Bologna corsaro al San Paolo: i rossoblu sono i primi ad uscire con lo scalpo dal tempio del Napoli, con una vittoria per 3-2 maturata negli ultimi minuti di una partita divertente. I numeri descrivono una partita di fatto dominata dal Napoli in termini di gioco e occasioni prodotte, ma vinta meritatamente dal Bologna grazie alla tenacia e alla brillantezza fisica, qualità che non sono però immortalabili in una statistica di fine match. Infatti, tutti gli indici sono a favore della squadra che ha perso, dal possesso palla, 55% a 45%, al numero di conclusioni verso la porta, 25 a 10, alla supremazia territoriale, 12′ a 7′, alla pericolosità sotto porta, 69% a 57%. Resta il fatto che, nonostante i numeri sembrino dire il contrario, il Bologna ha vinta e convinto al San Paolo, portandosi a casa tre punti meritati, o comunque certamente non rubati. Il primo tempo si è chiuso sul punteggio di 0-1 a favore degli ospiti. E’ partito forte il Napoli, che per i primi dieci minuti ha schiacciato il Bologna nella propria metà campo rendendosi pericoloso per lo più con conclusioni dalla distanza. Ma al 10′, alla prima azione d’attacco, gli uomini di Pioli hanno sbloccato a sorpresa il risultato, con un tap-in di coscia di Gabbiadini su cross perfetto dalla sinistra di Cherubin. Il Bologna si è trovato inaspettatamente a dover gestire la partita, e col passare dei minuti ha serrato le righe in difesa e si è reso sempre più pericoloso in ripartenza, segnando anche il gol del raddoppio con Gilardino, annullato però ingiustamente dall’arbitro su segnalazione dell’assistente per presunta posizione di fuorigioco. I partenopei hanno cercato di reagire, ma non sono riusciti a costruire manovre offensive ordinate, e col passare dei minuti sono aumentati gli errori e il nervosismo. Il Bologna ha chiuso in attacco la prima frazione, dimostrando di essere una squadra tecnica capace di giocare al pallone anche piuttosto bene. Nella ripresa è successo di tutto, risultato ribaltato per ben due volte e giocate spettacolari a ripetizione, per un punteggio finale di 2-3 a favore del sorprendente Bologna. Ma procediamo con ordine: nel giro di 25′ il Napoli prima ha pareggiato con Gamberini, poi ha ribaltato il risultato con Cavani, entrambi gol confezionati da assist di pregevole fattura del solito Insigne, sempre più uomo decisivo in questa squadra. Il Bologna ha accusato il colpo, e col passare dei minuti è sembrato non essere più in grado di reagire. Ma, come si suol dire oltre oceano, the best is yet to come. E’ sembrato il finale di una storia già scritta, pensata e messa in scena da un grande artista: negli ultimi 5′ di gioco il Bologna prima ha pareggiato con un gol pazzesco in sforbiciata a centro area di Kone, poi, all’ultimo minuto, si è portato in vantaggio grazie a capitan Portanova, proprio lui, rientrato dopo quattro mesi di squalifica per omessa denuncia di illecito sportivo. Nemmeno a studiarlo si sarebbe potuto inventare un epilogo migliore per questo ragazzo e per il suo Bologna, che vince e convince, portandosi a casa tre punti meritati dal San Paolo.
La prima rete del Bologna è un colpo di coscia di Gabbiadini, più di difficile di quanto sembri a dirlo, che conclude nel modo migliore un cross dalla trequarti sinistra di Cherubin che attraversa l’area napoletana a mezz’altezza. Il gol annullato a Gilardino è un colpo di testa indirizzato all’angolino su cross di Diamanti, anche questo effettuato dalla fascia sinistra. L’attaccante biellese parte in linea con due difensori del Napoli sul cross a lui indirizzato: il non andava annullato. Il gol del pareggio del Napoli nasce da una disattenzione del Bologna su rimessa laterale partenopea, da cui Insigne, lasciato colpevolmente solo, penetra in area e conclude in porta, ma si vede negare la gioia del gol da Agliardi, che respinge però sui piedi di Gamberini il quale, da pochi passi, firma il tap-in vincente. Il Napoli è il solito gol di giornata del Matador Cavani, che di testa conclude nel modo migliore un assist al bacio di Insigne sul secondo palo, un cross partito da sinistra a spiovere sul secondo palo con Cavani che si eleva alle spalle del difensore e incrocia la zuccata con Agliardi che può solo toccare. Ma veniamo al pezzo forte di giornata: il pareggio di Kone sarà probabilmente uno dei gol più belli dell’anno, una sforbiciata stilisticamente perfetta da centro area che si insacca quasi nel sette senza lasciare scampo al portiere. Giù il cappello e applausi, nell’attesa di rivedere il gesto tecnico immortalato sulla copertina di un qualche album di figurine Panini. Il cross è di Garics dalla destra: anche lui entra nella fotografia di fine 2012, incolpevole De Sanctis che, pur su conclusione di fatto centrale, è totalmente sorpreso dal capolavoro balistico. Il porta la firma di capitan Portanova, che di testa devia in rete uno spiovente insidioso messo in mezzo da Diamanti su punizione dai trenta metri. Non poteva esserci conclusione migliore per il Bologna: il gol partita del suo capitano al rientro dalla squalifica per il calcioscommesse.
