Il Milan in questa estate 2012 deve far fronte a numerosi addii: e se le ultime notizie del calciomercato sembrano dire che la minaccia dell’addio di Thiago Silva sia stata sventata (sempre facendo grande attenzione a Zlatan Ibrahimovic, che a questo punto sarebbe l’indiziato a partire nel caso in cui i rossoneri decidessero di finanziarsi attraverso una cessione), non si può dimenticare che in Milan-Novara di domenica 13 maggio sono state ammainate tante bandiere che hanno fatto la storia recente del club di via Turati, da Rino Gattuso a Filippo Inzaghi, da Alessandro Nesta a Clarence Seedorf, per arrivare a Gianluca Zambrotta e a Mark Van Bommel, anche se l’avventura milanista di quest’ultimo è stata certamente più breve.
Probabilmente l’addio più doloroso è stato quello di Gennaro Ivan Gattuso, “in arte” Rino, in partenza per il club svizzero del Sion: il centrocampista è stato un grande simbolo del Milan degli ultimi 13 anni (un periodo davvero lunghissimo), per la grinta e per l’ardore che ha messo in ogni partita. Trascinatore, capo-popolo, e (quasi) sempre con grande correttezza: davvero un idolo per tutti i tifosi del Milan. Però anche per lui la stagione 2011-2012 è stato il passo d’addio, tra l’altro bagnato da sole sette presenze a causa di due problemi all’occhio che l’hanno tenuto per mesi lontano dai campi di gioco. Alla fine il Milan ha anche perso lo scudetto, dunque l’uscita di scena non è stata come Rino l’aveva sognata, ma il campione del Mondo a Germania 2006 non ha cambiato i propri progetti per il futuro. L’avventura in rossonero si è chiusa, ma Gattuso certo non può giocare per altre squadre in Italia, visto il legame con il Milan; al calciatore calbrese sarebbe piaciuto tornare ai Rangers Glasgow, dove fece un’esperienza di un anno e mezzo ad inizio carriera. Ma la crisi economica che ha travolto il blasonato club scozzese ha tarpato le ali a questo progetto, e quindi Rino ha deciso: niente mete esotiche o avventure in campionati improbabili ma danarosi, meglio la comodità di una trasferta comoda da affrontare, vicina a casa. Insomma, l’identikit della Svizzera: la carriera di Gattuso proseguirà al Sion, club della città elvetica, capitale del Canton Vallese e a circa 200 chilometri di distanza da Gallarate (Varese), dove Rino ha vissuto in questi lunghi anni al Milan.
Oggi è il giorno della firma sul contratto biennale che legherà Gattuso alla società svizzera per le prossime due stagioni; grande la soddisfazioni dei dirigenti svizzeri, che si sono assicurati un giocatore tra i più importanti del panorama internazionale. Queste sono state le parole di ieri deld.s. del Sion Marco Degennaro: “Ci siamo mossi bene, domani (oggi ndR) ci sarà l’incontro definitivo. Ci sono tutti i presupposti per chiudere l’operazione”.