Sembra incredibile, invece è giusto. Milan-Atalanta chiude 0-1. L’Atalanta sbanca San Siro portandosi a casa i tre punti grazie alla rete messa a segno nel secondo tempo da Cigarini. Rabbia e sfiducia verso la squadra rossonera che ha offerto una prestazione davvero poco convincente sia sul profilo del gioco che sulle individualità. Giocatori scarichi e poco concentrati. La panchina di Allegri inizia a scricchiolare. Di tutt’altro umore invece Colantuono, al quale vanno riconosciuti parecchi meriti per il successo storico della sua Atalanta. L’organizzazione e la disciplina hanno garantito la sterilità in zona offensiva degli avversari e la determinazione, accompagnata da un pizzico di fortuna, hanno consentito agli orobici di capitalizzare al massimo un’azione ben interpretata. Il solco scavato dalla seconda sconfitta interna in stagione presenta diverse crepe. A volte il Milan ci è parso voler insistere in un modo di gioco troppo simile a quello della scorsa stagione. La squadra di quest’anno però è rimasta orfana di Ibrahimovic e il gioco deve conoscere qualche modifica. La partenza della squadra rossonera è stata positiva. Il possesso di palla a fine gara è al 61% per i padroni di casa. Esso però non si è concretizzato in occasioni da gol. Si mostra abbastanza equilibrata la situazione sui tiri in porta 7-6 per il Milan, così come la pericolosità prodotta dalle due formazioni: 42% Milan contro il 40% dei bergamaschi. L’ottimo lavoro dei difensori nerazzurri ha costretto gli avversari a tiri dalla distanza. La protezione della propria area vede infatti l’Atalanta primeggiare (53% contro il 47%). In particolare la retroguardia bergamasca ha visto le ottime prestazione dei due centrali, Lucchini e Manfredini. Entrambi a fine gara hanno recuperato 20 palloni a testa, numero considerevole per due difensori alle prese con Pazzini ed El Shaarawy. Una delle poche note positive in casa Milan rimane il buon esordio di De Jong. L’olandese si è trovato a suo agio sia nel ruolo di mezz’ala, sia nel ruolo di mediano, occupato dopo l’uscita di Ambrosini. Infatti, a fine gara è stato il giocatore a completare più passaggi di tutti, 67. Boateng, invece, nonostante sia stato uno dei pochi a provarci anche da fuori area (6 tiri totali verso la porta), è sembrato molte volte spaesato e facilmente controllato dagli avversari.
La rete che cala il sipario su San Siro viene realizzata da Cigarini. L’ex centrocampista del Napoli, già a segno in maglia azzurra contro i rossoneri qualche stagione fa, porta a termine una rapida ripartenza orchestrata in maniera perfetta dai giocatori orobici. Dalla destra Raimondi scarica per Biondini che chiama in causa Brivio in posizione avanzata. Il terzino serve Denis spalle alla porta e si inserisce in area chiamando a sé un difensore avversario. Denis vede Cigarini in arrivo dalle retrovie e scarica per il centrocampista emiliano che di prima intenzione fa esplodere un mancino angolato che sbatte contro il palo interno e gonfia la rete. Abbiati non può far nulla. Per Cigarini è la sesta rete in assoluto in Serie A.
Massimiliano Allegri nel giorno della sua 150esima presenza su una panchina di Serie A è deluso dalla prestazione dei suoi uomini: “Non e’ piacevole perdere le prime due partite in casa, per fortuna ora c’e’ la partita di Champions per riscattarci”. Ha spiegato il tecnico livornese ai micorfoni di Sky. ”Dobbiamo ritrovare la convinzione, stiamo andando un po’ a sprazzi. In certi momenti diventa tutto piu’ difficile. Dobbiamo avere piu’ sicurezza, i ragazzi devono crescere e capire che giocare con un certo timore non ci porta da nessuna parte”. Stefano Colantuono si presenta invece nel dopo partita con aria sorridente e rilassata: “Ci speri in serate così, il compito era arduo ma l’avevamo preparata bene. Dovevamo avere coraggio, senza coraggio queste partite le perdi. Volevamo alzare l’asticella, crescere un pochino: abbiamo fatto una bella partita. L’obiettivo è sempre la salvezza, adesso siamo in positivo e stiamo molto meglio. Boateng era quello che poteva rearci più problemi perchè galleggia tra le linee. Poi temevamo anche Pazzini. Cigarini? Noi giochiamo con il regista, sono stato indeciso fino all’ultimo se far giocare anche De Luca ma sarebbe stato un azzardo. Il Milan? Non mi permetto di parlarne. Schelotto sta bene, la macchina però è rotta… Valuteremo le sue condizioni martedì. Devo fare i complimenti alla mia squadra, non abbiamo concesso molto. La mia esultanza? E’ normale, non capita tutti i giorni di vincere a Milano”. (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)