Intervista ricca di temi quella del tecnico del Napoli Walter Mazzarri a fine gara. Sulla gara di stasera il tecnico ha dichiarato: “Il Napoli ha costruito tanto anche nel primo tempo, ma non è riuscito a segnare. Abbiamo concesso un pallone al Bologna e siamo stati puniti subito visto che al primo tiro loro sono passati in vantaggio. Nella ripresa abbiamo rimontato e poi fallito il colpo del KO. La squadra però si è sentita appagata, come se avvesse già vinto la gara: è qui che dobbiamo fare il salto di qualità per puntare più in alto. Abbiamo sbagliato tanto, dando l’anima in campo, e alla fine abbiamo pagato i nostri errori. Abbiamo delle pecche e non riusciamo a torgliercele distraendoci in difesa e finendo per perdere queste partite che vanno vinte. Dopo il 2-2 ci siamo fermati e abbiamo subito anche il gol della sconfitta”. Alla domanda se sia dura essere l’anti-Juve Mazzarri, un po’ stizzito, ha risposto: “Non ne posso più di questa storia. Da questa estate dico che dobbiamo crescere e che la Juve è superiore per come gioca e domina: non vedo nessuna squadra a quel livello adesso, se continua così rischia di battere ogni record. Noi iniziamo il nostro campionato partendo tutti alla pari con le altre”. Infine, alla domanda circa la possibile squalifica di Cannavaro e Grava e della possibile penalizzazione del Napoli in classifica aggiunge: “I giornali dicono che si va verso una sentenza dura, ma io spero che non sia così. Noi siamo fiduciosi, ma se si continuano ad anticipare le sentenze a mezzo stampa non so cosa dire. Io non so cosa dire o fare previsioni in questo senso. Qui si crede a Gianello e non ai due giocatori, che dicono di non aver neanche sentito le parole del portiere“.
L’allenatore del Bologna Pioli, di umore ben diverso da quello del collega, a fine gara ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Credo che sia la vittoria di una squadra che ha giocato in maniera generosa ed encomiabile. Abbiamo sofferto tantissimo, andando avanti meritatamente e subendo poi il ritorno del Napoli, ma senza uscire mai dalla partita e rimontando nel finale. Con Mazzarri nei primi anni avevo sempre perso, ma poi ho invertito la tendenza. La squadra sta vivendo un momento magico dopo un periodo in cui raccoglievamo meno di quel che meritavamo. Ora siamo in crescita e stiamo facendo dei passi verso il nostro obiettivo che resta la salvezza. La squadra poi doveva cercare di restare dentro alla gara fino alla fine, credendoci fino al 95°. Dopo lo svantaggio ho dovuto sgridare i miei per farli restare in partita. Non ero contento dell’ingresso di Kone, perché volevo che si inserisse di più. Lui ha questi colpi, anche se fino ad ora non era riuscito nel guizzo finale. È un ragazzo con grandi qualità e che deve solo trovare continuità. Sono felice per lui“. Alla domanda su Diamanti e Portanova Pioli aggiunge: “Alino per noi è eccezionale per il modo in cui gioca. Ha generosità e qualità e credo che lo stiamo utilizzando al meglio. Anche se a me non piace parlare di giocatori fondamentali. Portanova non poteva aiutarci durante la partita, ma negli allenamento e nello spogliatoio la sua presenza si faceva sentire e ci aiutava. Ha sofferto molto e si merita questa soddisfazione“.