In casa del Siena, il Milan risponde alla Juventus vincendo quattro a uno contro la formazione di Sannino. I rossoneri continuano a inseguire la Juventus a tre punti di distacco. I rossoneri soffrono nel primo tempo la difesa di Sannino ma trovano il gol con Cassano e poi Ibrahimovic. Nella ripresa dopo il gol di Bogdani, eurogol di Nocerino e gol di Ibrahimovic, 26esimo gol in campionato per lo svedese, sempre più goleador. Il possesso palla vede la netta supremazia del Milan che sfodera un 71% che lascia intendere l’andamento del match. Evidentemente scarico il Siena, ormai salvo anche se non con in conforto dell’aritmetica. Il Milan tira in porta otto volte, il doppio rispetto al Siena di Sannino. Abbiati ha dovuto piegarsi solo a Bogdani da pochi passi dopo aver salvato alla grande su Destro. Interessante anche il dato che riguarda i passaggi riusciti, ben 89% di passaggi andati a buon fine per il Milan. Anche i contrasti a centrocampo premiano il Milan con il 60% dei contrasti vinti. Il Milan legittima la vittoria contro il Siena e manda un segnale alla Juventus che però non molla nulla. La chiave dell’incontro per i rossoneri è stato in ogni caso il rientro a pieno regime di Antonio Cassano. Una sicurezza il giocatore del Milan per cui parlano i numeri, che dicono di un patrimonio tecnico pienamente recuperato e che può essere davvero il propellente giusto per incendiare nuovamente l’attacco del Milan fino ad oggi in crisi di esplosività, nonostante Zlatan Ibrahimovic. Sessantadue passaggi in tutto per FantAntonio con una percentuale di successo di quasi il 92%, insomma qualsiasi pallone Cassano abbia toccato si è trasformato in oro per un compagno. Davvero un’incredibile rientro impreziosito con un gol di rapina (su cui non c’è stata esultanza segno di un rispetto e di una maturità che non gli conoscevamo) e di un assist per il gol dell’1-4 dopo un dribbling ubriacante in area di rigore. Cassano è tornato, attenti tutti, se per disgrazia rossonera sia troppo tardi nessuno lo sa, ma una cosa è certa: è forse questa l’assenza che ha pesato di più nel Milan di quest’anno.
– Cinque gol nel match del Franchi a Siena. I rossoneri passano in vantaggio con Cassano ma il “merito” è del portiere del Siena Brkic. Ibrahimovic scatta sulla fascia destra, raggiunge il fondo e centra rasoterra: il suo assist è però intercettato dal portiere del Siena che non blocca e lascia la palla a Cassano che da pochi passi mette dentro di destro. Il raddoppio del Milan arriva dopo due minuti. Cassano prende palla da sinistra vede Ibrahimovic al centro, lo svedese riceve in area, controllato da Rossettini, si porta la palla sul sinistro e scarica un tiro potentissimo che non lascia scampo a Brkic, insaccandosi sotto la traversa. Il Siena trova il gol nella ripresa per riaprire il match, con l’albanese Erjon Bogdani. Scambio Brienza-Destro sulla sinistra, il numero 22 del Siena in area cerca il secondo palo d’interno destro, Abbiati fa un miracolo ma la palla finisce a Bogdani che segna il tap-in di destro. Il Milan decide di accellerare e segna il terzo gol con un’azione personale di Nocerino che ha la maglia numero 22 di Kakà. L’azione è simile a quella che ha fatto spesso il brasiliano, nei suoi gloriosi trascorsi rossoneri. Il centrocampista campano s’ivvola solitario, arriva in area di rigore senese, manda a vuoto due avversari in dribbling e batte Brkic con un bel destro sotto il sette. Il quarto gol è di Ibrahimovic, ma l’azione è tutta di Cassano che si porta a spasso due avversari e appoggia allo svedese per il tocco d’interno destro che vale il quattro a uno finale.
Giuseppe Sannino è infastidito dai due gol finali del Milan che hanno fissato il punteggio sul quattro a uno finale: “I ragazzi hanno fatto una grande stagione ma non mi vanno le distrazioni finali perchè perdere due a uno sarebbe stata un’altra cosa rispetto al quattro a uno finale“. Allegri ha parlato soprattutto dei tanti infortunati prendendosi le colpe sul problema muscolare di Thiago Silva: “Forse potevo risparmiargli la partita di Coppa Italia contro la Juventus. Il futuro? Sono tranquillo, parlo sempre con il presidente e con Galliani, non ci sono problemi, vorrei restare fino al 2014“. E a chi lo stuzzica ancora una volta sullo scudetto, Allegri risponde con grande equilibrio: “ci crediamo ancora, è difficile ma daremo il massimo. In ogni caso – chiosa – chi vincerà lo scudetto lo avrà meritato“.