Catania-Milan si chiude con il risultato di 1-1. Frenata importante dei rossoneri nella corsa scudetto contro un Catania sempre più sorprendente e capace di tenere testa ai campioni d’Italia. Partita caratterizzata da diverse fasi e tutto sommato equilibrata. I numeri parlano di una leggerissima supremazia rossonera, con il 52% di possesso palla, una supremazia territoriale praticamente uguale (11′:47” per gli etnei; 12’04” per i campioni d’Italia. Una maggiore predisposizione all’attacco verso la porta da parte dei padroni di casa (53.9% contro i 48.7% del Milan). L’unico dato in cui veramente la squadra rossonera prevale sugli uomini di Montella è quella riguardante l’indice di pericolosità con il Milan che fa segnare la percentuale di 56.6% contro il 41.2 dei siciliani. Per quanto riguarda i singoli, invece, ottime le prove difensive di Spolli e Bonera, primi nella speciale classifica riguardante i palloni recuperati (35 per il catanese, 31 per il rossonero). Fondamentali per le sorti della propria squadra Ambrosini (con 63 passaggi riusciti, nessuno meglio di lui) e Marchese (fermo a 54).
La partita si sblocca intorno al 34esimo del primo tempo, quando il Milan trova il pertugio centrale nella difesa catanese e passa. L’azione parte dai piedi di Robinho che converge in diagonale dalla destra e serve Ibrahimovic al limite dell’area. Lo svedese fa collassare su di sé l’intera difesa etnea ed al momento giusto restituisce il pallone a Robinho che, a tu per tu con Carrizo, non può far altro che siglare il vantaggio spiazzando il portiere catanese. Una vera staffilata quella di Robinho che si infila all’angolino con la precisione chirurgica delle grandi occasioni, anche se il tocco di esterno sinistro di Ibrahimovic, che ha propiziato il suo inserimento è davvero un capolavoro di potenza e precisione. Il pareggio dei padroni di casa arriva nella ripresa, più precisamente al minuto 12. La squadra di Montella conferma per l’ennesima volta la sua pericolosità sui calci piazzati e raggiunge il pareggio sugli sviluppi di corner. Il cross di Gomez trova Legrottaglie al centro dell’area, l’ex centrale della Juventus dopo un controllo difficoltoso con il petto riesce a servire di testa Spolli che da pochi passi infila un incolpevole Abbiati e fa segnare l’1-1 con il quale si chiuderà il match. E’ il secondo gol di Spolli in questo campionato ed è pesantissimo, sia per il Catania che agguanta il pareggio, sia per il campionato che risulta praticamente riaperto in attesa del posticipo di domenica. Da citare anche due importanti episodi, il gol annullato al Catania a Gomez sul punteggio di 0-1 in favore del Milan: la rete è annullata non per il fuorigioco di Gomez, che non c’è, ma per quello di Berghessio (di rientro) che sarà l’autore dell’assist vincente. Il secondo è il gol fantasma di Robinho: il brasiliano tocca morbidamente in rete ma il pallone viene rilanciato sulla linea. Non basterà una generazione di moviolisti per capire se il pallone era totalmente dentro o meno, il parere della terna è però che non abbia varcato la soglia della porta difesa da Carrizo.
Un Montella estremamente soddisfatto quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport, l’aereoplanino è abilissimo ad evitare le polemiche arbitrali. “Non ho rivisto le immagini e non le commento mai a prescindere, ognuno può commentare e giudicare a modo suo. Ho deciso appena ho iniziato questa professione che non avrei parlato mai di arbitri e spero di non doverlo fare mai”. Quando poi si arriva a parlare di Europa, il tecnico degli etnei non si preclude nulla. “Noi ci siamo posti un nuovo obiettivo, significa avere ambizione, non dev’essere un chiodo fisso, ma dobbiamo provarci con convinzione, perché è un modo per restare concentrati e per accettare più facilmente alcuni sacrifici che in questa professione sono necessari. Non dobbiamo riuscirci per forza, ma ci proveremo con tutti noi stessi perché è giusto provarci, stiamo giocando un bel calcio ed è giusto avere ambizioni”. Ben più pesanti sono invece le parole di Massimiliano Allegri, dichiarazioni che faranno discutere aumentando, se possibile, l’astio contro la Juventus. “E’ difficile da vedere, ma c’è il gol. Non è una question dell’arbitro, il problema è che molti parlano e invece dovrebbero stare zitti. Stamattina ho letto di nuovo che qualcuno vuole dei vantaggi, noi abbiamo giocato cinque partite equilibrate e ogni volta abbiamo subito episodi contro. Posso anche dire quali sono le partite: stasera, contro la Juventus quando il campionato sembrava chiuso, a Firenze, a Roma col rigore dato e poi tolto. Le uniche quattro gare equilibrate che abbiamo giocato. Bisogna stare zitti, stamattina ho letto altre dichiarazioni, ma il gol di Muntari vale tutto il campionato. Noi non facciamo mai polemica, ma poi tornano di nuovo a parlare degli arbitri. A questo punto anche io parlo degli episodi arbitrali”. Passando poi all’analisi dell’incontro: “Il Catania oggi ha giocato una buona partita, meglio rispetto alla gara d’andata. Purtroppo abbiamo avuto quei dieci minuti di black out ad inizio secondo tempo, loro hanno poi segnato su angolo.Il Barcellona? Purtroppo giochiamo ogni tre giorni, oggi abbiamo un po’ patito la gara di mercoledì. Ora prepareremo il ritorno di martedì al Camp Nou”.