Quello tra Milan e Napoli è stato sostanzialmente un pareggio giusto; il Milan ha creato di più degli avversari, ma è stato anche più impreciso, ha fatto la partita e ha cercato di creare occasioni tramite il possesso palla, ma ha sofferto molto le ripartenze azzurre, che erano molto rapide e pericolose. In questo senso il Milan ha avuto un maggior possesso palla, il 56% contro il 44% degli azzurri ed ha avuto anche un maggior vantaggio territoriale, del 39% contro il 25% della squadra di casa. Globalmente i rossoneri hanno cercato di imporre un gioco, arrivando spesso nella trequarti avversaria ma peccando talvolta nell’esecuzione di quei passaggi in verticale che sono fondamentali per infilare le difese e fare gol. Non a caso la rete del pareggio è nata da una grande intuizione di Robinho che ha tagliato la retroguardia del Napoli con uno splendido passaggio filtrante, ben sfruttato da El Shaarawy che ormai in area di rigore si muove come un veterano. Nonostante i dati favorevoli, gli ospiti hanno sbagliato molto in costruzione e ciò ha consentito agli uomini di Mazzarri di ripartire con velocità mettendo sempre in difficoltà la retroguardia rossonera. Il Napoli ha tenuto fede alla propria costituzione tattica, aspettando che l’avversario si scoprisse ed attaccando alla perfezione gli spazi aperti nella difesa del Milan, al solito un po’ ballerina nonostante la buona volontà dei singoli interpreti. Le occasioni da rete sono state sostanzialmente uguali, dato che entrambe le squadre hanno calciato 5 volte contro la porta avversaria; in più i rossoneri hanno effettuato più tiri da fuori area, ma sono stati spesso imprecisi, come si evidenzia dalle 15 conclusioni che non hanno centrato lo specchio della porta, contro le 2 dei partenopei. In questo senso si può quindi dire che gli azzurri sono stati più concreti e cinici nelle minori occasioni che hanno avuto. Anche nel numero dei corner il Milan è stato leggermente superiore dato che ha beneficiato di 5 corner contro i 4 del Napoli; il risultato di 2-2 è stato quindi sostanzialmente giusto, il Milan magari avrebbe meritato qualcosina di più ma per come si era messa la partita il pareggio non è un frutto da disprezzare per i ragazzi di Allegri. A livello individuale, si è distinto Mattia De Sciglio, che denota ancora qualche distrazione in fase difensiva, ma è molto deciso e preciso in attacco, non a caso è il giocatore che ha totalizzato più passaggi riusciti, ben 55. Dietro di lui il napoletano Inler, autore di una prova sostanziosa anche se un pò troppo “schiacciata” alle volte. Lo svizzero è stato comunque abile a far ripartire velocemente i suoi, distribuendo 51 tocchi riusciti. Stessa quota per un Montolivo molto attivo nelle due fasi di rottura e costruzione, mentre De Jong ha effettuato 48 passaggi a buon fine, risultando spesso utile nel dare respiro alla manovra, anche per linee orizzontali. Il giocatore che ha tirato maggiormente in porta è stato Kevin Prince Boateng, che ha calciato per 7 volte verso De Sanctis. Va detto che oltre che in involuzione il ghanese del Milan sembra in una fase sfortunata: viene quasi da pensare che gli anni scorsi, almeno un paio dei tiri che ha provato contro il Napoli avrebbero avuto miglior sorte. Molto più preciso El Shaarawy che ha convertito 2 dei suoi 3 tiri in gol, mentre Hamsik ha effettuato 3 tiri senza segnare.
Il Milan è andato in svantaggio al 4′: Hamsik ha servito ai 30 metri Inler che ha portato palla per 10 metri e poi ha calciato in porta col sinistro, da posizione centrale; il tiro ha subito un effetto repentino e ha sorpreso Abbiati che è stato spiazzato, e così il Napoli è passato in vantaggio con il gol dello svizzero. Poi i partenopei hanno trovato il raddoppio con Insigne, al 30′: Maggio ha saltato Constant sulla destra e ha crossato rasoterra per Insigne che ha controllato spalle alla porta e calciato girandosi; il tiro è stato deviato da Acerbi e si è insaccato tra le gambe di Abbiati, parzialmente colpevole. Il Milan ha accorciato lo svantaggio nel finale di primo tempo grazie a una prodezza del Faraone, El Shaarawy: al 44′ De Sciglio, servito da Boateng sulla destra, ha centrato la palla rasoterra al limite per il unmero 92 che ha calciato di prima a giro col destro, con la palla che è terminata sotto l’incrocio destro della porta di De Sanctis, davvero incolpevole. Il pareggio del Milan è giunto nella ripresa al 37′, sempre con El Shaarawy: in contropiede, con le squadre che nel finale ormai erano molto lunghe, Montolivo ha servito Robinho che dai 35 metri ha infilato un assist filtrante in mezzo ai difensori per El Shaarawy che, tenuto in gioco da Gamberini e solo davanti a De Santis, ha colpito d’interno destro rasoterra siglando il gol del pareggio. La partita tra Napoli e Milan è così terminata con il risultato di 2 a 2.
Così Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha commentato la prestazione dei suoi giocatori dopo il pareggio del Milan: “E’ un pareggio che fa male; siamo stati bravi e fortunati a passare subito in vantaggio. Poi abbiamo sbagliato troppe volte prima il 3-0 e poi il 3-1. Con il Milan all’attacco c’erano praterie da sfruttare; ci sono stati tanti contropiedi nel primo tempo, tre occasioni nella ripresa. Potevamo gestire meglio la palla. La lucidità di alcuni calciatori non era al massimo, ma è normale visto che si gioca tanto. Il Milan ha un organico incredibile, è una signora squadra. Stiamo facendo bene, il campionato italiano è duro da affrontare. Abbiamo Insigne che è un campionciino ed è il primo anno che gioca in A”. Sull’altro lato, l’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, ha commentato con soddisfazione la rimonta e il pareggio ottenuto al San Paolo, spiegando anche i motivi delle sostituzioni: “Sicuramente il secondo tempo il Napoli ha avuto alcune occasioni per chiuderla, ma su errori nostri che si potevano evitare. Però abbiamo creato molto, alcune occasioni clamorose, come quella di Niang che invece di tirare poteva scaricare, come Nocerino che poteva imbucarla subito per El Shaarawy. La squadra ha meritato il punto, è stata una buona partita giocata con intensità. Con più lucidità negli ultimi 30 metri potevamo arrivare più vicini al portiere, ma i ragazzi hanno fatto una buona partita. Montolivo ha fatto una buona partita come De Jong, ha capito il ruolo oggi e Boateng ha fatto una buona partita, ha grande forza e ha grande fisicità, sono contento di quello che ha fatto. Tenere in campo Montolivo per gestire i contropiedi? Se dovevo guardare all’andamento della squadra non dovevo togliere nessuno perchè la squadra stava facendo bene. L’ho tolto perchè era un po’ stanco e mi serviva uno che poteva stare più vicino ai loro difensori. Niang? Un segnale perchè credevo che in quel momento avessimo tutte le carte in regola per poter vincere la partita”. (Matteo Lambicchi)