Il Milan proseguirà nel futuro prossimo sulla falsariga di quanto fatto negli ultimi mesi, ovvero caccia ai giovani e riduzione pesante dei costi degli ingaggi, con l’obiettivo di costruirsi in casa le stelle. E’ la figlia del presidente del Milan, Barbara Berlusconi, a ripetere il concetto che già Adriano Galliani aveva esplicitato qualche settimana fa. In una lunga intervista al quotidiano L’Equipe la dirigente rossonera ha ammesso che il modello al quale guarda il Milan è il Bayern Monaco: “Dovremo fare come i bavaresi – confessa in un passaggio – ha un eccellente fatturato, crea profitti ed è sempre presente nel top europeo. L’obiettivo è di ridurre la massa salariale, che oggi tocca il 70%, al 50%”. Un Milan più virtuoso quindi e per farlo non è da escludere l’ingresso di soci esteri. Il patron Silvio Berlusconi lo ha confessato già più volte in passato e la figlia ha ribadito l’intenzione del club di aprire a soci e investitori esteri: “Non siamo contrari a una partecipazione esterna, una partnership che ci permetta di aumentare il fatturato, magari con il rinnovo dello stadio o un progetto commerciale nei paesi emergenti”. Una collaborazione di larghe vedute quindi, non soltanto limitata al mercato e all’ingresso di capitali. L’idea è quella di creare una vera e propria collaborazione che comprenda anche progetti come la costruzione di un nuovo stadio, o meglio, la modernizzazione di San Siro, che i rossoneri non vogliono lasciare. Un accenno anche all’arrivo di Pep Guardiola che Barbara non smentisce (“quando c’è un’opportunità che si adatta al progetto è sempre la benvenuta”), mentre sullo sbarco di nuove superstar a Milanello la Berlusconi è chiara: “Oggi la priorità è di formarne in casa”. El Shaarawy è una splendida realtà e il Milan sta a poco a poco trovandosi in casa un’altra superstar a sorpresa. Stiamo parlando naturalmente di Mattia De Sciglio che ogni domenica che passa acquista sicurezza e qualità ed ora è praticamente un intoccabile della corsia destra (o sinistra) dell’11 rossonero. Parole di Barbara Berlusconi che sembrano anche chiudere all’arrivo di Mario Balotelli a gennaio. A parole, però; nei fatti, il Milan è più attento che mai a valutare la situazione, che evolve settimana dopo settimana. Ieri Galliani avrà ascoltato con molta attenzione le parole di Roberto Mancini, che a seguito del derby perso dal suo Manchester City contro lo United (3-2 con gol nel recupero di Van Persie) non ci è andato leggero con SuperMario. L’attaccamte è stato schierato come titolare, ma ha fornito una prestazione sotto la sufficienza e a inizio ripresa è stato sostituito da Tevez, ovviamente facendo capire di non aver gradito. Il Mancio a fine gara…
I due potrebbero fare faville insieme e rimanere a Milanello con la casacca rossonera per i prossimi 10 anni.
… si è presentato ai microfoni della BBC e non è stato tenero. “Non può continuare a giocare come ha fatto oggi (ieri, ndr), quando un giocatore ha qualità come quelle di Mario non le può gettare al vento, è incomprensibile. Non ho parole, ho sensazioni molto negative nei suoi confronti in questo momento”. E’ fin troppo evidente che se la decisione spettasse a Mancini Balotelli sarebbe in vendita a gennaio; e probabilmente è questa l’indicazione arrivata allo sceicco Mansour. Che, però, ha un debole per SuperMario e quindi non è molto propenso a lasciarlo partire. Il Milan come detto osserva davvero interessato allo sviluppo della vicenda: è difficile pensare che il mese prossimo il Diavolo possa investire 20-25 milioni di euro sul giocatore, quindi Galliani punterà al prestito oneroso con diritto di riscatto. Il City accetterà? Si prospetta un inverno lungo, con colpi di scena che ricorderanno da vicino l’altra trattativa famosa (e conclusa male) tra Milan e Manchester City: quella per Carlos Tevez. Una cosa è certa: se l’assalto dovesse fallire a gennaio, per giugno i rossoneri saranno in prima fila.