Arrivato a Milanello nell’estate 2010, in una delle infinite operazioni di calciomercato tra Genoa e Milan, Marco Amelia ha saputo ritagliarsi un ruolo di rilievo nella storia recente rossonera. Anche quest’anno l’ex portiere genoano si sta rivelando un elemento affidabile: nel Milan in ripresa i riflettori sono tutti puntati su Stephan El Shaarawy, astro nascente del calcio italiano, e su altri giocatori emergenti come Mattia De Sciglio. Recentemente i rossoneri hanno inanellato una serie di risultati positivi, che li hanno riportati in vista Europa in campionato. La squadra è in ripresa, l’ambiente ha giovato del “ritorno” del presidente Berlusconi, ma è giusto anche spalmare i meriti su tutti i protagonisti della striscia positiva. Uno di questi è sicuramente Marco Amelia, titolare in sei partite e nelle ultime due gare contro Juventus e Catania. Recentemente si è parlato della situazione portieri in casa Milan (clicca qui per saperne di più). Abbiati è in scadenza di contratto, e il futuro sembra avere contorni brasiliani visto l’ingaggio estivo del giovane Gabriel e il possibile arrivo di Rafael, estremo difensore del Santos. Per saperne di più sulla situazione di Amelia ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Carlo Pallavicino, il suo procuratore. Ecco le sue dichiarazioni: 



La situazione portieri in casa Milan non è ancora chiarissima: ha parlato con la società del futuro di Amelia? Non ancora, anche perché sappiamo della fiducia di cui Marco gode, da parte di Galliani e del presidente Berlusconi. C’è sempre stato un grande rapporto di stima e correttezza con i dirigenti del Milan: la sensazione è che si fidino ciecamente di Amelia.



Il contratto di Amelia con il Milan scade nel 2015: c’è l’intenzione di rispettarlo? Sì. Crediamo che anche il fatto che Marco si sia fatto trovare pronto in tutte le situazioni sia molto importante. Non era facile: in certi frangenti è stato chiamato in causa proprio pochi minuti prima della partita, durante il riscaldamento. Trovare la concentrazione, la capacità di essere pronto subito, è una dote non comune, che Amelia ha dimostrato di avere con grande continuità.

In questo Milan in fase di ricostruzione Amelia si sente un dodicesimo o un titolare?

Venendo al Milan è obbligatorio sentirsi sempre pronti per essere titolari, e reattivi al cento per cento, vista la quantità e la qualità degli impegni. Questo Marco lo sapeva: già il ruolo del portiere è complicato, quindi penso che ogni tanto bisogna dar merito anche a giocatori come lui. Si dà per scontato che Amelia debba fare sempre bene, ma quando si viene chiamati in causa anche all’ultimo istante non è facile. Marco è felicissimo in questo momento, ma è giusto anche dagli qualche merito.



 

(Carlo Necchi)