Si riparte: la MotoGP fa tappa a Austin. Siamo in Texas, e inizia oggi il secondo weekend della stagione 2013. Il circuito è del tutto nuovo: solo Honda e Yamaha ufficiali hanno avuto la possibilità di provarlo, e nei test è risultato Marc Marquez il pilota più veloce. Questo naturalmente non basta per rendere lo spagnolo il favorito, anche perchè ci sono altri nomi importanti che anche a priori partono con più possibilità, ma è chiaro che bisogna considerare anche questo dato. Ricordiamo che le regole di prove e qualifiche sono cambiate rispetto alle scorse stagioni: si corrono sempre tre sessioni di prove libere, ma da quest’anno i tempi cumulativi a partire dal venerdi contano per stabilire quali saranno i piloti che si giocheranno la pole position. I primi dieci classificati infatti, con i crono che non si azzerano mai, accedono direttamente al Q2 (della durata di 15 minuti) nel quale i 12 piloti più veloci si sfidano per la griglia di partenza. Gli altri due centauri a giocarsi la pole position usciranno dal Q, un altro momento da 15 minuti che vedrà coinvolti i piloti che nelle tre sessioni di prove libere si sono classificati dall’undicesimo posto in giù. C’è anche una quarta sessione di prove libere, ma questa non è indicativa: è una sorta di warm-up in attesa delle qualifiche ufficiali. E’ dunque importante mettere a punto la due ruote e le gomme da subito: quest’anno non si scherza, si entra subito nel vivo della competizione e non si può sbagliare. Sono tanti i motivi di interesse per questa stagione: Casey Stoner non c’è più, e perdere un pilota in grado di vincere due titoli mondiali su due moto diverse è sempre un brutto colpo per il circuito, pur dovendo rispettare la decisione dell’australiano di dire basta.
Il suo posto lo ha preso Marc Marquez, che fin dai primi test invernali si è dimostrato velocissimo e in grado di portare la sua HRC a rivaleggiare con i più forti. Poi, il ritorno di Valentino Rossi in Yamaha, con cui ha vinto quattro titoli mondiali: il biennio con la Ducati non è andato come il Dottore e tutti i tifosi speravano, e adesso il pesarese è atteso alla stagione del riscatto. Tuttavia, si parte ancora dietro Jorge Lorenzo, il campione del mondo in carica che sembra avere una marcia in più e sarà quindi l’uomo da battere. Anche qui in Texas.Nel primo Gran Premio della stagione, corso in Qatar, proprio il maiorchino ha vinto, anzi dominato la gara, scattando in testa e controllando come spesso gli è accaduto negli ultimi anni. Alle sue spalle però c’è stata grande bagarre, e le aspettative non sono state deluse quando abbiamo visto Valentino Rossi eseguire una rimonta come quelle dei tempi migliori: dopo l’errore nel tentativo di sorpassare Andrea Dovizioso, il Dottore ha risalito la corrente, ha puntato Marquez e con lui ha dato vita a un duello straordinario, che gli è valso il secondo posto. “Valentino è Valentino: per me è già sufficiente averlo sfidato” ha detto il giovanissimo catalano, e questo la dice lunga su cosa significhi ritrovare un Rossi competitivo. Per l’Italia, ma per tutti i fan della MotoGP. Chi è parso in netta difficoltà e Dani Pedrosa, che ha sofferto per tutto il weekend e dopo aver chiuso il 2012 da dominatore assoluto è chiamato al riscatto immediato. Il resto delle indicazioni ci ha detto che la Ducati è ancora in ritardo e si sapeva: Dovizioso e Hayden dovranno lavorare molto per tentare di ricucire almeno parte del gap dalle moto migliori. Vedremo come andrà il resto della stagione, intanto a cominciare da oggi dove, come ci ha ricordato Nico Cereghini, bisognerà innanzitutto guardarsi dalle Honda: le prove libere del Gran Premio del Texas stanno per cominciare…
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