Napoli-Villareal termina 2-0 e segna il ritorno alla vittoria in Champions League dei partenopei dopo oltre 20 anni. Partita non bella, vero, da un punto di vista del gioco, ma spettacolare dal punto di vista dell’attesa e del risultato. Il Villareal è spazzato via dalla potenza del San Paolo a cui evidentemente ha pagato dazio, come una squadretta qualunque. Vero non è il Barcellona, vero aveva infortunati, squalificati e rattoppati in campo, ma il Napoli è andato sul velluto. Il primo tempo si è deciso di giocare pure tra i timori, nel secondo tempo si è rinunciato del tutto a muoversi. Ne è uscita una partita noiosa per tutti tranne che per i tifosi azzurri. Che probabilmente, nel momento in cui scriviamo staranno in giro a festeggiare. Giustamente.
– Il Napoli dopo un inizio prudente si accorge di potersela giocare. Eccome. Il Villareal non pressa, non attacca in modo efficace e aspetta che il Napoli avanza. E allora bene, il Napoli avanza. Tanto possesso e gestione della palla per vie perimetrali per gli azzurri che trovano densità solo dalla tre quarti campo avversaria in avanti. Tuttavia il Napoli non cade nella trappola di esporsi alle ripartenze del Villareal. La squadra di Mazzarri si allunga come un elastico di cui Inler e uno strepitoso Gargano fungono da trade-union. In particolare Gargano è uomo ovnque, sbuca a metterci il fisico, la corsa, il piede, all’ultimo mmento di quasi tutte le azioni offensive del sottomarino giallo. I gol sono un micidiale uno-due che ha spezzato le gambe al Villareal. Il primo gol su azione – bellissimo – di Hamsik che viene abbandonato in area su un cross dalla destra. Musacchio non sale e tiene in gioco lo slovacco, e intanto Zapata si “dimentica” di marcarlo. Per Marek è un gioco da ragazzi aspettare lo spiovente e al volo di collo incrociare un tiro meraviglioso che trafigge il portiere avversario. Il secondo gol su rigore è un’opera di bravura di Lavezzi che scatta in posizione regolare su un lancio altrettanto splendido dalle retovie. Falciato nettamente si procura il penalty che Cavani trasforma da vero matador. Napoli 2, Villareal 0. De Sanctis non riesce a essere protagonista, troppo evanescenti Rossi e Nilmar e troppo iun serata Campagnaro Gargano Aronica e compagnia bella. Nel primo tempo da refertare il cartellino giallo di Aronica al quinto minuto, ammonizione giusta per fallo tattico. Giallo anche per Gonzalo Rodriguez in occasione del rigore, che è stato poi sostituito da Camunas.
– Il Villareal fa “due più due” e capisce che se vuole recuperare deve attaccare, correre, insomma fare qualcosa di più di quanto non abbia fatto nel primo tempo. E ci prova soprattutto affidandosi alla vena e all’estro di Rossi, ma Pepito non è al 100% e comunque non è Maradona. Va bene provare a sfondare palla al piede o cercare la serpentina che apre la difesa ma senza una azione corale il Villareal davvero è poca cosa. Il Napoli raddoppia facilmente, quasi da accademia, e comunque non serve molto di più del sacrificio in ripiegamento dei suoi per rimanere al riparo da ogni reale insidia. E allora il Napoli imposta questo tipo di partita, coperto senza disdegnare proiezioni offensive fulminee che un po’ i fuorigioco (giusti) e un po’ i tiri sballati dei protagonisti vanificano sistematicamente. Clamorosa l’occasione capitata a Cavani attorno al 25′ ma l’attaccante si infortuna al momento di battere a rete. Per il resto la partita dice davvero poco da un punto di vista tecnico, ma tantissimo dal punto di vista calcistico: Napoli di nuovo in paradiso e la sensazione di stare tornando ad essere grandi…
: Hamsik al 14’, Cavani su rig. Al 16’ p.t.
: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik (dal 33’ s.t. Mascara), Lavezzi (dal 42’ s.t. Santana); Cavani (dal 25’ s.t. Pandev). (Rosati, Grava, Fideleff, Fernandez). All. Mazzarri.
: Diego Lopez; Zapata, Musacchio, Gonzalo Rodriguez (dal 32’ p.t. Camunas), Català; De Guzman (dal 37’ s.t. Wakaso), Senna (dal 37’ s.t. Perez), Bruno Soriano; Cani; Rossi, Nilmar. (Cesar Sanchez, Oriol, Marchena, Mario Gaspar). All. Garrido.
: De Bleeckere (Bel).
: Ammoniti Aronica al 4’ p.t. per c.n.r., Gonzalo Rodriguez al 16’ per g.s, Cannavaro al 12’ s.t. per proteste, Rossi al 39′ s.t. per gioco scorretto, Cani al 39’ s.t. per proteste. Recuperi: 1’ p.t., 4’ s.t.
: De Sanctis 6, Campagnaro 6.5, Cannavaro 6, Aronica 7, Zuniga 6.5, Inler 7, Gargano 7, Dossena 6, Hamsik 6.5 (34′ st Mascara sv), Lavezzi 6.5 (43′ st Santana sv), Cavani 6 (26′ st Pandev sv).
All: Mazzarri 6.5.
Diego Lopez 5.5, Zapata 5, Musacchio 5, Gonzalo Rodriguez 5 (32′ pt Camunas 6), Català 6, De Guzman 6 (39′ st Perez sv), Senna 6 (38′ st Wakaso Mubarak sv), Bruno Soriano 5.5, Cani 5.5, Rossi 6, Nilmar 5.5.
All.: Garrido 5.5.