La MotoGp riparte da Le Mans, dove oggi sono in programma le prime due sessioni di prove libere per le tre classi del motomondiale (la MotoGp alle ore 9.55 e 14.05). Si tratta di un appuntamento in un luogo mitico del motorismo mondiale, quello della leggendaria 24 Ore. Le gare del Motomondiale si svolgono sul circuito Bugatti, parzialmente ricavato dal più lungo circuito de la Sarthe che ospita appunto la grande gara automobilistica: il Bugatti (dedicato a Ettore Bugatti, costruttore italiano fondatore dell’omonima casa automobilistica) fu creato nel 1966 per fare sì che a Le Mans si potessero ospitare anche altre gare e fu inaugurato con un Gp di Formula 1, ma presto fu utilizzato soprattutto per il motociclismo. La prima volta delle due ruote fu nel 1969, e per circa tre decenni si alternò con diversi altri circuiti transalpini. Dal 2000 invece è diventata sede stabile del Gp di Francia, che dunque quest’anno ospiterà per il quattordicesimo anno consecutivo. Nell’albo d’oro della MotoGp spiccano le quattro vittorie di Valentino Rossi e le tre di Jorge Lorenzo. Dunque un ottimo feeling con la pista da parte dei due piloti Yamaha, e d’altronde la M1 si è sempre trovata bene su questa pista. Invece Daniel Pedrosa non ci ha mai vinto nella classe regina, e di recente la Honda ha vinto a Le Mans soltanto con Casey Stoner nel 2011.



Indizi che farebbero pendere la bilancia dalla parte della Yamaha, e va pure ricordato che Rossi è riuscito a conquistare due podi anche nell’infelice biennio Ducati. Buona notizia per lui, ma anche per Andrea Dovizioso e Nicky Hayden, che potrebbero trarne beneficio. Di certo una variabile molto importante sarà il meteo, che potrebbe causare problemi lungo tutto il week-end. Dal punto di vista tecnico, è da notare l’alto numero di curve su un tracciato così breve: in effetti, il rettilineo principale è lungo solamente 450 metri. Dunque velocità piuttosto bassa e non molte possibilità di sorpassare sono caratteristiche della gara francese che vanno tenute in considerazione. Vedremo quindi se qualcuno riuscirà a spezzare l’egemonia spagnola, che fino ad ora in questa stagione è totale in tutte e tre le classi. Se ci limitiamo alla MotoGp, il secondo posto di Valentino Rossi in Qatar è l’unico piazzamento sul podio sfuggito ai tre fenomeni spagnoli. Il leader del Mondiale è il giovane Marc Marquez: che fosse un fenomeno lo sapevano tutti, che fosse in grado di ottenere una vittoria, un secondo e un terzo posto nelle sue prime tre gare della vita nella classe regina era però meno prevedibile. Invece il feeling con la Honda Hrc è stato subito totale, e ora lo troviamo davanti a tutti con 61 punti. Alle sue spalle c’è proprio il compagno di squadra Dani Pedrosa, che invece ha raccolto un successo, un secondo e un quarto posto ed è dunque dietro di tre punti a Marquez (58 per Pedrosa). Ul quarto posto è arrivato in Qatar, a favore appunto di Rossi, ma da lì Dani è andato in crescendo, tra l’altro fondamentale per evitare di essere subito scavalcato da Marquez nelle gerarchie interne. Infine c’è il campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo, che ha raccolto fin qui una vittoria e due terzi posti, per un totale di 57 punti, a quattro lunghezze da Marquez e a -1 da Pedrosa. Dunque tutto è ancora apertissimo, e d’altronde non potrebbe essere altrimenti dopo solo tre gare. Valentino Rossi finora sta recitando il ruolo del ‘quarto incomodo’, l’unico che riesce a dare un po’ di fastidio ai piloti spagnoli, ma bisogna anche ammettere che al momento gli manca qualcosa per combattere davvero ad armi pari. Sarà interessante capire se riuscirà a salire anche quest’ultimo gradino, magari approfittando di un circuito che sulla carta è favorevole. Nell’intervista di presentazione a questo Gran Premio, Guido Meda lo ha definito un “pistino”, che a dire il vero tecnicamente parlando in questo momento potrebbe favorire le Honda. Staremo a vedere: le prove libere del Gran Premio di Francia 2013 della MotoGp sul circuito di Le Mans stanno per cominciare…



 

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