Milan-Juventus è stata una delle partite più intense del campionato. Densità in ogni settore del campo, grande agonismo e una voglia di vincere per entrambe le formazioni che – comunque la si voglia vedere – sta stretta in questo “sparagnino” risultato di 1-1. La partita è stata una battaglia, serrata e giocata (anzi, corsa) dal primo all’ultimo minuto, con tanto di errori arbitrali che hanno mutato per due volte la scena della gara, seppur in misura diversa. In tutto questo non dimentichiamo la prova tv, perchè oltre che per il parapiglia finale che ha coinvolto anche Conte (oltre che gli arrabbiatissimi Chiellini e Ambrosini che hanno giocato a rimpiattino tra campo e tunnel per gli spogliatoi), potrebbe essere usata per il colpo di Mexes al fegato di Borriello che nessuno, nemmeno il quarto uomo, ha visto in diretta. Che Milan-Juventus sia stata una partita nervosa, anzi, nervosissima lo dimostrano anzitutto i cartellini (tutti sacrosanti e se vogliamo anche meno di quanti se ne sarebbero potuti estrarre): sei gialli salomonicamente divisi in tre per il Milan (Mexes, Thiago Silva e Muntari) e tre per la Juventus (Barzagli, Pepe e Matri) e uno rosso (Vidal). I numeri ci dicono che Milan-Juventus è stata una gara che ha visto la supremazia dei bianconeri per quanto riguarda il possesso palla e le conclusioni totali (anche se sono tre per parte quelle nello specchio della porta), ma il Milan è stato molto più efficace e pungente, come testimoniano anche i calci d’angolo: nove a due per i rossoneri. La Juventus ha giocato molti più palloni e con una migliore percentuale di passaggi riusciti, il Milan ha giocato molto di più in velocità, tuttavia la supremazia territoriale è a vantaggio dei bianconeri.
Anche se il tabellino con le segnature indica che Milan-Juventus è finita 1-1, di gol se ne sono visti ben quattro. Uno – il gol fantasma di Muntari – per la verità è stato visto in centosessanta paesi nel mondo, oltre che dagli ottantamila di San Siro, meno che da arbitro e guardalinee. Peccato siano loro quelli che contano. Per quello annullato per fuorigioco di Matri sarebbe più corretto parlare di errore (discutibile) nella chiamata di fuorigioco perchè il bomber bianconero la mette dentro a gioco già fermo. Il gol di Nocerino, quello dell’1-0 nasce da un errato disimpegno di Bonucci, che invece di dare il là a una ripartenza bianconera, passa il pallone proprio a Nocerino che si porta in posizione di tiro e scarica il destro che carambola proprio sullo stesso Bonucci che devia imparabilmente in rete un tiro forse destinato ad essere preda di Buffon. Il Milan giungerebbe al raddoppio dieci minuti dopo su calcio d’angolo: il primo colpo di testa di Mexes costringe al miracolo Buffon, il successivo tap-in di Muntari termina abbondantemente oltre la linea di porta ma la terna, semplicemente, non se ne avvede. Nel secondo tempo Matri lanciato sul filo del fuorigioco insacca sull’uscita di Abbiati, ma il gioco è fermo. Lui si arrabbia molto. Infine il gol del pareggio, ancora di Matri che concretizza da campiona sul primo palo su cross dalla destra con una girata eccezionale che brucia niente meno che Thiago Silva.
Di parole questa settimana prima di Milan-Juventus ne sono state dette tantissime, e alla fine della gara Massimiliano Allegri e Antonio Conte non cedono di un passo sule polemiche legate agli episodi che hanno condizionato la gara. “L’episodio del gol di Muntari ha sicuramente falsato la partita – ha detto Allegri ai microfoni di Sky – Può darsi che per sbaglio la linea di porta sia stata tracciata più grossa, non so. Andando sul due a zero comunque sarebbe stata una partita diversa”. Poi ai microfoni di Mediaset Premium rincara la dose “Non parlo di decisioni arbitrali senza il consenso di Marotta. Chi è favorito a questo punto tra Milan e Juventus? Chiedetelo a loro che lo sanno”. Anche Conte in ogni caso non difetta di vis polemica “Zvone, non puoi dire che il gol annullato a Matri e quello a Muntari non sono la stessa cosa. Cosa è successo con Galliani nel tunnel? Delle cose, diciamo. Speravo che la partita restasse sul rettangolo verde, la partita è stata comunque la cosa più bella di stasera”.