La MotoGp torna in gara a Sepang, in Malesia con un altro Gran Premio che promette emozioni e battaglia anche se i giochi per il titolo del motomondiale sono oramai fatti. E come l’epilogo di una storia durata una intera stagione, le tre Honda di Pedrosa, Stoner e Dovizioso hanno occupato l’intera prima fila della griglia di partenza. La Yamaha ufficiale, orfana di Jorge Lorenzo è finita addirittura a chiudere lo schieramento con un Ben Spies sedicesimo e Katsuyuki Nakasuga diciassettesimo. A inseguire da vicino i supersonici del team Honda Repsol ci sarà Colin Edwards con la sua Yamaha Tech 3 che a preceduto pur se non di molto Marco Simoncelli, che a inizio stagione sembrava poter essere l’outsider in grado di sparigliare le carte, ma non ha saputo coniugare concretezza e velocità.
Valentino Rossi e la sua Ducati sono rimasti nuovamente intruppati a centroclassifica. Il tutto condito dall’ennesima caduta. Oramai un rompicapo ingegneristico quanto agonistico e sportivo quello dell’instabilità in curva di Valentino Rossi e sul perchè di questo stato di cose ciascuno ha una sua teoria. Come stanno le cose lo ha spiegato in una bella intervista a Guido Meda lo stesso Valentino Rossi. Il Pilota della Ducati ha parlato di una “fucking vibration” (il termine non è tecnico e la traduzione la lasciamo intuire) che coglie la moto proprio nel momento di dare gas in mezzo alla curva, o all’uscita della stessa. Una situazione che condiziona pesantemente il pilota pesarese che non è mai sicuro di poter trovare il limite della pista alla pari degli altri piloti. Un problema che deriva forse – prosegue nella disamina Valentino Rossi – dalla mancanza di carico sull’avantreno e che ancora è lontano purtroppo per i fan del Dottore e dei ducatisti a trovare una soluzione. Intanto Rossi e Hayden si avviano a un’altra gara da comparse o poco più, mentre Pedrosa è pronto a togliersi qualche soddisfazione cercando di chiudere la gara davanti a Stoner, quasi uno sfregio a chi ha chiuso il mondiale di MotoGP con diverse gare di anticipo. In ogni caso, nella hit parade di chi sta peggio in questo particolare gran premio di MotoGP la pole position va sicuramente alla Yamaha ufficiale. Ben Spies è caduto due volte, alla mattina e al pomeriggio e non è in forma. La sua casellina di partenza rimarrà vuota. E così in Malesia i due piloti Yamaha che hanno cercato di insiediare i dominio Honda nemmeno correranno. Strana a volte la MotoGp…
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