CALCIOMERCATO – La Juventus vola in vetta alla classifica batte la Lazio e ritorna a più uno dal Milan a solamente sette giornale dalla fine, 630 minuti dalla sirena. Una squadra, quella bianconera, che sta sorprendendo tutti, ogni giornata che passa, e che invece di stancarsi e perdere energie, sembra migliorare sempre di più. Una costante, però, da agosto ad oggi c’è stata, e si chiama Andrea Pirlo. Proprio così, il metronomo di Brescia, bandiera del Milan vincente degli anni 2000, dopo 10 anni di onorata carriera a Milanello ha svestito la casacca rossonera per trasferirsi dai rivali della Juventus. Una breve visita in via Turati a fine giugno, con il contratto in scadenza, ma non per prolungare l’accordo ma semplicemente per i saluti di rito, e poi il divorzio. Si diceva che Pirlo non sarebbe più potuto tornare ai livelli di qualche anno fa, che ormai era un giocatore bollito, ma in questi 8 mesi ha dimostrato numeri da vero fuoriclasse e che riportano di prepotenza lo stesso registra sul trono dei centrocampisti. E chissà cosa staranno pensando in questi giorni i tifosi del Milan ma anche e soprattutto la dirigenza rossonera. Si accusa i piani alti di via Turati, con l’amministratore delegato Adriano Galliani e il direttore sportivo Ariedo Braida, di aver lasciato partire troppo in fretta il loro centrocampista. Ma il vero artefice (indiscrezione sempre smentita dal diretto interessato) sembrerebbe essere Massimiliano Allegri, che dopo una stagione in cui ha scoperto un ottimo Mark Van Bommel piazzato davanti alla difesa, ha preferito dare il ben servito a Pirlo, che non se la sentiva di cambiare stile di gioco dopo un decennio passato al vertice basso del rombo. E come avrebbe fatto comodo questo Pirlo visti i moltissimi infortuni che si sono susseguiti dallo scorso agosto ad oggi. Molti vedono anche una sorta di disegno divino nella ri-esplosione di Pirlo allo Juventus Stadium una sorta di vendetta indiretta dell’Inter che 10 anni or sono fece il grande errore di lasciare partire sia Pirlo quanto Seedorf per la sponda rossonera. Il Milan ha di fatto compiuto lo stesso errore, sbagliando, non soltanto non capendo quanto avrebbe ancora potuto dare il bresciano, ma rinforzando una rivale diretta per lo scudetto.
La speranza dell’ambiente rossonero, naturalmente, è che il Milan riesca comunque a vincere lo scudetto, ma in caso in cui l’obiettivo dovesse fallire, meglio non nominare più il nome di Pirlo per un po’…