio nell’estate del 2009 per trasferirsi al Real Madrid. Stephan El Shaarawy come Ricardo Kakà, si diceva quando ancora il Faraone militava nel Padova, non era il giocatore di adesso, e il paragone sembrava per lo meno azzardato.
Ora calza a pennello e l’italo-egiziano sta ripercorrendo le orme dell’ex numero 22 rossonero sia sul campo che fuori. Naturalmente i tifosi non possono che sorridere… o forse no?