CALCIOMERCATO – Sarà lo Zenit di San Pietroburgo la squadra che il Milan dovrà maggiormente temere durante le sfide valevoli per i Gironi di Champions League, gare che inizieranno nella due giorni 18/19 settembre. I russi erano già squadra molto interessante ma da poche ore hanno effettuato un notevole passo avanti, assicurandosi due colpi davvero stellari. Stiamo parlando naturalmente dei noti sbarchi nella terra dello Zar di Hulk, attaccante del Porto e della nazionale brasiliana, nonché di Witsel, gioiello di centrocampo ex Anderlecht, prelevato dal Benfica. Una coppia che si trasferisce alla corte di Luciano Spalletti dietro un esborso di circa 90 milioni di euro, cifre letteralmente da capogiro ed impensabili per una squadra italiana ora come ora. «Sono due campioncini — ha detto a Sky il tecnico italiano dello Zenit, minimizzando in maniera ironica il grande colpo—, un investimento per avere un contributo di qualità ora e per il futuro». Fra poco meno di un mese, il prossimo 3 ottobre, la sfida fra i russi e il Milan andrà in scena allo stadio Petrovskij di San Pietroburgo, e nonostante i due arrivi stellari Spalletti ritiene i vice-campioni d’Italia comunque i favoriti per il passaggio del turno: «La favorita del girone comunque è il Milan – prosegue l’ex allenatore di Roma e Udinese – Noi, Anderlecht e Malaga abbiamo i nostri equilibri». Secondo Spalletti, se da una parte è vero che il Milan ha perso campionissimi del calibro di Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic, e salutato moltissimi senatori come Seedorf, Nesta, Gattuso, Inzaghi e via discorrendo, dall’altra è anche vero che la squadra è stata rinnovata nel profondo e in maniera positiva, con gli arrivi di Pazzini, De Jong e Zapata, giocatori che lo stesso Spalletti considera di qualità oltre che di esperienza, senza dimenticarsi naturalmente dell’allenatore Allegri. E prima di concludere l’intervista con Sky Spalletti regala anche un interessante retroscena di mercato riguardante proprio il Milan. «Galliani mi ha contattato… e poi “scontattato” — racconta sorridendo —. Mi aveva chiesto se ero disponibile per la panchina rossonera ma poi mi ha telefonato dicendomi “mister mi liberi dall’impegno preso con lei”. E io l’ho liberato…».
Un episodio molto interessante che con grande probabilità dovrebbe coincidere con una delle ultime annate di Ancelotti al Milan, quando lo stesso Carletto era stato avvicinato dal Chelsea, o addirittura prima dello sbarco di Allegri a Milanello, datato estate del 2010.