Gennaro Ivan Gattuso ha compiuto 35 anni, ed è stato raggiunto telefonicamente da SkySport24 nella tarda mattinata. L’ex bandiera del Milan, attualmente in forza al Sion nel massimo campionato svizzero, ha fatto il punto sulla sua situazione personale: “E’ una bella esperienza, resterò qui in futuro perché intendo rispettare l’accordo che ho preso. Ogni tanto ci sono dei litigi con il presidente: gli dico sempre che non sono venuto qui a prender soldi, ma sono cose che si risolvono e che ci stanno. In Svizzera c’è una mescolanza di razze, ci sono albanesi, portoghesi, e ho trovato una grande cultura del lavoro, che permette ai giovani calciatori di lavorare bene. Ci sono tantissimi talenti e sono seguiti con attenzione dagli osservatori italiani: sei o sette di loro potrebbero già giocare nella nostra serie A“. Sull’onda delle domande ricevute, Gattuso ha spaziato toccando diversi argomenti a cominciare dal recente caso di razzismo che ha coinvolto l’ex compagno, Kevin Prince Boateng, durante la recente amichevole tra Milan e Pro Patria: “Erano quattro ragazzi, l’Italia non è un paese di razzisti. Conosco Busto Arsizio, ci vivono tanti stranieri. Non penso che per questo episodio si debba montare un caso, queste cose succedono ovunque, per esempio mi ricordo la banana lanciata a Roberto Carlos in Turchia, un anno fa. Bisogna ignorarle”. Inevitabilmente si è finiti a parlare di Milan, e Gattuso non si è tirato indietro valutando due possibili nomi per il prossimo futuro della squadra rossonera: “Montella? Ha la faccia pulita e una mentalità nuova, mette in pratica un bel calcio. Sicuramente può essere uno da Milan. Balotelli mela marcia? Sono stati Mario e Raiola a non rispondere. Il presidente ha detto questa cosa ma sono convinto che se ci saranno i presupposti per portarlo al Milan lo farà, perché Mario è un giocatore incredibile che potrebbe fare bene al Milan. Deve crescere e mettere da parte il suo lato “animalesco“”. Gattuso è convinto che le recenti parole di Berlusconi non chiudano la porta del Milan a Mario Balotelli, di cui si continuerà a parlare nei mesi a venire e che comunque a gennaio non dovrebbe muoversi dal Manchester City, salvo colpi di scena. ‘Ringhio’, campione del mondo con la nazionale nel 2006, ha parlato anche di altri due giocatori storici del nostro calcio:
“Le difficoltà che Del Piero può trovare in Australia sono normali, perché diciamo che per tanti anno ha giocato un altro sport, come me. Totti? A volte mi viene da ridere quando ci si sorprende di lui: se uno si allena bene e ha voglia di faticare non ha problemi, nemmeno a trentasei anni. Con Zeman o corri o non giochi, non avevo dubbi che Totti potesse restare ad altissimi livelli“. Si è parlato infine anche di Josè Mourinho: “Mi ha scritto anche lui per farmi gli auguri, ma non mi ha parlato del suo futuro“. Tanti auguri Ringhio, la serie A ti saluta ancora con affetto.